Google, Apple e Samsung si rinnovano: innovazioni, controversie e futuro della tecnologia

Le ultime innovazioni di Google, Apple e Samsung mostrano un equilibrio tra avanzamenti tecnologici all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale e i display OLED, e sfide legate a privacy, autonomia e design.

Google, Apple e Samsung si rinnovano: innovazioni, controversie e futuro della tecnologia

Il mondo della tecnologia continua a evolversi rapidamente, con Google, Apple e Samsung che rilasciano novità importanti, tra innovazioni software, aggiornamenti hardware e nuove strategie di mercato. Mentre Google affronta una pesante condanna per la privacy degli utenti Android, spinge avanti l’intelligenza artificiale e rinnova il sistema operativo, Apple punta sull’autonomia e sui nuovi chip per Mac e iPhone, senza dimenticare l’espansione nei social e nel gaming. Samsung, invece, si prepara a stupire con nuovi pieghevoli, miglioramenti dell’esperienza utente e accessori all’avanguardia. Ecco una panoramica dettagliata che mette in luce le tendenze più interessanti per gli appassionati di tecnologia.

Mondo Google

Google condannata a pagare 314 milioni di dollari: raccolta dati Android sotto accusa

Un tribunale di San José, in California, ha riconosciuto Google colpevole di aver raccolto dati dagli smartphone Android senza consenso, anche quando i dispositivi erano inattivi. La vicenda risale a una class action del 2019, intentata per conto di circa 14 milioni di utenti californiani. Secondo l’accusa, le informazioni venivano acquisite in background e utilizzate per migliorare la profilazione pubblicitaria, consumando anche traffico dati a carico degli utenti. Il colosso di Mountain View è stato condannato a pagare un risarcimento di 314,6 milioni di dollari, ma ha già annunciato l’intenzione di fare appello, posticipando di fatto il pagamento fino alla conclusione definitiva del procedimento.

L’intelligenza video parla anche italiano: Veo 3 arriva su Gemini Pro

Google ha finalmente reso disponibile in Italia il rivoluzionario generatore video basato su intelligenza artificiale, Veo 3, integrandolo nell’abbonamento Gemini Pro. L’accesso, ora esteso a 159 paesi, segna un passo decisivo verso la democratizzazione degli strumenti creativi avanzati. La novità più attesa è la generazione di video con audio sincronizzato: dialoghi, suoni ambientali e musica vengono creati dall’AI e adattati con precisione al contesto visivo, rivoluzionando la qualità immersiva dei contenuti. Rispetto alla precedente generazione, Veo 3 permette di trasformare semplici testi in clip realistiche, animate, parlate e sonorizzate, un vantaggio enorme per creatori digitali e social media manager. La versione “Fast”, inclusa nel piano Pro (circa 22 euro al mese), offre tre video al giorno in risoluzione 720p da 8 secondi, con una velocità di generazione raddoppiata. Un formato perfetto per reel, meme e storytelling virali.

Le voci di Gemini fanno parlare i Nest: Google lancia tre tonalità più umane

Google arricchisce l’esperienza degli smart speaker Nest con tre nuove voci naturali basate su Gemini, destinate per ora agli utenti del programma Public Preview negli Stati Uniti. I modelli Nest Mini e Nest Audio potranno contare su Yarrow, Croton e Pilea, tre voci AI dal timbro più caldo, morbido o brillante, pensate per rendere i dialoghi domestici più fluidi e meno robotici. Il passaggio si inserisce nella strategia di sostituzione del vecchio Assistente Google con l’ecosistema vocale Gemini, già al centro dell’esperienza su TV e dispositivi mobili.

