Netflix alza il volume: nel 2026 arrivano i video podcast per sfidare la TV tradizionale

Netflix prepara una grande espansione nei video podcast entro il 2026, puntando su format originali ed esclusivi per sfidare apertamente YouTube e avvicinarsi sempre più alla televisione tradizionale.

Netflix alza il volume: nel 2026 arrivano i video podcast per sfidare la TV tradizionale

Netflix non vuole più essere solo sinonimo di serie TV e film originali, ma punta a diventare una piattaforma di intrattenimento totale, capace di coprire ogni genere di contenuto video apprezzato dal pubblico contemporaneo. Negli ultimi mesi l’azienda ha iniziato a sperimentare formati alternativi, dai party game da giocare in salotto con lo smartphone come controller ai programmi interattivi dove lo spettatore può condizionare l’evoluzione della trama.

Adesso, secondo quanto riferito da The Hollywood Reporter, il colosso dello streaming vuole spingersi ancora oltre, con un progetto ambizioso che punta a trasformare i podcast in un’esperienza visiva: i video podcast. Si tratta di un format che negli ultimi anni ha guadagnato un’incredibile popolarità, soprattutto fra le generazioni più giovani. Molti utenti non si limitano più ad ascoltare un podcast, ma vogliono anche guardare chi parla, osservare le interazioni tra gli ospiti, seguire un vero e proprio spettacolo che combina audio e video.

Netflix vuole inserirsi esattamente in questo spazio, con l’obiettivo di costruire un’offerta che possa competere direttamente con la televisione tradizionale e, soprattutto, con YouTube, ad oggi il dominatore assoluto di questo genere di contenuti. L’idea è di far debuttare i video podcast all’inizio del 2026, con un catalogo già ricco e variegato. Per questo Netflix si è mossa in grande anticipo, avviando contatti con alcune delle agenzie più influenti di Hollywood, come WME, UTA e CAA.

Lo scopo è assicurarsi format guidati da conduttori celebri, personalità carismatiche o influencer che possano portare con sé un pubblico già fidelizzato. Non semplici esperimenti, quindi, ma show di richiamo che permettano al nuovo servizio di nascere con un’identità forte e una platea assicurata. Già nelle scorse settimane, tuttavia, sono emerse le prime conferme concrete dei piani della piattaforma.

Netflix ha infatti stretto un accordo con Spotify che consentirà l’arrivo di alcuni podcast video fra i più seguiti a livello globale. Fra questi ci sono The Bill Simmons Podcast e The Zach Lowe Show, due colonne portanti dell’informazione sportiva statunitense, insieme a format dal taglio differente come The Rewatchables o Serial Killers, capaci di intercettare un pubblico trasversale. Parallelamente, Bloomberg ha rivelato un’altra trattativa significativa: Netflix starebbe trattando con iHeartMedia, uno dei maggiori produttori ed editori di podcast al mondo. L’obiettivo sarebbe ottenere diritti di esclusività che impediscano la distribuzione degli stessi contenuti su YouTube, togliendo così terreno al principale rivale in questo segmento. Una mossa che, se confermata, potrebbe davvero ridisegnare gli equilibri del mercato, soprattutto considerando che a inizio 2025 YouTube ha superato un miliardo di utenti mensili che guardano podcast in video.

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