Tecnologia in evoluzione: Google, Apple e Samsung tra innovazione, prestazioni e esperienze immersive

Le ultime novità di Google, Apple e Samsung mostrano un’evoluzione simultanea tra hardware potente, software avanzato e integrazione tra dispositivi, puntando a esperienze più immersive, personalizzate e culturali per gli utenti.

Tecnologia in evoluzione: Google, Apple e Samsung tra innovazione, prestazioni e esperienze immersive

Il panorama tecnologico di ottobre 2025 continua a mostrare un fermento straordinario, con novità che spaziano dal mondo software a quello hardware, coinvolgendo Google, Apple e Samsung. Google sta rivoluzionando l’esperienza utente su Maps, con filtri intelligenti che semplificano la pianificazione dei percorsi e una modalità immersiva per Google Foto sul nuovo Galaxy XR di Samsung, mentre il registratore di schermo nativo di Android si prepara a diventare uno strumento completo per tablet e PC. Apple, dal canto suo, si conferma leader nella potenza dei portatili con il nuovo MacBook Pro M5, mentre affronta sfide legali e interne che riguardano l’App Store e il rilancio di Siri. Samsung, infine, punta a uniformare i propri smartphone premium con il chipset Exynos 2600, aggiorna l’interfaccia dei Galaxy Watch 7 e trasforma le TV in vere e proprie gallerie d’arte digitali grazie all’Art Basel Paris 2025, combinando innovazione tecnologica e cultura in un’esperienza domestica unica.Questa fase testimonia come i grandi player del settore stiano esplorando non solo nuove prestazioni hardware, ma anche interazioni più immersive, personalizzate e integrate tra dispositivi e contenuti, segnando una chiara evoluzione del concetto di ecosistema digitale.

Mondo Google

Google Maps in evoluzione: filtri intelligenti e addio alla mappa interattiva

Google sta testando un aggiornamento significativo per Maps che modifica il modo in cui gli utenti gestiscono le tappe durante i viaggi. La nuova interfaccia, ancora in fase di sperimentazione, raccoglie i risultati della ricerca in una scheda inferiore anziché mostrarli direttamente sulla mappa, eliminando così la visualizzazione immediata dei punti d’interesse lungo il percorso. L’elemento più innovativo sono i nuovi filtri intelligenti, che permettono di selezionare destinazioni più vicine alla posizione attuale, a metà strada o vicine alla meta finale, semplificando la pianificazione di soste intermedie per rifornimento, ristoranti o pause. La stessa logica dovrebbe arrivare anche su Android Auto, con un menù grafico dei filtri e icone che indicano chiaramente quale criterio è attivo. Tra le altre novità, Maps permetterà di scegliere l’avatar del veicolo prima della partenza, offrendo maggiore personalizzazione senza distrazioni durante la guida. Queste modifiche, sebbene ancora non disponibili al pubblico, segnano un passo importante verso un’app più intuitiva e coerente tra dispositivi Android e Android Auto.

Google Foto si prepara al futuro immersivo con Galaxy XR

Google Foto introduce una funzionalità dedicata al visore Galaxy XR di Samsung, appena prima del debutto ufficiale del dispositivo. L’ultima versione dell’app rivela una schedaSpaziale” pensata per aggregare foto panoramiche e immagini a 360 gradi, sfruttando appieno i doppi display Micro OLED 4K del visore per esperienze immersive. Un nuovo pulsante “Go Immersive” consentirà inoltre di proiettare le normali foto 2D dello smartphone nel visore, aprendo la possibilità di una fruizione più coinvolgente dei contenuti, anche se non è chiaro se includerà una conversione 2D-3D simile a quella dell’Apple Vision Pro. Questa integrazione punta a rendere Google Foto uno dei punti di forza dell’ecosistema software del Galaxy XR, che esegue Android XR e permette anche l’uso delle app Android tradizionali in modalità finestra, unendo funzionalità quotidiane e realtà estesa.

Android potenzia la registrazione schermo: nuove funzionalità per tablet e PC

Google sta rivoluzionando il registratore di schermo nativo di Android, puntando a renderlo uno strumento completo anche per tablet e PC grazie alla Modalità Desktop. La nuova versione introdurrà una toolbar flottante meno invasiva, la possibilità di registrare contemporaneamente con la fotocamera frontale e una schermata di modifica post-cattura. Al termine della registrazione, infatti, non ci sarà più solo la notifica standard, ma un’interfaccia dedicata con player video e pulsanti rapidi per ripetere, modificare, eliminare o condividere il video. Tra le funzionalità in sviluppo spicca anche la registrazione di porzioni selezionate dello schermo, utile per tutorial e sessioni di gioco. Sebbene il codice della beta Android 16 QPR2 suggerisca una release futura, è probabile che queste novità arrivino solo con l’aggiornamento di marzo 2026 o con Android 17.

