Negli ultimi mesi, Samsung, Google e Apple stanno animando il panorama tecnologico con importanti novità che riguardano schermi innovativi, design rinnovati e funzionalità sempre più integrate con l’intelligenza artificiale. Samsung punta su pieghevoli dal display ampliato e un’interfaccia smartwatch più evoluta, mentre Google sperimenta nuove app AI per la moda virtuale e potenzia gli strumenti di ricerca con personalizzazioni più profonde e assistenti vocali migliorati. Apple, invece, si prepara a una nuova strategia di lancio bianuale per iPhone, presenta aggiornamenti hardware e software significativi e lavora a un pieghevole dal design sofisticato, mantenendo alta l’attenzione sul proprio ecosistema con innovazioni mirate. Questi sviluppi rappresentano un’evoluzione costante verso dispositivi più intelligenti, versatili e user-friendly, che promettono di cambiare il modo in cui interagiamo con la tecnologia quotidiana.
Mondo Samsung
Schermi sempre più protagonisti: Galaxy Z Flip 7 abbandona gli ingombri per un design tutto display
Il Galaxy Z Flip 7 si prepara a segnare un deciso passo avanti in termini di design e funzionalità, puntando su una crescita significativa delle diagonali sia interna che esterna. Il nuovo pannello da 4 pollici sul fronte elimina lo scalino per le fotocamere, integrando i sensori all’interno dello stesso display e offrendo così una superficie più pulita e utilizzabile. All’interno, lo schermo da 6,9 pollici promette un’esperienza ancora più immersiva, senza sacrificare la portabilità tipica del form factor a conchiglia. L’approccio scelto da Samsung sembra voler coniugare estetica e usabilità, seguendo il trend avviato da concorrenti come Motorola, ma personalizzandolo con una soluzione finalmente matura per il proprio ecosistema foldable.
Galaxy Watch 8: design squircle e funzioni salute avanzate svelati nell’app Samsung Health
Con l’ultimo aggiornamento dell’app Samsung Health in versione beta, l’azienda sudcoreana ha confermato ufficialmente il design rinnovato del Galaxy Watch 8 e introdotto due nuove funzioni dedicate alla salute: l’indice antiossidante e il carico vascolare. Entrambe sono contrassegnate come strumenti sperimentali (“Labs”) e sono compatibili solo con il nuovo smartwatch e i modelli successivi. L’interfaccia mostra un’animazione esplicativa che rivela la nuova forma squircle dell’orologio – una via di mezzo tra cerchio e quadrato – distinguendolo chiaramente dal precedente Galaxy Watch Ultra.
Il design aggiornato prevede due pulsanti laterali e introduce modalità di misurazione innovative, come l’uso del pollice sul sensore posteriore per rilevare l’attività antiossidante. L’orologio sarà lanciato in due dimensioni (40 e 44 mm), accompagnato dalla variante Classic da 46 mm e da una versione aggiornata del Watch Ultra, che potrebbe raddoppiare la memoria interna a 64 GB. Tutti i modelli debutteranno con One UI 8 Watch e saranno i primi con Wear OS 6.
Galaxy XR: Samsung sfida Apple con uno schermo più nitido del Vision Pro
Samsung si prepara a lanciare nel 2025 il suo primo visore XR, noto al momento come “Project Moohan“, che promette di superare persino l’Apple Vision Pro per qualità del display. Secondo le ultime indiscrezioni, il dispositivo dovrebbe integrare microdisplay OLEDoS da 1,3 pollici con una densità di circa 3.800 pixel per pollice, offrendo una nitidezza senza precedenti nel settore. Anche se il campo visivo potrebbe risultare leggermente più ristretto rispetto al rivale di Cupertino, l’esperienza visiva potrebbe risultare più immersiva e dettagliata. La presentazione è attesa per il 29 settembre, con il lancio previsto a metà ottobre.
