Le ultime settimane hanno visto un’accelerazione significativa nello sviluppo tecnologico, con Google, Apple e Samsung impegnate a ridefinire servizi, dispositivi e funzioni che incidono sempre più sulla vita quotidiana degli utenti. Dalle soluzioni di intelligenza artificiale applicate alla produttività e ai viaggi, all’evoluzione dei sistemi operativi mobile e alla trasformazione dell’esperienza d’uso su smartphone e wearable, ogni ecosistema sta introducendo innovazioni strategiche che anticipano il ritmo del 2026. Queste novità mostrano come l’AI stia diventando il nuovo punto di convergenza per software e hardware, influenzando assistenti digitali, navigazione, fotografia, connettività e persino le modalità con cui si organizzano le giornate o si condividono contenuti. Un quadro in rapido movimento che rende ancora più evidente la competizione — e la sinergia — tra i tre colossi nella costruzione del prossimo capitolo della tecnologia consumer.
Mondo Google
Google potenzia l’AI per i viaggi: Canvas, Flight Deals e prenotazioni intelligenti
Google ha ampliato le sue funzionalità AI dedicate alla pianificazione dei viaggi, introducendo strumenti che semplificano la creazione di itinerari, la ricerca delle migliori offerte e la prenotazione di ristoranti, eventi e servizi locali. Con Canvas in modalità AI, gli utenti possono costruire itinerari personalizzati descrivendo il tipo di viaggio, mentre il pannello laterale utilizza dati di Search, Google Maps e contenuti web per suggerire hotel, ristoranti e attività ottimizzate in base alla distanza dal soggiorno selezionato. Flight Deals, inizialmente disponibile solo in alcuni paesi, ora copre oltre 200 nazioni e supporta più di 60 lingue, offrendo le migliori tariffe in base alle preferenze dei viaggiatori. Inoltre, le capacità agentic di AI Mode consentono di prenotare direttamente ristoranti, eventi e servizi locali tramite partner come OpenTable, Ticketmaster e Fresha, con piani futuri per integrare anche voli e hotel. Queste novità puntano a ridurre il tempo dedicato alla pianificazione, lasciando agli utenti più spazio per godersi il viaggio.
Tempo dedicato ai Task su Google Calendar e Tasks: la novità che semplifica l’agenda
Google introduce finalmente su Calendar e Tasks una funzionalità molto richiesta dagli utenti: la possibilità di riservare del tempo specifico ai Task, rendendo chiara la propria indisponibilità per riunioni o altri impegni. Questa implementazione elimina la necessità di ricorrere a stratagemmi come eventi “dummy”, permettendo di impostare direttamente durata, attivare la modalità Non disturbare e rifiutare automaticamente eventuali richieste di meeting in conflitto. Il calendario si aggiorna in tempo reale al variare dei Task, semplificando la gestione quotidiana e riducendo il rischio di disallineamenti. La novità sarà disponibile per tutti gli account, sia gratuiti sia Workspace, con rollout previsto fino a dicembre.
Gemini 3: l’AI di Google diventa più intelligente e multimodale
Google lancia Gemini 3, il suo modello AI più avanzato, capace di gestire testi, immagini e audio contemporaneamente con maggiore precisione e ragionamento. Gemini 3 Pro è già disponibile sull’app Gemini, e integra un’area Canvas per creare progetti complessi, mentre migliora le risposte nella ricerca Google con tabelle, immagini e simulazioni. Il sistema offre risposte più sintetiche, pianifica attività su orizzonti più lunghi e fornisce capacità agentiche rafforzate, segnando un’evoluzione strategica verso un’esperienza AI più integrata e accessibile.
Mondo Apple
Apple e xAI: l’idea di sostituire Siri con Grok 4.1 entusiasma Musk
Un blogger su X ha lanciato l’ipotesi che Apple potrebbe sostituire l’attuale assistente Siri con Grok 4.1 di xAI, definendo l’attuale tecnologia obsoleta e poco funzionale. Elon Musk ha ritwittato il post, confermando il suo entusiasmo con un “Sono d’accordo”. Tuttavia, la concreta realizzazione di questa collaborazione appare improbabile: in passato, Musk aveva intrapreso azioni legali contro Apple e OpenAI, accusandole di monopolizzare il mercato dell’intelligenza artificiale e di ostacolare la concorrenza, richiedendo risarcimenti multimiliardari. La vicenda evidenzia le difficoltà legali e commerciali nel modificare l’ecosistema chiuso dell’App Store, rendendo l’ipotesi suggestiva ma tutt’altro che immediata.