Mondo Apple

MacBook Pro M5 sfida i limiti dei Mac Studio

Il nuovo MacBook Pro da 14 pollici con chip M5 dimostra che Apple continua a spingere i confini delle prestazioni dei suoi computer portatili, avvicinandosi e in alcuni casi superando quelli dei Mac Studio con chip M1 Ultra. I test Geekbench 6 confermano che, in single core, l’M5 raggiunge circa 4.300 punti contro i 2.400 dell’M1 Ultra, segnando un incremento impressionante del 78%. Nonostante la CPU dell’M5 abbia la metà dei core rispetto all’M1 Ultra, i risultati multi core sono comunque competitivi, con 18.000 punti contro i 19.000 del modello desktop più costoso, che all’epoca superava i 3.500 euro, mentre il MacBook Pro M5 parte da 1.849 euro (per 16 GB di memoria unificata e 512 GB di archiviazione). Questo dimostra come in pochi anni Apple sia riuscita a comprimere performance da macchina desktop in un form factor portatile, mantenendo consumi energetici contenuti e autonomia elevata. La struttura del chip M5, con 4 core ad alte prestazioni e 6 core ad alta efficienza, riprende il modello dell’M4, ma promette un futuro ancor più potente con le varianti M5 Pro, M5 Max e una possibile versione Ultra, che incrementeranno notevolmente core e performance, offrendo ai professionisti una gamma di opzioni per ogni esigenza di lavoro, gaming e creazione di contenuti. La disponibilità dei preordini fino al 22 ottobre anticipa un lancio che conferma l’evoluzione rapida degli Apple Silicon e la strategia di Apple di rendere accessibili a una fascia più ampia di utenti prestazioni fino a pochi anni fa riservate solo ai modelli desktop più costosi. Con questi numeri, il MacBook Pro M5 non solo si conferma un portatile di fascia alta, ma anche una scelta intelligente per chi cerca un compromesso tra prezzo, mobilità e potenza, sfidando il concetto tradizionale di macchina da lavoro desktop e aprendo nuove possibilità nell’ecosistema Apple.

Apple sotto indagine in Cina per presunto monopolio sull’App Store

In Cina, Apple è finita al centro di un’indagine dopo che un gruppo di 55 consumatori, assistiti dall’avvocato Wang Qiongfei, ha presentato un reclamo alla State Administration for Market Regulation, accusando l’azienda di abuso di posizione dominante. Secondo la denuncia, Apple limiterebbe la distribuzione delle app iOS ai soli canali ufficiali e imporrebbe besclusivo del sistema In-App Purchase, applicando commissioni fino al 30% sugli acquisti digitali. I querelanti sostengono che queste pratiche creino un controllo monopolistico sul mercato delle app, pur ricordando che in altre giurisdizioni, come Europa e Stati Uniti, Apple ha già avviato aperture verso metodi di pagamento alternativi e store terzi, a seguito di pressioni normative. La vicenda arriva in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, con controlli antitrust più severi sulle grandi aziende tecnologiche statunitensi; esempi recenti includono le verifiche su Qualcomm e l’acquisizione di Autotalks. Per Wang, l’azione attuale potrebbe essere più rapida rispetto alla precedente causa civile del 2021, respinta dal tribunale di Shanghai e attualmente in appello alla Corte Suprema del Popolo, aprendo così una nuova fase nella lunga serie di sfide legali che Apple affronta a livello globale riguardo alle regole dell’App Store.

Dubbi interni e leadership in bilico: la sfida di Apple nel rilancio di Siri con iOS 26.4

La situazione interna di Apple, secondo quanto rivelato da Mark Gurman di Bloomberg, appare più complessa di quanto traspaia dall’esterno. La divisione dedicata all’intelligenza artificiale starebbe attraversando una fase di forte instabilità, con numerosi abbandoni di figure chiave e crescenti dubbi sul futuro del nuovo Siri, destinato a debuttare con iOS 26.4 nella primavera 2026. Al centro della tensione ci sarebbe il ritardo accumulato nello sviluppo delle funzioni conversazionali, che ha spinto Apple a valutare persino l’uso di modelli di terze parti per colmare il gap con i concorrenti. Le perplessità non riguardano solo la tecnologia, ma anche la gestione del progetto da parte di John Giannandrea, vicepresidente senior per l’AI, il cui ruolo sembra essere sempre più messo in discussione. Intanto, mentre figure come Craig Federighi e Mike Rockwell guadagnano peso nella strategia aziendale, tra i tester interni emergono già critiche sulla qualità delle risposte del nuovo assistente vocale, segno che la rivoluzione promessa potrebbe non essere ancora all’altezza delle aspettative.

Avviso Apple sulle cover per webcam: sicurezza e funzionalità a rischio

Apple ha recentemente messo in guardia gli utenti MacBook sull’utilizzo delle cover per webcam di terze parti, evidenziando che l’aggiunta di spessore tra vetro e scocca può compromettere la resistenza del display e interferire con i sensori di luminosità. La società sottolinea che i portatili mostrano sempre un indicatore luminoso quando la webcam è attiva e che le app richiedono autorizzazioni esplicite, rendendo l’uso di accessori fisici spesso superfluo. In caso di necessità assoluta, Apple consiglia cover sottili al massimo 0,1 mm e di evitare adesivi che lasciano residui, ribadendo che la priorità deve essere la sicurezza del dispositivo e la corretta funzionalità dei sensori integrati.