One UI 8.0: addio a Dolby Atmos e calibrazione audio? Gli utenti notano importanti rimozioni
Con l’arrivo della One UI 8.0, Samsung sembra puntare a un’integrazione più profonda tra i dispositivi Galaxy e l’app Galaxy Wearable, ma alcune scelte stanno facendo discutere. Secondo quanto riportato da SamMobile, nei menu delle impostazioni è stata rimossa la sezione “Qualità del suono ed effetti” che includeva opzioni storiche come Dolby Atmos, UHQ Upscaler e l’equalizzazione personalizzata. In particolare, Dolby Atmos sarebbe stato sostituito da una funzione più limitata, ovvero l’audio 360, visibile solo quando si collegano i Galaxy Buds. Anche la calibrazione uditiva “Adapt Sound” non risulta più disponibile per diversi utenti. L’impressione è che Samsung voglia spostare parte della gestione audio direttamente all’interno dell’app Wearable, lasciando però fuori i modelli di auricolari non proprietari. Tuttavia, dato che la One UI 8.0 è ancora in fase beta, non si esclude che queste rimozioni siano temporanee o frutto di un bug, in attesa del rilascio stabile.
Mondo Google
Doppl, la nuova app AI di Google per provare vestiti virtualmente
Google ha lanciato Doppl, un’app sperimentale sviluppata da Google Labs che consente agli utenti di provare virtualmente qualsiasi outfit utilizzando l’intelligenza artificiale: caricando una semplice foto, è possibile vedere l’abito indossato su una versione digitale di sé stessi, con anteprime animate che simulano il movimento reale dei capi. Basata sulla tecnologia già implementata su Google Shopping, Doppl permette anche di esplorare stili presi da social network o negozi dell’usato, salvare i look preferiti e condividerli con amici. Attualmente disponibile su iOS e Android solo negli Stati Uniti, l’app è ancora in fase sperimentale, e Google invita gli utenti a inviare feedback per migliorarne la precisione e l’esperienza d’uso.
Google Foto si rinnova: editing HDR avanzato e ritorno potenziato di “Chiedi a Foto”
Google continua a rafforzare il suo ecosistema fotografico in Google Foto con due importanti novità: da un lato, l’introduzione dell’editing HDR intelligente permette di modificare immagini Ultra HDR senza compromettere la qualità visiva o i metadati, grazie all’impiego di algoritmi di macbhine learning; dall’altro, il ritorno della funzione “Chiedi a Foto” negli Stati Uniti segna un’evoluzione significativa nella ricerca visiva, con prestazioni ottimizzate che combinano rapidità e accuratezza grazie a un nuovo sistema ibrido basato sull’intelligenza artificiale Gemini.
Google lancia Doppl: l’IA che ti veste con un click e ti trasforma in modella virtuale
Con Doppl, Google si affaccia con decisione nel mondo della moda digitale, presentando un’app sperimentale capace di rivoluzionare l’esperienza di prova abiti online. Disponibile inizialmente solo negli Stati Uniti, l’app consente agli utenti di caricare una foto a figura intera e, grazie all’intelligenza artificiale, sovrapporre digitalmente vestiti selezionati da una galleria personale o scaricati dal web. Ma non finisce qui: Doppl crea anche brevi video animati, simulando il movimento dei capi indossati per mostrare vestibilità e stile in modo realistico. Una proposta innovativa che trasforma lo smartphone in uno specchio virtuale, con l’obiettivo di portare la personalizzazione visiva al centro dello shopping del futuro.
Gemini si insinua nel cuore di Google Drive per Android: in arrivo i riassunti intelligenti dei PDF
Google sta lavorando a un’importante evoluzione per l’app Drive su Android: grazie all’integrazione con Gemini, l’assistente basato su intelligenza artificiale, sarà possibile ottenere riassunti automatici dei file PDF direttamente dall’interfaccia del visualizzatore. Una funzione già sperimentata nella versione web e ora in fase di test nell’app mobile, individuata all’interno del codice della versione 2.25.250. Il sistema permetterà all’utente di generare un riassunto senza uscire dall’app, semplicemente selezionando l’opzione “Riassumi questo file” dal menu contestuale. In aggiunta, l’icona di Gemini offrirà un canale diretto per richiedere sintesi personalizzate. Tuttavia, per sfruttare questa novità, sarà necessario che il file sia online e non in modalità offline.
Google sta inoltre testando la possibilità di elaborare più documenti insieme o intere cartelle (una alla volta), preparando così la strada per un’integrazione sempre più profonda dell’IA nei suoi servizi cloud.