Gemini Live si rinnova: ricerca intelligente e nuove funzioni

Google sta trasformando Gemini Live in un assistente più integrato e intuitivo, introducendo un’interfaccia rinnovata con i classici colori del brand – rosso, blu, verde e giallo – e forme grafiche più morbide e arrotondate, incluso un logo multicolore che riflette un’identità visiva più matura e coerente con l’ecosistema Google. Oltre al restyling estetico, Gemini Live si arricchisce di nuove funzionalità, come un’integrazione più profonda con app quotidiane come Maps, Calendar, Keep, Tasks e presto anche Spotify e YouTube Music, per un’esperienza di produttività e intrattenimento fluida e unificata. Tra le novità più attese spicca “Cerchia e cerca”, un pulsante dedicato per avviare ricerche visive contestuali senza uscire dall’assistente, rendendo immediato ottenere informazioni su ciò che si vede sullo schermo. Infine, l’accessibilità migliora con l’introduzione di un nuovo comando per attivare i sottotitoli in tempo reale direttamente da Gemini Live, che rimangono attivi anche quando l’assistente è ridotto a icona, completando così un aggiornamento che punta a rendere Gemini Live più potente, versatile e user-friendly.

Google potenzia Workspace: i Gemini Gems arrivano su Docs, Gmail e Fogli

Google ha ufficializzato l’integrazione dei Gemini Gems nella suite Workspace, portando chatbot personalizzabili direttamente all’interno di Docs, Fogli, Gmail e Drive. Questi assistenti intelligenti, finora disponibili solo tramite l’app Gemini, sono ora accessibili da una barra laterale dedicata nei principali strumenti di produttività, offrendo supporto in tempo reale per attività come redazione di testi, sintesi di documenti, strategie di marketing e persino creazione di “personas” per test comunicativi. L’aspetto più innovativo dei Gems è la possibilità di crearne di nuovi su misura: ogni utente può dare un nome al proprio assistente, definirne il compito e caricare documenti e fonti per un’interazione più mirata e sofisticata. Disponibili per tutti coloro che hanno accesso al pannello Gemini in Workspace — inclusi gli utenti AI Pro — i Gemini Gems rappresentano un grande passo verso l’automazione personalizzata nel lavoro quotidiano. L’aggiornamento è in distribuzione graduale e raggiungerà tutti gli account nel corso delle prossime due settimane.

Android 16 si rifà il look: nuovo stile per le finestre di dialogo delle autorizzazioni

Con la beta QPR 2.1 di Android 16, Google ha introdotto una piccola ma significativa novità grafica nelle finestre pop-up che gestiscono le richieste di autorizzazione da parte delle app. Il cambiamento, per ora disponibile solo in versione sperimentale, riguarda lo sfondo, ora più scuro e uniforme, il testo in bianco e grassetto e un maggiore distanziamento tra i pulsanti, che risultano anche più arrotondati. Questo restyling, coerente con l’evoluzione del linguaggio Material Expressive, mira a uniformare l’estetica del sistema operativo, rendendola più leggibile e moderna.

Android 16 si rinnova: arrivano i Live Updates, ma gli sviluppatori dovranno adeguarsi

Con l’introduzione della Beta QPR1 di Android 16, Google apre la strada ai Live Updates, un nuovo sistema di notifiche intelligenti pensato per offrire informazioni in tempo reale in modo continuo e non intrusivo. Ispirandosi alle Attività Live di iOS, questa funzione consente di visualizzare direttamente sulla schermata di blocco e sul display always-on aggiornamenti costanti su contenuti in riproduzione, consegne, punteggi sportivi o richieste attive, senza dover aprire l’app. Tuttavia, per rendere tutto questo possibile, sarà fondamentale il lavoro degli sviluppatori: le app dovranno essere aggiornate per supportare nuove autorizzazioni e API specifiche, come POST_PROMOTED_NOTIFICATIONS e requestPromotedOngoing(). Solo integrando queste funzionalità in modo nativo si potrà garantire un’esperienza realmente fluida, reattiva e sicura. Anche se per ora i Live Updates sono visibili solo su dispositivi Pixel in versione Beta, il rollout globale potrebbe avvenire già nei prossimi mesi, rendendo urgente per i developer l’adeguamento ai nuovi standard del sistema Android.