Caviar trasforma l’iPhone Air in un gioiello da collezione da oltre 39 mila dollari

Caviar torna a far parlare di sé con una delle sue creazioni più sontuose: l’iPhone Air Zenith, una reinterpretazione del nuovo smartphone Apple pensata per un pubblico esclusivo e amante del lusso. L’azienda, ormai con sede a Dubai, ha presentato sei versioni personalizzate del dispositivo, con prezzi che partono da 7.610 dollari e arrivano fino a 39.640 dollari per il modello top in oro 18 carati. L’iPhone Air Zenith si distingue per la sua costruzione in materiali pregiati: cornici e area fotocamera smaltate in oro 18 carati, logo inciso sul bumper e inserti in pelle di coccodrillo nera che conferiscono un aspetto ricercato e opulento. L’esperienza d’acquisto è parte integrante del prodotto stesso: il telefono arriva in un elegante cofanetto, accompagnato da una chiave in oro 24 carati e da una moneta da collezione marchiata Caviar. Ogni esemplare è numerato e prodotto in soli tre pezzi a livello mondiale, a sottolineare la sua esclusività assoluta. I prezzi variano in base alla configurazione: 38.930 dollari per la versione da 256 GB, 39.290 dollari per quella da 512 GB e 39.640 dollari per il modello con 1 TB di archiviazione. Oltre all’evidente valore estetico e materiale, ogni unità è certificata con documenti di autenticità a cinque livelli di sicurezza, che ne attestano la provenienza e la lavorazione artigianale. Caviar offre inoltre un anno di garanzia e assistenza continuativa anche dopo la scadenza del periodo standard, garantendo ai clienti un servizio all’altezza del prezzo pagato. Gli ordini vengono gestiti direttamente dal team commerciale dell’azienda e possono essere saldati anche in criptovalute, con spedizioni in tutto il mondo tramite corrieri selezionati.

Mondo Samsung

Galaxy S26 Ultra: Samsung punta sull’Exynos 2600 per tutta la linea

Samsung sembra intenzionata a uniformare la piattaforma dei suoi prossimi smartphone Galaxy S26, incluso il modello Ultra, utilizzando esclusivamente il chipset Exynos 2600. Secondo fonti coreane, sarà la prima volta in quattro anni che il top di gamma della casa sudcoreana non avrà una versione con Snapdragon, compreso il mercato statunitense. La scelta dell’Exynos 2600 si giustifica per le elevate prestazioni in Intelligenza Artificiale, stimate fino a sei volte superiori rispetto all’Apple A19 Pro, oltre a un incremento del 29% nella GPU rispetto al Snapdragon 8 Elite Gen 5. Prodotto con processo a 2 nanometri, il chipset garantisce maggiore efficienza energetica e autonomia potenziata. Samsung prevede tre modelli della linea — Galaxy S26, S26 Plus e S26 Ultra — e, sebbene non abbia ancora confermato ufficialmente questi dettagli, i rumor indicano che l’azienda è fiduciosa di offrire prestazioni di alto livello con la propria soluzione proprietaria, segnando una nuova strategia per i suoi dispositivi premium.

Galaxy Watch 7 accoglie la One UI 8 Watch: design rinnovato e nuove funzionalità

Samsung ha avviato la distribuzione globale della One UI 8 Watch anche sui Galaxy Watch 7, portando un’interfaccia completamente rivisitata, nuovi quadranti e widget, animazioni più fluide e gesture potenziate come il doppio pizzico e lo shake per tornare al quadrante principale; l’aggiornamento, basato su Wear OS 6 e identificato come firmware L310XXU1BY14 con patch di sicurezza di settembre 2025, arricchisce inoltre Samsung Health con strumenti avanzati per il sonno, il running e il benessere mentale, permettendo ai possessori di personalizzare l’esperienza d’uso e rendendo gli smartwatch più intuitivi, funzionali e allineati alle esigenze di produttività e salute quotidiana.

Samsung trasforma le proprie TV in gallerie d’arte virtuali grazie all’Art Basel Paris 2025

Samsung continua a espandere le funzionalità del Samsung Art Store, consentendo ai possessori di TV The Frame e QLED 2025 di accedere a una collezione esclusiva di 22 opere d’arte selezionate in collaborazione con Art Basel Paris 2025. La selezione, disponibile in 4K, comprende artisti provenienti da Africa, Asia, Europa e America Latina e permette di portare nelle proprie case lo spirito creativo della celebre fiera parigina, offrendo una panoramica contemporanea su temi culturali, migrazione e identità. La collezione sarà esposta anche fisicamente al Grand Palais durante l’evento dal 24 al 26 ottobre, con opere di Pascale Marthine Tayou, Ludovic Nkoth, Tanja Nis-Hansen e altri, permettendo agli utenti di vivere l’arte in modo interattivo e globale.

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