L’estate 2025 si conferma ricca di colpi di scena nel mondo tech. Tra aggiornamenti importanti, nuove funzioni e dispositivi in arrivo, Google, Apple e Samsung rilanciano la sfida a colpi di innovazione. Dagli aggiornamenti dell’App Store alle evoluzioni di Android, fino ai primi benchmark dei chip a 2 nm di Samsung, le tre grandi del settore stanno tracciando nuove direzioni che promettono di cambiare il nostro rapporto con smartphone, tablet e servizi digitali. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Mondo Apple
Apple aggiorna le fasce d’età su App Store: arriva un sistema più preciso per i controlli parentali
Apple rivoluziona il sistema di classificazione per età delle app su App Store introducendo nuove soglie (+13, +16 e +18), con un questionario più dettagliato e strumenti avanzati per tutelare bambini e famiglie, in linea con il GDPR e il COPPA.
Mondo Google
Addio ai link “goo.gl”: dal 25 agosto 2025 saranno tutti inattivi
Google ha annunciato ufficialmente che, a partire dal 25 agosto 2025, tutti i link generati con il vecchio servizio di URL shortener “goo.gl” smetteranno definitivamente di funzionare. Chi proverà ad accedervi verrà reindirizzato a una pagina di errore 404. Il servizio era stato dismesso nel 2018 e, secondo quanto riportato, il 99% dei link accorciati non registra più alcuna attività. La decisione arriva come naturale conseguenza del cambiamento delle abitudini d’uso del web, sempre più orientato alla navigazione mobile. Google consiglia di aggiornare tempestivamente i link ancora attivi affidandosi a strumenti alternativi.
Android porta l’interfaccia grafica nel terminale Linux: ora si possono eseguire anche app desktop
Nella più recente build Canary di Android, il terminale Linux ha ricevuto un aggiornamento epocale: per la prima volta, è possibile eseguire applicazioni con interfaccia grafica e non più solo comandi testuali. Dopo l’aggiornamento, compare un pulsante “Display” che attiva un ambiente desktop completo, basato su Weston (display server Wayland), con la possibilità di lanciare app come Gedit o perfino vecchi giochi come Doom. La novità è disponibile al momento solo per chi utilizza le versioni sperimentali del sistema operativo, ma dimostra come Android stia diventando sempre più simile a un sistema operativo desktop anche nelle sue aree più tecniche. L’accelerazione hardware, sebbene disattivata di default, può essere attivata manualmente, aprendo scenari molto interessanti per l’uso avanzato del terminale mobile.
Gemini ora legge i podcast generati direttamente nell’app
Google ha aggiornato l’app Gemini per Android e iOS introducendo un lettore integrato per le panoramiche audio, trasformandole di fatto in mini podcast riproducibili direttamente nell’interfaccia dell’app, senza più dover aprire il browser o usare app esterne. Il nuovo player consente di ascoltare l’audio in modalità “inline”, con titolo completo, badge identificativo (Gemini Audio Overview), barra di riproduzione, pulsanti per avanzare o tornare indietro di 10 secondi, controllo della velocità (da 0,5x a 2x) e funzione di download. Anche il centro notifiche mostra il player con comandi rapidi. La novità è disponibile da oggi su Android con la versione stabile 16.27 dell’app Google, mentre su iOS è in fase di rilascio.
Google Keep cambia look: più ordine, più chiarezza con Material 3 Expressive
Con l’adozione del design Material 3 Expressive, Google Keep si aggiorna graficamente puntando su maggiore pulizia visiva e funzionalità ottimizzate. Cambia la schermata iniziale, con una barra di ricerca più ampia che ospita temporaneamente il logo dell’app e un layout più ordinato per menu e profilo. Anche il tasto FAB per creare nuove note appare rivisitato, con icone meglio organizzate. Nella visualizzazione delle note, i comandi ora sono racchiusi in riquadri e cerchi, mentre data e ora di modifica sono accessibili solo dal menu contestuale. L’aggiornamento è in fase di rilascio graduale lato server.