Google introduce un sistema di limitazione forzata per la batteria dei Pixel

Google ha iniziato a implementare un meccanismo che riduce automaticamente la capacità e la velocità di ricarica delle batterie degli smartphone Pixel serie A, in particolare a partire dal Pixel 6a. Questa funzione, chiamata “Battery Health Assistance“, era stata introdotta a metà giugno con un aggiornamento opzionale per il Pixel 9a, ma diventerà presto obbligatoria per il Pixel 6a e altri modelli precedenti, impedendo agli utenti di disattivarla. L’obiettivo dichiarato è quello di contrastare gli effetti negativi causati dall’uso di batterie di qualità inferiore, prolungando la sicurezza e la durata complessiva del dispositivo. A partire dall’8 luglio, i proprietari del Pixel 6a riceveranno un aggiornamento che applicherà questa riduzione non appena la batteria raggiungerà un certo grado di usura, limitandone così prestazioni e ricarica. Sebbene Google non abbia ancora annunciato piani simili per i modelli di fascia alta della linea Pixel, non è escluso che questa strategia possa essere estesa in futuro. Tuttavia, questo sistema è stato percepito da alcuni come una forma controllata di obsolescenza programmata, una pratica già criticata in passato e che ha portato a sanzioni per altre aziende del settore tecnologico.

Mondo Apple

Batteria sotto controllo: con watchOS 26 l’Apple Watch anticipa i cali anomali di autonomia

Con l’arrivo di watchOS 26, Apple introduce una funzione intelligente che monitora l’autonomia dell’Apple Watch in base alle abitudini d’uso e segnala eventuali consumi anomali. Se il sistema rileva un calo più rapido del previsto, l’utente riceverà una notifica con la possibilità immediata di attivare la Modalità Risparmio Energetico. La funzione risulta particolarmente utile durante sessioni prolungate con GPS attivo o in giornate di utilizzo intenso, prevenendo situazioni in cui l’orologio rischia di spegnersi prematuramente. Attualmente disponibile nella Developer Beta, watchOS 26 sarà rilasciato pubblicamente in autunno.

iPhone 17 Pro Max: batteria più capiente e spessore maggiorato per un’autonomia record

Secondo le più recenti indiscrezioni trapelate su Weibo, Apple si prepara a rivoluzionare l’autonomia dei suoi top di gamma con l’iPhone 17 Pro Max, dotandolo di una batteria da circa 5.000 mAh. Si tratterebbe della capacità più elevata mai vista su un iPhone, resa possibile da un lieve aumento dello spessore del dispositivo, che dovrebbe passare da 8,2 a 8,7 mm. Un incremento minimo nelle dimensioni, ma che potrebbe tradursi in un’autonomia stimata di circa 35 ore, superando così le 33 ore offerte dall’attuale iPhone 16 Pro Max (4.676 mAh). A potenziare ulteriormente l’efficienza energetica contribuiranno il nuovo chip A19 Pro e il modem Snapdragon X80, progettati per ridurre i consumi e migliorare la gestione delle risorse. Se confermata, questa scelta segnerebbe una svolta importante per Apple, che dimostra di voler rispondere alle esigenze degli utenti più esigenti in termini di durata della batteria.

MacBook Pro OLED nel 2026: addio notch e design più leggero, grazie a Samsung

La rivoluzione OLED si avvicina anche per i MacBook Pro, che secondo un report di Omdia adotteranno i nuovi schermi a partire dal 2026, segnando la fine della tecnologia LCD TFT. Il passaggio porterà con sé display più luminosi e contrastati, ideali per l’uso professionale, ma anche un design più sottile e portatile, grazie all’assenza del retroilluminatore. Secondo le indiscrezioni, Apple avrebbe inoltre intenzione di eliminare il notch, sostituendolo con una fotocamera integrata nel display, probabilmente con foro centrale e angoli stondati. Il fornitore principale sarà Samsung Display, già partner chiave per gli iPhone, e l’obiettivo di Cupertino è quello di stimolare la concorrenza e ridurre i costi di produzione nel lungo periodo. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, l’adozione dell’OLED rappresenterebbe uno dei cambiamenti più rilevanti per i laptop Apple dai tempi del debutto dei chip Silicon, e dovrebbe estendersi anche ai MacBook Air, ma solo a partire dal 2029.

