Federico De Simone e il lusso a noleggio: con Moninna la Birkin di Hermès diventa un’esperienza alla portata di più persone

Federico De Simone e Francesca Paone, con Moninna, offrono il noleggio di borse di lusso come la Birkin di Hermès a partire da 398 euro per quattro giorni.

Federico De Simone e il lusso a noleggio: con Moninna la Birkin di Hermès diventa un’esperienza alla portata di più persone

Nel panorama milanese del lusso, l’accesso alle icone della moda non passa più necessariamente dall’acquisto. Federico De Simone, 37 anni, e la compagna Francesca Paone, 31 anni, hanno fondato Moninna, un portale che consente di noleggiare borse di prestigio per pochi giorni, trasformando il super-lusso in un’esperienza temporanea ma autentica.

L’idea, racconta De Simone, è maturata durante un viaggio in Spagna, osservando il successo del noleggio come formula più agile rispetto alla vendita tradizionale. Forte di un’esperienza pluriennale come manager in maison di alta moda, ha colto il cambiamento introdotto da metodi di pagamento dilazionato come Klarna e Scalapay, che hanno reso la moda più accessibile. Il funzionamento è semplice: si accede al sito, si sceglie il modello desiderato tra i 150 disponibili e si definiscono le date di utilizzo.

I prezzi variano da 19 euro a circa 400 euro al giorno, con un minimo di quattro giorni di noleggio. Tra i modelli più richiesti spiccano le Birkin e Kelly di Hermès, disponibili a partire da 398 euro, la Classica di Chanel (277 euro), la Lady D di Dior (119 euro) e, per periodi più lunghi, la Le grand bambino di Jacquemus (19 euro).

Secondo De Simone, la clientela è variegata: professioniste, manager, imprenditrici, artiste e modelle. Spesso si tratta di donne che potrebbero permettersi l’acquisto, ma che preferiscono il noleggio per la libertà di cambiare stile in base alle occasioni e per motivazioni legate alla sostenibilità, evitando di alimentare la produzione di nuovi articoli. Le borse vengono scelte per eventi, riunioni di lavoro, cene di gala o occasioni speciali, e diventano un accessorio strategico per sentirsi più sicure e all’altezza del contesto.

Uno degli aspetti più interessanti è la riservatezza: De Simone spiega che la maggior parte delle clienti non parla pubblicamente del noleggio e raramente condivide foto sui social, mantenendo un “patto” di discrezione. In alcuni casi, borse di Moninna sono state riconosciute alla Mostra del Cinema di Venezia, portate da attrici italiane che hanno mantenuto il segreto.

L’attività è iniziata con una decina di borse di proprietà, ma la domanda crescente ha portato ad ampliare la collezione e il team, oggi composto da cinque persone. Il processo è pensato per essere rapido e fluido, con autenticazione tramite documento d’identità, caparra di circa mille euro e possibilità di sottoscrivere un’assicurazione opzionale. Dopo ogni noleggio, le borse vengono sottoposte a un ricondizionamento professionale per mantenerle impeccabili.

De Simone ammette che per alcuni modelli esistono vere e proprie liste d’attesa, simili a quelle per l’acquisto, e in certi casi si parla di una “lista d’attesa della lista d’attesa”. Il nome Moninna, infine, è un omaggio personale: un vezzeggiativo affettuoso che l’imprenditore usa per chiamare la compagna e socia Francesca.

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