AirDrop senza contatti: i codici temporanei di iOS 26.2
Con iOS 26.2, Apple introduce una novità significativa per AirDrop, permettendo lo scambio di file anche con chi non è presente nei propri contatti tramite codici temporanei. Questa funzione consente di generare un “codice AirDrop” da condividere con un altro utente, che potrà inserirlo per stabilire una connessione valida per 30 giorni. Durante questo periodo i dispositivi si rileveranno automaticamente, facilitando il trasferimento di file senza creare contatti permanenti. L’opzione rappresenta un’alternativa intermedia tra le impostazioni precedenti — AirDrop disattivato, limitato ai contatti o attivo per 10 minuti per tutti — offrendo maggiore sicurezza e controllo. Gli utenti possono gestire in qualsiasi momento le autorizzazioni e le connessioni attive attraverso le impostazioni, rimuovendo l’accesso prima della scadenza se necessario.
iPhone: Siri sostituibile, ma solo in Giappone
Apple sta preparando una novità importante per gli utenti iPhone: la possibilità di sostituire Siri con un altro assistente vocale o di intelligenza artificiale, come Gemini, ChatGPT o DeepSeek. Questa funzione, confermata nel codice di iOS 26.2 beta 3, sarà attivabile tramite il pulsante di azione dell’iPhone, permettendo di scegliere l’assistente preferito con una pressione prolungata. Tuttavia, al momento la funzionalità sarà disponibile esclusivamente in Giappone, per conformarsi alla legge locale sulla concorrenza digitale, che richiede la possibilità di usare store alternativi e browser diversi da Safari. Non ci sono conferme sulla disponibilità futura in altre regioni, come Europa, Stati Uniti o Brasile, anche se la normativa europea sulla concorrenza digitale potrebbe favorire un’estensione. Per ora, quindi, gli utenti al di fuori del Giappone dovranno continuare a utilizzare Siri come assistente predefinito.
Mac Pro tra incertezze e nuovi equilibri nella strategia Apple
Le ultime indiscrezioni suggeriscono che il futuro del Mac Pro sia sempre più nebuloso all’interno della strategia desktop di Apple. Secondo quanto riportato da Mark Gurman, l’azienda starebbe concentrando le proprie risorse su un nuovo Mac Studio equipaggiato con il chipset M5 Ultra, lasciando il Mac Pro in secondo piano dopo l’arrivo dell’M2 Ultra nel 2023. Questo orientamento nasce anche dal ruolo sempre più marginale del Mac Pro nell’ecosistema Apple Silicon: la sua attrattiva storica, basata sull’espandibilità interna, si è notevolmente ridotta, visto che l’attuale modello non supporta aggiornamenti di RAM o GPU esterne e richiede soluzioni Thunderbolt per lo storage, ormai più che sufficienti per prestazioni professionali. A pesare ulteriormente è il divario di prezzo rispetto al Mac Studio, che con configurazioni più moderne e costi sensibilmente inferiori rende difficile trovare un vero motivo per preferire l’attuale Mac Pro. Pur restando un simbolo della linea professionale Apple, oggi questo desktop appare quasi fuori posto in un catalogo che nel 2026 dovrebbe puntare con decisione su MacBook, iMac e Mac Studio con chip M5, mentre solo nel 2027 potrebbe arrivare il restyling profondo dei MacBook Pro con M6 e schermo touch.
Apple Watch: design rinnovato rimandato al 2028
L’atteso aggiornamento estetico dell’Apple Watch, con dispositivo più sottile, leggero e bordi ridotti, dovrebbe arrivare solo nel 2028, dopo il lancio dell’iPhone dei 20 anni. Tra le novità previste ci sono il cambio rapido dei cinturini con aggancio magnetico, il monitoraggio del glucosio e l’autenticazione biometrica sotto lo schermo, ma per ora il design attuale resterà in produzione.