MacBook con chip iPhone A18 Pro: prezzo accessibile ma con compromessi tecnici

Apple si prepara a lanciare un MacBook di fascia entry-level che adotterà il chipset A18 Pro, lo stesso utilizzato negli iPhone più recenti, segnando un cambio generazionale importante. Questo nuovo modello dovrebbe sostituire l’attuale MacBook Air con chip M1, ancora in vendita in molti mercati. Il prezzo stimato si aggira intorno ai 699 dollari, un costo molto competitivo per un portatile Apple, ma non senza compromessi. Il dispositivo offrirà di base 8 GB di RAM e 256 GB di spazio di archiviazione, mentre l’upgrade a 16 GB sarà disponibile a un costo aggiuntivo, portando il prezzo finale vicino ai 899 dollari (840 euro). Tra le limitazioni più significative vi è la mancanza di supporto alle porte Thunderbolt: il MacBook monterà solo porte USB-C standard con velocità di trasferimento limitata a 10 Gb/s e potrà gestire un solo monitor esterno, un dettaglio che potrebbe dissuadere utenti professionali. Il display sarà da 13 pollici e saranno disponibili quattro varianti di colore: argento, blu, rosa e giallo. Il lancio è previsto per l’inizio del 2026, con l’obiettivo di offrire un MacBook più accessibile, soprattutto per chi cerca un dispositivo Apple con un budget ridotto, pur accettando qualche compromesso tecnico.

Nuovi Mac fino al 2026: anticipazioni su chip, design e modelli in arrivo

Secondo le ultime indiscrezioni raccolte da AppleInsider, il futuro della gamma Mac e MacBook di Apple sarà caratterizzato da un’importante evoluzione tecnologica e da una sostanziale continuità nel design per i prossimi mesi. Il 2025 vedrà il debutto del nuovo chipset M5, che sostituirà gradualmente l’attuale M4, con aggiornamenti previsti per i MacBook Pro da 14 e 16 pollici, Mac Mini e un possibile nuovo iMac. Le configurazioni hardware si articolano in versioni con chip M5 Pro e M5 Max, mantenendo quasi invariato il design delle ultime generazioni, segno della volontà di Apple di consolidare una linea già molto apprezzata.

Sul fronte desktop, si profila il rilascio di un nuovo Mac Pro entro la fine dell’anno, anche se i dettagli sul chip (M3 Ultra o M5 Ultra) restano da definire. Per il 2026, invece, sono attesi due modelli di MacBook Air con chip M5, mentre la vera novità sarà un restyling importante dei MacBook Pro, che adotteranno un design più sottile e leggero, un display OLED e chip M6 Max e M6 Pro. 

Apple sogna ancora il tablet a pergamena: nuova revisione per l’iPad avvolgibile

Apple ha aggiornato per la sesta volta un suo storico brevetto dedicato a un iPad con display avvolgibile, suggerendo che il progetto sia tutt’altro che accantonato. Il documento, registrato inizialmente nel 2017 e revisionato più volte fino al 2025, descrive un dispositivo flessibile in grado di srotolarsi da uno o più rulli, con componenti strutturali che diventano rigidi all’apertura per offrire stabilità. La tecnologia, potenzialmente applicabile anche a smartphone, occhiali e altri formati, prevede anche scocche trasparenti per mostrare informazioni rapide a display chiuso. Sebbene non ci siano conferme su un lancio imminente, l’attenzione costante di Apple sul tema indica un forte interesse a entrare nel mercato dei dispositivi arrotolabili, già esplorato da Samsung, LG e Motorola.