Google chiude con il lato social di Maps: sparisce il tasto “Segui”
Google ha deciso di eliminare definitivamente la funzione “Segui” da Google Maps, sancendo la fine delle sue ambizioni social all’interno dell’app. A partire da settembre 2025, non sarà più possibile seguire altri utenti né essere seguiti, e i dati relativi ai follower verranno cancellati. Introdotta nel 2020 per mostrare nel feed le attività pubbliche di altri utenti come recensioni e foto, la funzione è stata spesso criticata per aver attirato bot e spam. La rimozione segue quella del “Segui” per le attività commerciali avvenuta a gennaio 2025 e rappresenta un chiaro cambio di rotta. Per chi apprezzava la dimensione comunitaria, Google consiglia di usare il forum “Local Guides Connect” e di continuare a creare elenchi personalizzati da condividere.
Mondo Samsung
Exynos 2600: primo chip a 2 nm al mondo svela la potenza su Geekbench 6
Il leaker cinese Whylab ha rivelato i primi risultati su Geekbench 6 per quello che sarà il primo chipset al mondo prodotto a 2 nanometri: il Samsung Exynos 2600. Basato su un’architettura a dieci core con configurazione 1+3+6, il chip integra un core principale da 3,55 GHz basato sul nuovo core “Travis” di Arm, affiancato da tre core a 2,96 GHz e sei core a 2,46 GHz. Si tratta, secondo le informazioni emerse, del SoC più potente mai sviluppato da Samsung, con un punteggio di 2.155 in single-core e 7.788 in multi-core.
One UI 8: Samsung corre ai ripari dopo la segnalazione di un fan
Negli scorsi mesi, Samsung ha affrontato una diffusione massiccia e incontrollata delle prime build interne di One UI 8, ben prima dell’inizio del programma ufficiale di beta testing. All’origine di tutto, un software non autorizzato capace di sfruttare una vulnerabilità nei server del colosso coreano, consentendo a blogger e testate di accedere in anteprima ai firmware in fase embrionale. A porre fine a questa anomalia è stato un utente noto online come Farlune, che ha deciso di avvisare direttamente Samsung, fornendo tutti i dettagli tecnici dello strumento e dei rischi connessi. L’azienda ha reagito prontamente correggendo il problema, probabilmente riconoscendo il contributo con una ricompensa. Con questa chiusura tempestiva, è probabile che nei prossimi mesi le fughe relative ai firmware interni Samsung diventino sempre più rare.
Samsung Galaxy A07: nuove conferme dal Google Play Console
Il Samsung Galaxy A07, successore dell’attuale A05, è stato avvistato nel database del Google Play Console, confermando diverse specifiche chiave. Secondo quanto emerso, il dispositivo identificato con il codice SM-A075F sarà dotato di uno schermo HD+ (1.600 x 720 pixel) e monterà Android 15 con One UI 7. Il cuore hardware sarà rappresentato dal chipset Helio G99 (MT6789V/DC), abbinato a 6 GB di RAM. Le immagini trapelate mostrano un design con notch a goccia, doppia fotocamera posteriore con flash LED e lettore di impronte digitali laterale. Il lancio è atteso a breve, inizialmente in Russia e India, dove sono già comparse le pagine di supporto ufficiali.
Samsung Galaxy A17 4G ottiene la certificazione Wi‑Fi: debutto imminente?
Il Galaxy A17 4G, identificato con il codice SM‑A175F/DSB, ha recentemente ricevuto la certificazione da parte della Wi‑Fi Alliance, lasciando presagire un imminente lancio ufficiale. Secondo i documenti, il dispositivo supporterà le bande Wi‑Fi da 2,4 e 5 GHz, compatibile con i protocolli a/b/g/n/ac, oltre a funzioni come Wi‑Fi Direct e Voice‑Enterprise e protocolli di sicurezza WPA2/WPA3. Curiosamente, il sistema operativo riportato è Android 14, anche se è plausibile che venga lanciato con Android 15, in linea con la variante 5G già vista su Geekbench. Le specifiche tecniche non sono ancora ufficiali, ma le indiscrezioni parlano di un display Super AMOLED da 6,7 pollici con refresh rate da 90 Hz, sensore principale da 50 megapixel, fotocamera anteriore da 13 megapixel, batteria da 5.000 mAh e ricarica rapida da 25 W.