Biglietti da visita digitali in arrivo su Android? Google Contatti prepara le “Calling Cards”
Google sembra pronta a rinnovare radicalmente l’esperienza delle chiamate in arrivo con una novità che potrebbe portare una ventata di personalizzazione simile a quanto già visto su iOS. Nascosta tra le righe di codice della versione 4.55 dell’app Google Contatti, spunta infatti una funzione inedita chiamata “Calling Cards”, che permetterebbe di associare a ogni contatto una grafica a tutto schermo personalizzabile. Font, immagini, colori e sincronizzazione nel cloud: tutto fa pensare a un sistema evoluto pensato per rendere le chiamate molto più visive, creative e coinvolgenti. I riferimenti trovati nei Google Play Services sembrano confermare la possibilità di creare, modificare, salvare e condividere queste card su più dispositivi. Anche se non è ancora chiaro se e quando la funzione verrà rilasciata, l’attenzione di Google verso un’interfaccia di chiamata più espressiva è ormai evidente.
Google migliora la condivisione su Discover: arriva il controllo sui link abbreviati
Google ha iniziato a rilasciare un nuovo aggiornamento per la sua app ufficiale, intervenendo su una delle funzioni più discusse degli ultimi mesi: la condivisione dei contenuti da Discover. Finora, quando un utente sceglieva di inviare un articolo trovato nel feed, il sistema allegava automaticamente un link abbreviato e poco trasparente. Ora, però, la musica cambia. Nelle impostazioni avanzate dell’app è comparsa una nuova voce che permette di decidere se usare o meno gli indirizzi web “accorciati”, offrendo finalmente la possibilità di mantenere il link originale e leggibile.
Una novità che dimostra come Big G stia cercando di andare incontro alle richieste degli utenti, anche se la funzione non è ancora del tutto attiva in ogni scenario. Alcuni link continuano infatti a essere mascherati, ma è probabile che il rollout sia ancora in corso. Nel frattempo, chi vuole avere un assaggio delle prossime novità può iscriversi al programma beta e testare in anteprima le future evoluzioni dell’app.
Google sperimenta il controllo diretto degli utenti sulle fonti delle notizie
Google introduce un’interessante novità sperimentale che permette agli utenti di indicare le proprie fonti preferite per arricchire la sezione Notizie principali nei risultati di ricerca. Questa funzione, al momento disponibile solo in Stati Uniti e India, consente di “premiare” con una stellina le testate preferite, influenzando così i contenuti mostrati nelle ricerche future. Un cambiamento che conferisce maggiore potere all’utente nel personalizzare l’esperienza, rompendo con la tradizionale dipendenza dagli algoritmi e aprendo la strada a una selezione delle notizie più trasparente e aderente ai gusti reali di chi naviga.
Gemini Live si potenzia: sottotitoli in tempo reale e nuove funzioni smart integrate
L’ultimo aggiornamento di Gemini Live porta con sé due innovazioni fondamentali che migliorano sensibilmente l’esperienza d’uso dell’assistente vocale di Google. La funzione di sottotitoli in tempo reale, ora disponibile su Android e iOS, consente agli utenti di leggere simultaneamente le risposte di Gemini, rendendo le conversazioni più accessibili e utili anche in ambienti rumorosi o senza auricolari.
Parallelamente, l’integrazione con app essenziali come Google Keep, Calendar, Tasks e Maps trasforma Gemini Live in uno strumento operativo completo: durante l’interazione è possibile creare eventi, aggiungere promemoria, salvare note o ottenere informazioni geografiche aggiornate con un semplice comando vocale, arricchendo così le possibilità di gestione quotidiana direttamente dall’assistente. Questa doppia evoluzione sottolinea l’impegno di Google nel rendere l’intelligenza artificiale più funzionale e integrata nell’ecosistema digitale degli utenti.
YouTube sintetizza i video con l’AI, ma i creator protestano
Google ha avviato il rollout della funzione AI Overview anche su YouTube, portando la sintesi automatica dei contenuti in cima ai risultati di ricerca. La novità, per ora riservata agli utenti Premium negli Stati Uniti, è destinata a estendersi gradualmente, sollevando però nuove polemiche. I creator temono infatti che questa sintesi riduca l’engagement e il numero di clic, proprio come accaduto agli editori penalizzati su Google Search. L’AI fornisce descrizioni e suggerimenti su video legati ad acquisti, viaggi o attività, offrendo risposte rapide che però tolgono visibilità ai contenuti originali. Una dinamica controversa, che solleva interrogativi sull’equilibrio tra utilità dell’AI e sostenibilità del lavoro creativo.