Apple conquista Threads a due anni dal debutto: un ingresso strategico e atteso

Dopo quasi due anni dal lancio di Threads, Apple ha finalmente attivato il suo account ufficiale principale sulla piattaforma di Meta, raccogliendo quasi 5 milioni di follower in poche ore grazie al collegamento automatico con Instagram. Questo ingresso, seppur tardivo rispetto ad altri profili Apple già presenti, segna un’importante espansione della presenza social dell’azienda, che fino ad ora aveva puntato soprattutto su X (insomma Twitter). La scelta dimostra una volontà strategica di presidiare nuovi spazi digitali e conferma l’ambizione di Threads di diventare un’alternativa solida nel panorama social, anche se resta da capire se Apple sfrutterà appieno questo canale con comunicazioni attive o se si limiterà a mantenere una presenza istituzionale.

FaceTime su iOS 26: una novità bacchettona blocca le chiamate nel caso ci si spogli

Con l’arrivo di iOS 26, FaceTime si arricchisce di una funzione inedita e piuttosto singolare: la videochiamata si interrompe automaticamente se il sistema rileva che qualcuno inizia a spogliarsi durante la conversazione. Questa novità, inizialmente pensata per proteggere gli account dei bambini, sfrutta il sistema di sicurezza Communication Safety basato su apprendimento automatico, che analizza in tempo reale foto e video direttamente sul dispositivo, senza inviare dati ad Apple. Inaspettatamente, nella versione beta di iOS 26, la funzione è attiva anche per gli utenti adulti, generando un messaggio di avviso con la possibilità di riprendere subito la chiamata o di terminarla definitivamente. La scelta ha già acceso un dibattito sul piano della privacy, dato che questa misura, pur pensata per salvaguardare i più piccoli, si applica a tutti indistintamente. Restano aperti interrogativi se si tratti di una decisione voluta o di un bug temporaneo, ma il nuovo sistema dimostra come Apple stia puntando con decisione a un controllo più rigoroso dei contenuti sensibili durante le videochiamate, bilanciando sicurezza e tutela della privacy direttamente sul dispositivo.

Apple alza il livello del gaming su Mac: in arrivo 9 titoli tripla A con ray tracing e MetalFX

La rivoluzione videoludica su macOS è ormai in moto, spinta dalla crescente potenza dei chip Apple Silicon. Con l’imminente arrivo di macOS Tahoe e della nuova app Giochi, Apple si prepara a lanciare nove titoli di altissimo livello, tra cui spiccano Cyberpunk 2077, Hitman: World of Assassination, Crimson Desert e Lies of P: Overture. Tutti sfrutteranno tecnologie avanzate come il MetalFX Upscaling e il ray tracing hardware dei chip M3 e M4, offrendo performance grafiche degne dei migliori PC da gaming. Apple non ha ancora annunciato una data ufficiale, ma il fatto che i nomi siano già stati confermati lascia presagire un debutto imminente. Con questa mossa, Cupertino punta a trasformare il Mac in una piattaforma completa anche per il gioco avanzato, rompendo una storica barriera e posizionandosi come una valida alternativa a Windows nel segmento gamer

Mondo Samsung

Samsung porta la Galleria in 3D: con One UI 8 arriva un effetto dinamico interattivo

Con la nuova beta della One UI 8, Samsung sta testando una versione completamente evoluta dell’Effetto di Movimento per la sua app Galleria, capace ora di creare un’esperienza visiva 3D più coinvolgente e fisicamente reattiva. Secondo quanto svelato dal noto leaker Ice Universe, il sistema non si limita più a simulare la profondità, ma reagisce direttamente ai gesti dell’utente, facendo muovere gli oggetti nell’immagine con maggiore o minore intensità a seconda del loro “peso” percepito, come dimostrano le animazioni di un fiore leggero rispetto a un’auto più pesante. Questa innovazione sfrutta l’intelligenza artificiale per interpretare la scena e integra un’interazione inedita che trasforma le foto statiche in contenuti dinamici e interattivi. Sebbene non sia ancora chiaro su quali dispositivi sarà disponibile, è probabile che l’intera linea Galaxy S25 sarà compatibile, mentre il debutto ufficiale della One UI 8 dovrebbe avvenire già la prossima settimana insieme ai Galaxy Z Fold 7 e Z Flip 7.