Galaxy S26: Exynos 2600 a 10 core sfida Qualcomm e potrebbe equipaggiare il modello base
Il nuovo chipset Exynos 2600 di Samsung di cui abbiamo parlato poco sopra è apparso online con benchmark promettenti, lasciando intendere che potrebbe essere destinato alla versione base del prossimo Galaxy S26. Identificato come S5E9965, il chip presenta una configurazione a 10 core, con un core prime a 3,55 GHz, tre core ad alte prestazioni a 2,36 GHz e sei core intermedi a 2,4 GHz. Nei test su Geekbench ha ottenuto 2.155 punti in single-core e 7.788 in multi-core. La GPU Xclipse 960, basata su architettura AMD RDNA compatibile con Vulkan 1.4, garantirà la parte grafica. Non è ancora chiaro se sarà prodotto con processo a 2 o 3 nanometri. Stando alle indiscrezioni, il Galaxy S26 standard adotterà questo chipset, mentre la variante Ultra dovrebbe continuare con un SoC Snapdragon, e la versione Plus potrebbe lasciare spazio al nuovo modello ultrapiatto Galaxy S26 Edge.
Samsung Galaxy S26 Ultra: la fotocamera punta su un’apertura più ampia per scatti superiori
Samsung sembra voler alzare l’asticella della fotografia mobile con il futuro Galaxy S26 Ultra, che, pur mantenendo l’eccellente sensore ISOCELL HP2 da 200 megapixel già visto sui modelli precedenti, dovrebbe introdurre un obiettivo con apertura più ampia. Una scelta tecnica tutt’altro che marginale: un’apertura più generosa permetterà di catturare più luce, migliorando la resa in condizioni di scarsa luminosità e la profondità di campo, con effetti benefici sia su foto che su video. Sempre secondo quanto riportato dall’informatore PhoneArt (@IceUniverse), il sensore fotografico previsto sarà affiancato da un avanzato algoritmo di fusione dei pixel con schema 4×4, pensato per migliorare sensibilmente la qualità delle immagini anche in condizioni di scarsa luminosità. Tale tecnologia è in grado di generare scatti da 12,5 megapixel, ma con un livello di dettaglio, fedeltà cromatica e riduzione del rumore nettamente superiore rispetto ad altri sensori sviluppati in Corea del Sud.
Samsung Galaxy S25 FE: svelate tutte le configurazioni prima del lancio
Il Samsung Galaxy S25 FE inizia a prendere forma in maniera sempre più concreta: secondo le ultime indiscrezioni, lo smartphone sarà disponibile in cinque colorazioni (nero, blu, grigio, argento e bianco) e in due configurazioni di memoria, entrambe con 8 GB di RAM, abbinate a 128 oppure 256 GB di spazio di archiviazione. Atteso con Android 16 e One UI 8, il dispositivo dovrebbe integrare il chipset Exynos 2400, una batteria da 5.000 mAh, una fotocamera principale da 50 MP e un pannello Dynamic AMOLED 2X da 6,7 pollici a 120 Hz. Confermata anche la certificazione IP68, mentre resta ignota la data ufficiale di presentazione.
Galaxy Tab S11 5G: svelata la prima immagine reale e i dettagli tecnici
Il Samsung Galaxy Tab S11 5G è stato individuato nel database della Safety Korea, confermando l’imminente arrivo sul mercato e mostrando per la prima volta un’immagine reale del dispositivo. Dotato del numero modello SM-X736N, il tablet sarà disponibile anche in versione solo Wi-Fi (SM-X730) e porterà con sé connettività Bluetooth 5.4 e un design orientato all’uso orizzontale, con fotocamera frontale centrata nella cornice più ampia. Il pannello da 255 x 165 mm presenta bordi ridotti, mentre sotto la scocca troveremo il chipset MediaTek Dimensity 9400 Plus, 12 GB di RAM, batteria da 8.400 mAh con ricarica rapida a 45 W e sistema operativo Android 16 con One UI 8. Il debutto ufficiale è previsto per settembre.
Galaxy Tab S11, S11 Ultra e S10 Lite: emergono le prime foto reali dei nuovi tablet Samsung
Samsung si prepara a lanciare entro la fine dell’estate tre nuovi tablet della serie Galaxy Tab S: S11, S11 Ultra e S10 Lite. I dispositivi sono stati recentemente certificati da Safety Korea, che ha anche pubblicato alcune immagini reali, seppur poco rivelatrici. Nelle foto compaiono solo i pannelli frontali con lo schermo spento, ma è già possibile notare che Galaxy Tab S11 e S10 Lite condividono dimensioni molto simili (circa 255 x 165 mm), confermando il ritorno del formato da 11 pollici nella gamma di punta.