Apple, Google e Samsung ad agosto 2025: innovazione, efficienza e versatilità a confronto

Ad agosto 2025, Apple, Google e Samsung mostrano innovazione con dispositivi ibridi, intelligenza artificiale potenziata e nuovi chipset performanti. Ecco i maggiori dettagli in merito nel nostro recap quotidiano.

Apple, Google e Samsung ad agosto 2025: innovazione, efficienza e versatilità a confronto

Nel panorama tecnologico di agosto 2025, Apple, Google e Samsung presentano novità che riflettono strategie diverse ma complementari, mirate a migliorare esperienza utente, performance e versatilità. Apple si distingue con progetti ambiziosi (ma amatoriali e non ufficiali) come l’“iPadbook”, che unisce portabilità e potenza dei suoi dispositivi più iconici, anticipando una possibile evoluzione verso soluzioni ibride e più flessibili. Google continua a rafforzare il suo ecosistema, implementando aggiornamenti intelligenti e funzionalità AI, ma anche riducendo investimenti in alcuni settori come Google TV per puntare maggiormente su YouTube e altri servizi di successo. Samsung, invece, spinge sull’innovazione hardware con nuovi chipset di fascia media e superiore, che promettono significativi miglioramenti in prestazioni grafiche e velocità, consolidando la sua posizione nel mercato smartphone con modelli come il Galaxy A57 5G. Queste mosse mostrano chiaramente come i grandi protagonisti della tecnologia cerchino di adattarsi a esigenze sempre più personalizzate e di alto livello, pur mantenendo un occhio attento a efficienza e usabilità.

Mondo Apple

iPadbook: il progetto ambizioso che fonde MacBook Air e iPad Pro in un unico dispositivo

Lo YouTuber ShuCanTech ha realizzato un progetto innovativo che combina la leggerezza e portabilità del MacBook Air con la versatilità e l’interattività dell’iPad Pro, dando vita a un dispositivo ibrido denominato “iPadbook”. Attraverso un processo di smontaggio e modifica, ha sostituito lo schermo del MacBook Air M1 con il display dell’iPad Pro, integrando parti stampate in 3D per adattare perfettamente i due componenti. Il risultato è un dispositivo che permette di passare con facilità tra macOS e iPadOS, sfruttando anche la compatibilità con Apple Pencil per un’esperienza d’uso più creativa e funzionale. Il passaggio tra i due sistemi avviene tramite una scorciatoia, che attiva una modalitàMacBook” (in sostanza lo strumento Sidecar) replicando macOS sul tablet, oppure permette di usare l’iPad in modo indipendente. Sebbene sia un progetto amatoriale, l’iPadbook rappresenta un interessante esempio di come potrebbe evolversi la linea Apple verso dispositivi sempre più flessibili e versatili, anticipando le discussioni su futuri prodotti con schermi pieghevoli o ibridi.

Mondo Google

Google Keep fa finalmente ordine tra le note con una novità che semplifica la vita

Google Keep introduce finalmente una funzione molto attesa che migliora significativamente la gestione delle note, offrendo agli utenti la possibilità di ordinarle in modo più avanzato e personalizzato. Grazie a una nuova icona posizionata nella barra di ricerca della schermata principale, si può ora accedere a un menu che propone tre modalità di organizzazione: l’ordinamento personalizzato, che permette di trascinare e sistemare le note nell’ordine desiderato; l’ordinamento per data di creazione, che mostra le note dalla più recente alla più vecchia; e l’ordinamento per data di modifica, che evidenzia in cima le note aggiornate più di recente. Questa novità, in fase di distribuzione graduale, rappresenta un importante passo avanti per chi utilizza l’app intensamente, soprattutto per chi gestisce un gran numero di appunti, offrendo così maggiore controllo senza complicare l’interfaccia minimalista tipica di Keep. L’introduzione di questo strumento direttamente nella barra di ricerca sottolinea quanto Google abbia voluto rendere questa funzione accessibile e facilmente utilizzabile, colmando finalmente una lacuna che era stata segnalata da tempo dagli utenti.

Google punta tutto su YouTube e riduce il budget di Google TV

Google sta riducendo gli investimenti destinati a Google TV, la piattaforma nata nel 2020 dall’unione di Android TV e Chromecast, per concentrare maggiori risorse su YouTube, il suo servizio di streaming di punta. Nonostante i 270 milioni di dispositivi attivi mensilmente raggiunti a fine 2024, la difficoltà di monetizzare in un settore dominato da concorrenti come Amazon e Roku ha spinto l’azienda a restituire agli editori il controllo sugli spazi pubblicitari, trattenendo solo una parte dei ricavi. Nel frattempo, YouTube ha continuato a registrare performance record, conquistando l’11,6% della visione televisiva negli Stati Uniti a febbraio 2025 e generando quasi 10 miliardi di dollari in un solo trimestre. Secondo fonti interne, i tagli al budget di Google TV avranno effetti anche sul personale e sui rapporti commerciali, pur senza un’uscita completa dal mercato, con la piattaforma destinata a mantenere un ruolo secondario nell’ecosistema Google.