Galaxy S25 FE avvistato nei test software: debutto imminente per la nuova Fan Edition

Il Samsung Galaxy S25 FE ha fatto la sua comparsa in alcuni test software interni dell’azienda, alimentando le voci su un lancio ormai prossimo. Il dispositivo, identificato dal codice SM-S731B, è apparso su server Samsung legato a una build preliminare della One UI 8 basata su Android 16. Si tratta della probabile versione globale del modello, il cui firmware S731BXXU0AYFB è ora visibile nei registri. Questo avvistamento segue le indiscrezioni degli scorsi mesi, che già prefiguravano un design con cornici più sottili e miglioramenti tecnici mirati. I benchmark di Geekbench hanno rivelato la presenza del chipset Exynos 2400e, affiancato dalla GPU Xclipse 940 e da almeno 8 GB di RAM. Sul fronte fotografico, si parla di una selfie camera da 12 MP, mentre il comparto posteriore dovrebbe ricalcare la configurazione vista sul Galaxy S24 FE: sensore principale da 50 MP, teleobiettivo da 8 MP e ultragrandangolare da 12 MP. Come da tradizione della linea Fan Edition, anche il Galaxy S25 FE punterà su un equilibrio tra prestazioni elevate e prezzo competitivo. Sebbene Samsung non abbia ancora confermato ufficialmente il modello, è lecito attendersi una presentazione tra settembre e ottobre, in linea con il ciclo di rilascio delle precedenti generazioni.

Galaxy S26 Ultra: batteria invariata ma corpo più snello secondo i rumor

Le ultime indiscrezioni suggeriscono che il Galaxy S26 Ultra manterrà la batteria da 5.000 mAh già vista sui suoi predecessori, ma grazie a un incremento nella densità energetica Samsung potrebbe introdurre un design più sottile. Il noto leaker IceUniverse conferma questa ipotesi, aggiungendo che l’azienda potrebbe anche aumentare la potenza di ricarica, superando i 45 W del modello attuale. Il cambiamento, pur non stravolgendo l’autonomia, segnerebbe un’evoluzione nel design, in linea con il trend avviato dal Galaxy S25 Edge, che punta su profili più compatti senza sacrificare le prestazioni.

Galaxy G Fold sempre più vicino: la One UI 8 svela piega a “G” e design a triplo pannello

Le animazioni scoperte all’interno della One UI 8 non lasciano più spazio a dubbi: il primo tri-fold di Samsung, noto come Galaxy G Fold, si avvicina al debutto ufficiale e adotterà una chiusura a “G”, con i due pannelli laterali che si ripiegano verso l’interno. Le tre clip trovate nella beta mostrano chiaramente un form factor inedito con tre display a cerniera, e svelano anche dettagli come la cover posteriore non interattiva e la presenza della ricarica wireless. Pur mancando ancora una conferma ufficiale sul nome, il riferimento a “Multifold 7” nel codice suggerisce una diagonale interna vicina ai 10 pollici, mentre il lancio potrebbe avvenire già il 9 luglio durante il Galaxy Unpacked. Il Galaxy G Fold si preannuncia come un prodotto vetrina per Samsung, pensato per impressionare più che per fare volumi, ma capace di definire il futuro del pieghevole multi-pannello.

Galaxy Z Fold 7 in mostra: le prime foto spia confermano un design più sottile e raffinato

A meno di una settimana dall’evento Galaxy Unpacked, le prime immagini dal vivo del Samsung Galaxy Z Fold 7 hanno iniziato a circolare online, offrendo un’anteprima concreta del prossimo pieghevole di settima generazione. Il modello protagonista è quello nella variante blu, immortalato in tre diverse angolazioni da una fonte anonima. Le foto confermano che Samsung ha abbandonato gli anelli sporgenti attorno alle fotocamere, una scelta che migliora l’integrazione estetica e la robustezza del dispositivo. Entrambi gli schermi appaiono protetti da pellicole opache di fabbrica, ma ciò non impedisce di notare il notevole snellimento dello spessore, che dovrebbe passare a soli 3,9 millimetri nella forma aperta, rispetto ai 5,6 millimetri del modello precedente. Il 9 luglio Samsung svelerà ufficialmente tutti i dettagli del Galaxy Z Fold 7 e degli altri dispositivi della nuova lineup, segnando un passo avanti significativo nel segmento degli smartphone pieghevoli.