Mondo Samsung
Galaxy A57: ricarica rapida confermata e supporto Bluetooth 6.1
Il Samsung Galaxy A57 è entrato nella fase di certificazione 3C con il codice SM-A5760, anticipando un possibile lancio imminente. La certificazione conferma il supporto alla ricarica rapida cablata fino a 45W, mentre la ricarica wireless non sarà disponibile. Tra le novità più interessanti figura il supporto al nuovo protocollo Bluetooth 6.1, insieme alla compatibilità con rete 5G dual-SIM, Wi-Fi 6E e NFC per i pagamenti tramite Samsung Pay. Il dispositivo sarà equipaggiato con chipset Exynos 1680, 8 GB di RAM e Android 16 con One UI 8.5, promettendo prestazioni elevate per uno smartphone di fascia media.
Memorie più definite per la nuova gamma Galaxy S26
Le anticipazioni più recenti delineano in modo sempre più chiaro la strategia di Samsung per la famiglia Galaxy S26, con una scelta di tagli di memoria che punta alla continuità e a un miglior allineamento rispetto ai flagship concorrenti. Le configurazioni emerse confermano che Galaxy S26 e Galaxy S26 Plus partiranno da 12 RAM e 256 GB di archiviazione, mantenendo come opzione superiore i 512 GB, mentre Galaxy S26 Ultra aggiungerà anche la variante da 1 TB, proposta in alcuni mercati con un incremento della RAM a 16 GB. Questo dettaglio non è casuale: Samsung mira infatti alle regioni dove i top di gamma cinesi con 16 GB di RAM sono particolarmente diffusi, garantendo così una risposta più competitiva. Le informazioni già note sulla RAM LPDDR5X più veloce, capace di raggiungere 10,7 Gbps, confermano l’intenzione di ottimizzare le prestazioni senza introdurre rivoluzioni strutturali. Parallelamente, le prove diffuse online da Ice Universe indicano che Galaxy S26 Ultra migliorerà anche la resa fotografica in condizioni di scarsa luminosità grazie a un’apertura ampliata a f/1,4 sul sensore da 200 megapixel ISOCELL HP2, soluzione che dovrebbe favorire una raccolta di luce più efficace e scatti complessivamente più definiti. Grazie a questa dotazione, la tecnologia pixel binning permetterà di ottenere foto a 12,5 MP, 50 MP o 200 MP, con supporto a Dual Slope Gain e Smart ISO Pro per ampliare la gamma dinamica.
Samsung cerca di contenere i costi del Galaxy S26 riducendo il prezzo degli Exynos
Samsung sta valutando la possibilità di abbassare il prezzo dei chip Exynos 2600 destinati ai nuovi Galaxy S26 di circa 20-30 dollari per unità, in modo da contenere i costi complessivi dei nuovi flagship senza incidere sul prezzo finale per i consumatori. La strategia riflette la struttura interna dell’azienda, con divisioni differenti per smartphone e chip, che devono coordinarsi pur mantenendo bilanci indipendenti. Nonostante il chip Exynos su nodo a 2 nm sia altamente competitivo rispetto allo Snapdragon 8 Elite Gen 5, le difficoltà di produzione e il basso rendimento degli impianti potrebbero rappresentare un limite alla riduzione dei costi. L’iniziativa rientra nella politica storica di Samsung di alternare Exynos e Snapdragon in base a modelli e regioni, cercando un equilibrio tra performance, produzione e sostenibilità dei margini.
Samsung Internet Browser verso una nuova identità con One UI 8.5
Con l’arrivo di One UI 8.5, Samsung Internet Browser sembra destinato a un’evoluzione profonda che unisce un rinnovato linguaggio visivo a una serie di funzioni basate sull’intelligenza artificiale. Le prime schermate emerse online mostrano come Samsung stia preparando un’interfaccia più leggera e moderna, con una nuova icona, una schermata di benvenuto ridisegnata e una barra degli indirizzi che si fonde elegantemente con lo sfondo mentre l’utente scorre la pagina, offrendo un’esperienza più immersiva. Anche il layout a griglia adotta uno stile più sofisticato, simile agli album dell’app Galleria, introducendo elementi fluttuanti che rendono l’uso quotidiano ancora più intuitivo. Sul fronte AI, nelle impostazioni di debug compare una nuova opzione dedicata alla Ricerca AI, segnale della futura integrazione con strumenti avanzati come Gemini e Perplexity per un supporto contestuale direttamente nel browser. Completano le novità il miglioramento delle schede sincronizzate, una modalità segreta più accessibile, un layout minimalista per la gestione delle schede e un ridisegno pensato per eliminare pop-up invasivi, offrendo al contempo nuove funzioni come la possibilità di mettere “mi piace” ai video dall’interno dell’app.