Sfida tra giganti: Anthropic e OpenAI si contendono la supremazia dell’intelligenza artificiale con Opus 4.1 e GPT-5

Agosto 2025 segna un punto di svolta per l’intelligenza artificiale: tra il debutto di Claude Opus 4.1 e l’imminente lancio di GPT-5, Anthropic e OpenAI rilanciano la sfida per la supremazia nell’AI generativa.

Sfida tra giganti: Anthropic e OpenAI si contendono la supremazia dell’intelligenza artificiale con Opus 4.1 e GPT-5

Due colossi del settore, Anthropic e OpenAI, hanno mosso pedine fondamentali nel panorama dell’AI generativa, segnando una nuova fase della competizione per la leadership tecnologica. Da una parte, Anthropic ha ufficializzato Claude Opus 4.1, un’evoluzione del suo modello di punta, mentre dall’altra OpenAI si prepara a lanciare GPT-5, il nuovo sistema AI di prossima generazione, svelato in anticipo da un leak che ha fatto rapidamente il giro del web.

L’annuncio di Claude Opus 4.1 arriva a soli due mesi dal rilascio della precedente versione, ma segna un passo avanti netto in termini di capacità.

Il modello è stato migliorato in modo sostanziale soprattutto nella programmazione, nella ricerca e nella gestione di analisi dati complesse, con un’attenzione particolare alla risoluzione di problemi articolati su più livelli. L’efficacia del nuovo sistema è stata confermata dal benchmark SWE-Bench Verified, dove Opus 4.1 ha ottenuto un incremento di due punti percentuali rispetto al suo predecessore. Un risultato che si traduce in maggiore precisione ed efficienza, particolarmente apprezzati in ambito software e aziendale.

Il modello ha già trovato applicazione concreta in realtà operative come Windsurf, startup ora parte di Cognition, e Rakuten Group Inc., entrambe entusiaste dei miglioramenti nella produttività e nella qualità del codice generato. Questo successo tecnico arriva mentre Anthropic si prepara a chiudere un nuovo round di finanziamento da cinque miliardi di dollari, con una valutazione stimata che sfiora i 170 miliardi. Il peso economico e strategico dell’azienda, fondata da ex membri di OpenAI nel 2021, continua dunque a crescere in parallelo alle sue ambizioni.

Nel frattempo, OpenAI ha visto trapelare i dettagli chiave di GPT-5, un modello che promette di riscrivere ancora una volta le regole dell’interazione uomo-macchina.

Secondo quanto emerso da un post non autorizzato pubblicato (e poi rimosso) su GitHub, GPT-5 sarà disponibile fin da subito in diverse configurazioni, pensate per adattarsi a specifici scenari di utilizzo, dalla logica complessa alle chat aziendali, passando per applicazioni leggere o a bassa latenza.

Uno degli aspetti più innovativi riguarda l’integrazione con Microsoft Copilot, dove debutterà una modalità intelligente chiamata “Smart”, capace di calibrare automaticamente la potenza di calcolo in base al tipo di richiesta, ottimizzando così le risposte tra velocità e profondità analitica. Ma forse la notizia più dirompente riguarda la disponibilità del nuovo modello anche per gli utenti gratuiti di ChatGPT. Per la prima volta, chiunque potrà accedere alla versione standard di GPT-5 senza sottoscrivere un piano a pagamento, un’apertura che segna un passo deciso verso la democratizzazione dell’intelligenza artificiale ad alte prestazioni.

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