Nel vasto panorama degli smartphone economici arriva l’HOTWAV A17 Pro Max, un modello che non punta a stupire con prestazioni da primato ma che suscita curiosità per via della piattaforma hardware scelta. Al suo interno infatti si cela il chipset ASR8662, una soluzione sviluppata da ASR Microelectronics che, passo dopo passo, sta facendo capolino su più dispositivi dopo essere comparsa inizialmente in prodotti molto di nicchia come il G-Tab G9 e successivamente sul tablet Alldocube iPlay 70, già acquistabile a livello internazionale. Con questo nuovo smartphone, il chip compie un ulteriore avanzamento verso una distribuzione più ampia, dimostrando come alcuni brand emergenti vogliano sperimentare alternative ai colossi del settore semiconduttori.
Il cuore del dispositivo è un chipset octa-core composto da due Cortex-A76 e sei Cortex-A55, accompagnato dalla GPU Mali-G310. Si tratta di una piattaforma indirizzata alla fascia base del mercato, quindi l’aspettativa è quella di buone prestazioni per le operazioni quotidiane con particolare attenzione a consumi ed efficienza.
Il supporto alle reti LTE è pienamente garantito e sorprende la presenza del Wi-Fi 6 e del Bluetooth 5.4, un abbinamento che raramente si incontra su modelli economici. Manca invece il modulo NFC, scelta frequente in questa categoria di prezzo. Sul fronte multimediale, HOTWAV A17 Pro Max utilizza uno schermo da 6,75 pollici di tipo IPS, la cui peculiarità più rilevante è la frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz che rende la navigazione più fluida rispetto ai classici 60 Hz degli entry-level. La risoluzione si ferma però a 720 x 1600 pixel, un valore modesto su una diagonale così ampia, con una densità da circa 260 ppi che risulta sufficiente per un utilizzo quotidiano senza troppe pretese.
L’apparato fotografico punta alla semplicità: una fotocamera posteriore da 13 megapixel con sensore Samsung ISOCELL 3L8 e un modulo secondario da 0,08 megapixel destinato più che altro al marketing. Davanti c’è una selfie camera da 5 megapixel. Anche qui la filosofia del dispositivo è chiara: offrire l’essenziale.
Più interessante invece la memoria, con 4 GB di RAM affiancati da 128 GB di archiviazione espandibile fino a 1 TB grazie al supporto MicroSD, anche se tramite slot ibrido. La batteria ha un valore reale pari a 5.160 mAh, in linea con le necessità di chi usa intensamente uno smartphone di fascia base e vuole arrivare a fine giornata senza ansia. La ricarica a 10 W è lenta ma coerente con la potenza complessiva del dispositivo. Bene il software: a bordo c’è Android 15, quindi una base aggiornata che dovrebbe garantire un’esperienza moderna anche nel lungo periodo. Non mancano il sensore di impronte digitali laterale e la navigazione satellitare è completa grazie al supporto di GPS, GLONASS, BeiDou e Galileo.