Mondo Apple
Apple valuta una strategia bianuale per i lanci degli iPhone
Apple sta considerando un cambiamento importante nel suo calendario di lancio degli iPhone, passando a una strategia bianuale che suddivide le uscite principali in due momenti distinti dell’anno. Secondo fonti affidabili come l’analista Ming-Chi Kuo e il sito The Information, la Casa di Cupertino potrebbe presentare nei primi sei mesi dell’anno i modelli di fascia più accessibile, mentre nel secondo semestre concentrerebbe i dispositivi di fascia alta e più avanzati, inclusi i modelli Pro e il tanto atteso iPhone pieghevole. Questa tattica, che ricorda da vicino quella adottata da Samsung con le sue linee Galaxy S e Galaxy Z, permetterebbe ad Apple di mantenere alta l’attenzione mediatica e la presenza sul mercato per un periodo più lungo, bilanciando le esigenze di marketing e innovazione.
Con questa nuova roadmap, l’iPhone 18 Air diventerebbe il modello più economico del secondo semestre 2026, mentre gli appassionati di modelli base dovranno attendere il 2027 per i nuovi iPhone 18e e iPhone 18. La novità più imminente è l’iPhone 17 Air, ultraleggero e di design rinnovato, che dovrebbe debuttare quest’anno come sostituto del modello Plus, segnando la prima grande evoluzione nella famiglia iPhone 17.
iPhone 17: problemi con l’IA Apple potrebbero frenare le vendite
Il lancio della serie iPhone 17, previsto per settembre 2025, rischia di registrare risultati deludenti a causa di ritardi nelle funzionalità di intelligenza artificiale e delle nuove tariffe imposte negli Stati Uniti. Secondo un’analisi di JP Morgan, Apple ha già ridotto la produzione iniziale di circa il 9% rispetto all’iPhone 16, segno che le innovazioni di design e funzionalità non saranno sufficienti a spingere gli utenti al rinnovo. In particolare, la mancata completa implementazione della nuova Siri e delle altre novità AI annunciate alla WWDC 2024 rappresenta un limite significativo, che insieme al fatto che molti consumatori hanno anticipato l’acquisto dell’iPhone 16 per evitare l’aumento dei prezzi, potrebbe scoraggiare aggiornamenti immediati.
Per gli analisti, solo la linea iPhone 18, attesa nel 2026 con miglioramenti importanti come chip a 2 nanometri, batterie più potenti, un Face ID integrato sotto lo schermo e forse un modello pieghevole, potrà rilanciare le vendite e stimolare una nuova ondata di aggiornamenti da parte degli utenti.
iPhone 17 si espande: schermo più grande e refresh rate finalmente al passo coi tempi
Secondo le più recenti anticipazioni diffuse da Digital Chat Station e confermate da Ross Young, Apple sarebbe pronta ad aumentare le dimensioni del display dei prossimi iPhone 17, portando il modello base da 6,1 a 6,3 pollici. Un cambiamento che si inserisce in una strategia più ampia: iPhone 17 Air dovrebbe raggiungere i 6,6 pollici, il Pro mantenere i 6,3 e il Pro Max spingersi fino a 6,9 pollici. Al di là delle dimensioni, le vere novità si concentrerebbero nel passaggio atteso ai 120 Hz di refresh rate anche sul modello standard, e in un potenziamento della fotocamera frontale, che potrebbe finalmente raddoppiare la risoluzione portandosi a 24 megapixel. Chip A18 e 8 GB di RAM dovrebbero invece rimanere costanti, così come l’estetica generale, in attesa di rivoluzioni più marcate con la generazione successiva.
Un nuovo mistero nel database Apple: le possibili AirPods Pro 3 fanno capolino
Nelle ultime ore è emerso un interessante aggiornamento nel database Apple dedicato ai dispositivi Bluetooth, dove è comparso un codice identificativo non riconducibile a nessun prodotto attualmente sul mercato. Questo particolare codice ha acceso l’attenzione degli esperti e degli appassionati, alimentando le ipotesi che possa trattarsi delle nuove AirPods Pro 3. Dopo i precedenti riferimenti nascosti nel codice di iOS 26, questa scoperta suggerisce che Apple stia ultimando i preparativi per il lancio di un modello aggiornato delle sue cuffie wireless di punta. Sebbene non manchino dubbi e possibili alternative, come un semplice aggiornamento per qualche prodotto Beats, i rumor più insistenti puntano a un rinnovo significativo che potrebbe arrivare entro l’autunno.