Android rende più semplice capire se è tempo di ricaricare gli auricolari

Google sta migliorando l’esperienza utente con una novità dedicata alle notifiche di stato batteria per cuffie e auricolari su Android. Fino a oggi, gli utenti vedevano solo un’icona con la percentuale di carica, ma presto l’interfaccia diventerà molto più intuitiva grazie a un aggiornamento lato server. Il nuovo sistema introdurrà degli anelli colorati attorno alle icone di ogni singolo auricolare e della custodia di ricarica: verde per batteria carica, arancione per livello basso e rosso per indicare la necessità di ricarica. Inoltre, sopra ogni accessorio comparirà un’icona che mostra se è in fase di ricarica o in uso. Questa innovazione sarà disponibile solo per dispositivi compatibili con la tecnologia Fast Pair di Google, e punta a semplificare il controllo della batteria rendendolo immediato e chiaro al primo sguardo.

La versione 139 di Chrome per Android “nasconde” una parte del redesign espressivo

Con l’uscita della versione 139 di Google Chrome per Android, arrivano i primi elementi dello stile Material 3 Expressive, anticipati già nella versione Canary di giugno. Queste novità, però, sono ancora nascoste dietro flag sperimentali, accessibili tramite chrome://flags/, e permettono di intuire come si evolverà l’interfaccia del browser sui dispositivi Android. Tra le novità principali, i gruppi di schede ora si distinguono meglio grazie a una colorazione estesa che avvolge tutta la “scheda” del gruppo, anziché un semplice puntino colorato accanto al nome. Anche i pulsanti “Nuova scheda” e il selettore tra schede e gruppi hanno ricevuto un restyling in chiave Material 3 Expressive, con un aspetto più moderno e interattivo. Il menù di overlay, accessibile dal pulsante con i tre puntini, presenta ora icone circolari che possono diventare quadrate se attive, richiamando lo stile dei comandi rapidi di Android 16 QPR1. Questi aggiornamenti migliorano l’esperienza visiva mantenendo una coerenza stilistica con il sistema operativo, ma sono ancora in fase sperimentale e quindi non attivi di default per tutti gli utenti.

Google chiude Steam Beta su Chromebook: dal 2026 stop definitivo ai giochi PC su ChromeOS

Google ha ufficialmente annunciato la fine del programmaSteam for Chromebook Beta”, che terminerà il 1° gennaio 2026, mettendo fine alla possibilità di avviare giochi PC direttamente su ChromeOS. Lanciata nel 2022 con l’obiettivo di portare l’esperienza di Steam sui Chromebook senza ricorrere allo streaming, l’iniziativa aveva visto la collaborazione con produttori hardware per realizzare modelli ottimizzati al gaming. Dopo mesi di inattività nello sviluppo, il messaggio agli utenti è chiaro: dal nuovo anno, i titoli installati non saranno più giocabili. La mossa richiama alla memoria la chiusura di Stadia nel 2023 e segna la conclusione di una fase sperimentale, lasciando agli appassionati alternative come GeForce Now, Xbox Cloud Gaming o i giochi Android del Google Play Store.

Mondo Samsung

Samsung Exynos 1680 con GPU Xclipse 550 emerge nei benchmark, sarà il cuore del Galaxy A57 5G

Il nuovo chipset Exynos 1680 di Samsung, accompagnato dalla GPU Xclipse 550, ha fatto la sua comparsa nei benchmark Geekbench OpenCL, anticipando il possibile motore del prossimo Galaxy A57 5G. Con un punteggio OpenCL di 6580, il chipset mostra prestazioni simili alla GPU Xclipse 540 presente nell’Exynos 1580, ma si basa sulla microarchitettura AMD RDNA 3.5 utilizzata nell’Exynos 2500, promettendo significativi miglioramenti. La configurazione prevede una struttura tri-cluster con un core principale a 2.00 GHz, il più alto mai raggiunto da un chip Exynos di fascia media, affiancato da tre core ad alte prestazioni a 1.95 GHz e quattro core efficienti a 1.70 GHz. Secondo le indiscrezioni, la CPU dovrebbe offrire un incremento di quasi il doppio nelle prestazioni rispetto al modello precedente. Il dispositivo è previsto con 8 GB di RAM, con una possibile variante da 12 GB simile al Galaxy A56. L’arrivo del Galaxy A57 5G e del Galaxy A37 5G è atteso per i primi mesi del 2026.

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