WhatsApp accelera sull’evoluzione in Europa con username e interoperabilità: due novità che cambiano la comunicazione digitale

WhatsApp introduce in Europa la funzione Username Lookup e l’interoperabilità con app esterne, due novità che rendono l’esperienza più intuitiva e aperta mantenendo la cifratura end-to-end.

WhatsApp accelera sull’evoluzione in Europa con username e interoperabilità: due novità che cambiano la comunicazione digitale

Nel panorama sempre più dinamico della comunicazione digitale, WhatsApp continua a rinnovarsi per restare al passo con le richieste normative europee e con le esigenze degli utenti, introducendo funzioni pensate per ampliare l’interoperabilità e migliorare la gestione delle conversazioni. Le ultime due novità annunciate, entrambe destinate al pubblico europeo, mostrano un cambio di passo significativo: da un lato l’app si prepara ad aprire le proprie chat ai servizi di terze parti, dall’altro introduce nuovi strumenti per rendere più chiara, semplice e controllabile l’esperienza d’uso, confermando la volontà di Meta di trasformare WhatsApp in un ecosistema più flessibile, trasparente e in linea con il Digital Markets Act.

WhatsApp Beta per iOS 25.34.10.70: la funzione Username Lookup in arrivo

pp ha rilasciato un nuovo aggiornamento beta per iOS tramite TestFlight, portando l’app alla versione 25.34.10.70. Sebbene al momento non siano visibili novità per i tester, l’update prepara il terreno per una funzione importante: la possibilità di visualizzare gli username durante la ricerca di numeri di telefono sconosciuti, cambiando il modo in cui gli utenti identificano e contattano nuovi contatti sulla piattaforma.

Attualmente, quando un utente cerca un numero non salvato in rubrica, WhatsApp mostra solo il numero stesso e, a seconda delle impostazioni sulla privacy, la foto del profilo. La nuova funzione Username Lookup permetterà invece di visualizzare lo username associato a un account attivo, insieme a informazioni limitate come la foto del profilo, se consentito. Questo aggiornamento renderà più semplice riconoscere i contatti senza doverli salvare prima in rubrica, proteggendo al contempo la privacy, poiché il numero di telefono rimarrà nascosto quando si cerca tramite username.

L’introduzione degli username rappresenta un passo verso un’esperienza più intuitiva e trasparente. Gli utenti potranno avviare chiamate vocali o video direttamente dai risultati di ricerca, semplificando la comunicazione e riducendo le difficoltà nel contattare numeri sconosciuti. Associare numeri di telefono agli username fornirà un contesto utile per capire chi si cela dietro un numero, aumentando la sicurezza e riducendo le situazioni di confusione quando si ricevono messaggi o chiamate da contatti non salvati.

Questa funzione fa parte del più ampio impegno di WhatsApp nel migliorare la ricerca e la reperibilità degli account. Attualmente è in fase di sviluppo e non ancora disponibile per i beta tester, con l’obiettivo di garantire un’esperienza fluida e affidabile al momento del rilascio. Per le aziende, WhatsApp ha comunicato che sarà necessario adeguarsi agli username e agli ID aziendali entro giugno 2026, permettendo una transizione fluida e l’integrazione dei servizi business.

Gli username per gli utenti standard saranno invece disponibili più avanti nel 2026. Oltre alla funzione Username Lookup, l’aggiornamento beta 25.34.10.70 include migliorie e aggiustamenti visivi che preparano la piattaforma a future novità. Le versioni beta precedenti, come la 25.32.10.70, avevano introdotto funzionalità come la possibilità di segnalare bug scuotendo il dispositivo, confermando l’attenzione di WhatsApp a usabilità e feedback.

WhatsApp apre alle chat con app esterne: l’interoperabilità arriva in Europa

WhatsApp si prepara a introdurre in tutta l’Unione Europea una delle novità più rilevanti della sua storia recente: la possibilità di comunicare con utenti di servizi di terze parti direttamente dall’interfaccia dell’app, in modo volontario e mantenendo la cifratura end-to-end. La funzione nasce come risposta al Digital Markets Act, che impone ai servizi considerati “gatekeeper” di garantire interoperabilità con piattaforme concorrenti, e debutta con due partner iniziali, BirdyChat e Haiket, selezionati dopo un lungo ciclo di test condotto insieme agli sviluppatori europei e alla Commissione. L’integrazione supporterà messaggi, immagini, video, note vocali e file, mentre la creazione di gruppi misti arriverà quando i partner completeranno il lavoro tecnico richiesto.

Meta spiega che l’intero progetto è stato costruito su tre pilastri: mantenere un livello di sicurezza equivalente a quello nativo di WhatsApp, offrire un’esperienza chiara e distinguibile dalle chat tradizionali e garantire la disponibilità della funzione esclusivamente all’interno della regione europea, nel rispetto del quadro normativo. L’attivazione avverrà tramite opt-in, con un avviso nella sezione Impostazioni che permetterà agli utenti interessati di abilitare e disattivare la funzione in qualsiasi momento, evitando forzature. Al rollout seguirà una progressiva espansione del numero di servizi compatibili, in linea con gli obblighi previsti dal DMA, mentre Meta continuerà a condividere aggiornamenti sulle modalità con cui sta mantenendo la cifratura end-to-end e le altre garanzie di privacy all’interno di un’infrastruttura tecnica più aperta ma progettata per rimanere protetta.

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