Tra le novità ipotizzate figurano un design rivisto, miglioramenti nella qualità audio, un sistema di cancellazione attiva del rumore più evoluto e persino funzioni di monitoraggio della salute, forse grazie all’integrazione di sensori avanzati. In attesa di conferme ufficiali, questo ritrovamento alimenta l’attesa per uno degli accessori Apple più amati e attesi sul mercato.
Problemi con la beta di watchOS 26: gli Apple Watch Hermes vanno in tilt
Con la seconda beta di watchOS 26, Apple si trova a dover fronteggiare una grana imprevista che coinvolge in modo selettivo i modelli Hermes della sua gamma di smartwatch. Diversi sviluppatori hanno segnalato malfunzionamenti significativi che compromettono la stabilità del sistema, tra cui riavvii improvvisi, surriscaldamento e problemi di ricarica. Apple ha confermato ufficialmente la presenza di questi bug e invita chi possiede un Apple Watch Hermes a non installare l’aggiornamento, almeno fino alla pubblicazione di una futura patch. Le anomalie sembrano legate alle personalizzazioni software specifiche della serie Hermes, che includono quadranti e funzioni esclusive.
Anche l’app Apple Watch su iPhone presenta instabilità quando è abbinata a uno di questi dispositivi con la beta 2. Sebbene gli altri modelli di Apple Watch non siano interessati, la situazione ha destato preoccupazione tra gli utenti più affezionati del marchio di lusso. Cupertino, pur non ritirando la beta, ha promesso correttivi con i prossimi rilasci, probabilmente in concomitanza con l’arrivo della prima beta pubblica.
Apple aggiorna le regole dell’App Store in Europa per conformarsi al Digital Markets Act e fa infuriare Epic
Apple ha annunciato una revisione significativa delle proprie politiche per l’App Store nell’Unione Europea, in risposta alle disposizioni previste dal Digital Markets Act (DMA) della Commissione Europea. I cambiamenti, presentati giovedì, interessano diversi aspetti del modello di business e dell’esperienza utente, introducendo nuove modalità di promozione per gli sviluppatori e una transizione verso un sistema tariffario unificato che entrerà pienamente in vigore nel 2026.
Tra le novità più rilevanti, gli sviluppatori europei potranno ora promuovere offerte per beni e servizi digitali anche al di fuori dell’App Store ufficiale, utilizzando link verso siti web, altri marketplace o applicazioni alternative. Le offerte potranno essere rese accessibili tramite web view o schermate native all’interno dell’app, ma le app che adotteranno questi strumenti dovranno aderire a nuovi termini commerciali, che includono una tariffa di acquisizione iniziale e commissioni relative ai servizi dello store. Il nuovo meccanismo di commissione — chiamato Core Technology Commission (CTC) — sostituirà gradualmente l’attuale Core Technology Fee (CTF), a partire dal 1° gennaio 2026, uniformando le tariffe per le vendite effettuate su App Store, tramite web o marketplace alternativi. Sul fronte dell’esperienza utente, con iOS 18.6 e iPadOS 18.6 Apple semplificherà l’installazione di store alternativi o di app scaricate da siti web, mentre un’API in arrivo permetterà di avviare download direttamente da dentro le app. Per facilitare il dialogo, Apple consentirà agli sviluppatori europei di prenotare sessioni online di 30 minuti per confrontarsi sui cambiamenti in atto.
Secondo Tim Sweeney, CEO di Epic Games, queste modifiche sono solo una facciata: le ha definite “illegali” sia in Europa che negli USA, accusando Apple di imporre ancora penalizzazioni ai pagamenti esterni e ostacolare la libera concorrenza. La Mela è anche alle prese con una sentenza californiana che le vieta di trattenere commissioni sulle transazioni fuori dallo store, contro cui ha già annunciato ricorso. Lo scontro resta aperto, con Epic che accusa Apple di voler mantenere il controllo del mercato nonostante le pressioni normative.