Galaxy Z Fold 7, l’etichetta energetica anticipa resistenza e durata della batteria

L’etichetta energetica EPREL del Galaxy Z Fold 7, recentemente filtrata online, ha rivelato alcuni dettagli importanti sul nuovo pieghevole Samsung prima della presentazione ufficiale prevista per il 9 luglio. Nonostante confermi la capacità della batteria di 4.400 mAh già emersa in precedenti certificazioni, l’etichetta specifica una durata stimata di oltre 40 ore con una singola carica e una longevità superiore a 2.000 cicli di ricarica mantenendo almeno l’80% della capacità originale. La certificazione IP48 garantisce protezione contro polvere e immersione in acqua fino a un metro per 30 minuti, mantenendo lo stesso livello di resistenza del modello precedente Galaxy Z Fold 6, senza raggiungere i più elevati standard IP68 offerti da alcuni concorrenti. Interessante è anche la valutazione “A” per la resistenza alle cadute, segno di un’attenzione particolare alla robustezza, mentre la riparabilità si attesta su una media con voto “C”. Il dispositivo monterà una piattaforma Qualcomm Snapdragon 8 Elite e arriverà con Android 16, confermando un design più sottile e miglioramenti mirati all’esperienza utente, ma senza rivoluzionare la protezione contro gli elementi esterni.

Accessori Galaxy Z Flip7: cover magnetica, pellicola rinforzata e design elegante in anteprima

A pochi giorni dalla presentazione ufficiale, emergono le prime immagini e dettagli sugli accessori pensati per il Galaxy Z Flip7, tra cui la Clear Case trasparente con protezione rialzata per le fotocamere e ritagli precisi per i tasti, disponibile anche in versione con magneti per abilitare la ricarica wireless magnetica esclusiva tramite cover; accanto a questa, spiccano la Kind Suit Case in similpelle dai colori sobri come nero, tortora e cammello, e la Silicone Ring Case con anello integrato per una presa più salda, proposta in tonalità vivaci; infine, Samsung proporrà una pellicola protettiva per il display esterno, simile al Gorilla Glass Armor 2 di Corning, per garantire resistenza senza rinunciare alla sensibilità al tocco, confermando così un’offerta accessoria completa e studiata per valorizzare funzionalità e stile del nuovo pieghevole.

Galaxy Buds 4 verso il 2026: possibile lancio insieme ai Galaxy S26

Secondo quanto riportato dal portale GalaxyClub, Samsung avrebbe già avviato lo sviluppo dei Galaxy Buds 4, ma stavolta il colosso coreano starebbe considerando una finestra di lancio differente rispetto al passato. Anziché presentare i nuovi auricolari premium nella seconda metà del 2025, come avvenuto per le generazioni precedenti, i Galaxy Buds 4 potrebbero debuttare all’inizio del 2026 insieme alla futura serie Galaxy S26. L’ipotesi è supportata da un recente brevetto depositato da Samsung, che suggerisce l’utilizzo della tecnologia UWB per la trasmissione audio ad alta definizione, superando i limiti del Bluetooth in termini di velocità e qualità. Sebbene i dettagli tecnici restino scarsi e l’intervallo di due anni tra i modelli precedenti lasci intendere un’uscita nella seconda metà del 2026, l’eventuale cambio di strategia segnerebbe un deciso spostamento verso un posizionamento più alto e innovativo per questa gamma. Resta però da vedere se la scelta sarà confermata da ulteriori indiscrezioni o annunci ufficiali.

 

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