Huawei ha ufficialmente presentato la serie Pura 80 a livello internazionale dopo il lancio in Cina avvenuto un mese fa. Anche se i modelli rimangono gli stessi – Pura 80, Pura 80 Pro e Pura 80 Ultra – sono emerse interessanti differenze che separano le versioni destinate al mercato globale da quelle cinesi. Vediamole nel dettaglio.
Capienza batteria “ristretta” per la versione globale
La prima, evidente novità riguarda la capacità della batteria: mentre i modelli cinesi vantavano batterie da 5.600–5.700 mAh, i dispositivi internazionali scendono a 5.170 mAh. Una scelta che suscita interrogativi: è una scelta legata a regolamentazioni, strategie di posizionamento o semplicemente un mezzo per contenere peso e dimensioni pur mantenendo invariata l’esperienza d’uso? I dati ufficiali parlano di dimensioni e peso invariati, ma nelle specifiche tecniche compare la dicitura “shrinkflation”: i consumatori pagano lo stesso, ma ottengono meno. L’autonomia effettiva sarà quindi da verificare nei prossimi test.
Memorie semplificate per una scelta più immediata
Huawei ha anche ridotto il numero di configurazioni disponibili: Pura 80 arriva con 12 + 256 GB, Pura 80 Pro con 12 + 512 GB, e Pura 80 Ultra con 16 + 512 GB. Stop alle versioni con storage superiore a 1 TB o RAM più elevata: scelta probabilmente funzionale a semplificare l’offerta e concentrare i margini sui modelli al top.
EMUI 15 su Android, addio a HarmonyOS
La versione globale porta un’altra novità software: i modelli internazionali passano a EMUI 15.0, basata su Android, al posto di HarmonyOS utilizzata in Cina. Una scelta che punta a garantire compatibilità immediata con i servizi Google e le app Android più diffuse, evitando la frammentazione.
Kirin 9010S: un chip misterioso nella fascia media
Il cuore pulsante della variante base, Huawei Pura 80, è la scheda HiSilicon Kirin 9010S, un chipset nuovo di zecca mai visto prima: si parla genericamente di architettura octa-core con processori chiamati “Maleoon”, ma non ci sono dettagli ufficiali su GPU, produzione, frequenze. È atteso un test approfondito per capire se si tratta di un chip economico, un rebranded Kirin di generazione precedente o un SoC inedito. Pura 80 Pro e Ultra, invece, monteranno il già noto Kirin 9020, confermato da fonti ufficiali.
Design, display e comparto fotografico: nessun compromesso
Sotto l’aspetto estetico e tecnico, i dispositivi internazionali mantengono le caratteristiche viste in Cina:
Display OLED LTPO rispettivamente da 6,6″ (Pura 80) e 6,8″ (Pro e Ultra), risoluzione fino a 1276×2848, refresh rate a 120 Hz, sampling 300 Hz, protezione Kunlun Glass 2 e frequenza PWM da 1440 Hz.
Fotocamere: Pura 80 Ultra mostra un sistema penta: principale da 50 MP OIS, doppio tele da 50 MP per lo zoom 3,7× e 12,5 MP per 9,4×, ultragrandangolo da 40 MP e sensore spettrometrico da 1,5 MP – una configurazione di tutto rispetto.
Ricarica rapida cablata fino a 100 W su Pro/Ultra (66 W su base), wireless fino a 80 W, ricarica inversa.
Certificazione IP69, USB‑C v3.1 per Pro/Ultra, USB‑C v2.0 per la versione standard.
Prezzi di listino: fascia premium
Per il Medio Oriente Huawei ha già annunciato i prezzi: Pura 80 Pro (12+512 GB) costerà 3999 AED, mentre il top gamma Pura 80 Ultra (16+512 GB) arriva a 5099 AED. Si conferma quindi un posizionamento premium, in linea con competitor di fascia alta.
Le incognite dell’esperienza utente globale
Gli utenti internazionali devono ora valutare tre punti chiave: l’effettiva autonomia con batterie ridotte, le prestazioni del nuovo Kirin 9010S rispetto al Kirin 9020, e la qualità del software EMUI rispetto a HarmonyOS nel mercato non cinese. Huawei punta a un’equilibrata strategia: meno opzioni di memoria, una batteria più contenuta, ma prezzi simili, puntando sul design raffinato, il comparto camere avanzato e l’esperienza Android ufficiale.