Equilibrio delicato tra innovazione e controllo: il caso CarPlay Ultra
Il debutto di Apple CarPlay Ultra, evoluzione avanzata dell’infotainment targato Cupertino, sta spaccando il settore automobilistico in due: da un lato ci sono le case entusiaste dell’integrazione profonda con l’ecosistema Apple, dall’altro quelle che temono di perdere il controllo sulle funzionalità core dei propri veicoli. La nuova piattaforma, infatti, non si limita a proiettare app su uno schermo, ma ambisce a gestire interamente l’esperienza di bordo, dal tachimetro al climatizzatore, passando per infotainment, mappe e strumenti di guida. Questo richiede ai produttori di concedere un accesso inedito all’architettura interna dei veicoli, sollevando dubbi su privacy, personalizzazione e costi. Mentre marchi come Aston Martin, Porsche, Hyundai e Kia hanno già aderito, altri – tra cui Audi, BMW e Mercedes – si sono sfilati, ritenendo eccessivo il compromesso richiesto.
E nel mezzo, costruttori come Ford, Nissan e Jaguar-Land Rover riflettono sul da farsi. Apple intanto osserva e aspetta, ben consapevole che ogni nuova alleanza rafforza il proprio dominio sull’automotive connesso.
Apple Fold: emergono nuovi dettagli su schermo e fotocamere del primo pieghevole della Mela
Continuano a emergere indiscrezioni sempre più precise sul primo dispositivo pieghevole di Apple, alimentando l’attesa per quello che potrebbe essere uno dei lanci più rivoluzionari dell’azienda di Cupertino. Secondo nuove informazioni riportate dal noto insider Digital Chat Station, i prototipi più recenti del foldable Apple avrebbero abbandonato i display da 7,8 pollici per adottare pannelli leggermente più compatti da 7,58 pollici, con risoluzione di 2713 × 1920 pixel e rapporto d’aspetto di 14,1:10, più orientato alla produttività e alla fruizione di contenuti multimediali. Sul fronte fotografico, il dispositivo sarebbe dotato di due sensori da 48 megapixel, mentre la cerniera — elemento cruciale per l’affidabilità di un foldable — sarebbe realizzata in un nuovo materiale composito di metallo-vetro amorfo, progettato per garantire maggiore resistenza e durata nel tempo.
Il telaio, secondo quanto trapelato, resterà in titanio, mantenendo dunque elevati standard di robustezza e leggerezza. A corredo delle informazioni, è stata diffusa anche un’immagine esemplificativa che ritrae il Huawei Pura X, utilizzata per dare un’idea visiva dell’estetica prevista. Se non ci saranno ritardi nella tabella di marcia, il pieghevole Apple dovrebbe debuttare sul mercato entro la fine del 2026.
Design rinnovato per l’ultrasottile iPhone 17 Air: cambia posizione la fotocamera nella Dynamic Island
Emergono nuovi dettagli sul futuro iPhone 17 Air, il modello più sottile della prossima generazione di smartphone Apple, che dovrebbe presentare uno spessore record di appena 5,5 millimetri. Secondo quanto svelato dal leaker Majin Bu, l’estetica resterà fedele alla filosofia minimalista della casa di Cupertino, ma con una particolarità che potrebbe passare inosservata ai più: la fotocamera frontale sarà collocata sul lato sinistro della Dynamic Island, invece che a destra come da tradizione. Si tratta di un cambiamento apparentemente marginale, ma che sottende una completa riorganizzazione interna dei componenti, probabilmente resa necessaria dalla riduzione dello spazio disponibile. A farne le spese, secondo le ipotesi più accreditate, è stata la struttura del modulo Face ID, che avrebbe richiesto un riposizionamento tecnico per adattarsi al nuovo design ultrasottile.
Le novità non si fermano qui: si parla di una nuova fotocamera anteriore da 24 megapixel, chipset Apple A19 e ben 12 GB di RAM per supportare le funzionalità di intelligenza artificiale, mentre resta da verificare la capacità effettiva della batteria, che continua a rappresentare una possibile criticità. Anche se Apple non ha ancora confermato nulla ufficialmente, le informazioni emerse delineano un dispositivo che punta tutto sull’eleganza, ma che potrebbe riservare sorprese anche dal punto di vista hardware.