Prepararsi alla fine di Windows 10 non è mai stato così semplice

Con l'avvicinarsi della fine del supporto a Windows 10, Microsoft introduce Windows Migration, una funzione integrata in Windows Backup che semplifica il trasferimento di dati e impostazioni verso un nuovo PC con Windows 11.

Prepararsi alla fine di Windows 10 non è mai stato così semplice

Mentre il conto alla rovescia verso la fine del supporto ufficiale a Windows 10 si accorcia – mancano infatti meno di quattro mesi – Microsoft lancia un nuovo strumento pensato per rendere più agevole la transizione al suo sistema operativo più recente. Si chiama Windows Migration ed è già integrato nell’app Windows Backup con la funzione “Trasferisci le informazioni su un nuovo PC”.

Una mossa strategica pensata per accompagnare milioni di utenti nella migrazione a Windows 11, evitando i classici disagi legati al passaggio da una macchina all’altra. Il tool nasce per semplificare uno dei momenti più ostici per chi cambia computer: il trasferimento di file, impostazioni e preferenze personali.

Proprio come avviene con molte app per la copia dei dati tra smartphone, Windows Migration consente di stabilire una connessione sicura tra due dispositivi – purché connessi alla stessa rete locale – per avviare la sincronizzazione e il passaggio dei contenuti. Il tutto è gestito attraverso una procedura guidata e intuitiva, pensata anche per gli utenti meno esperti.

Una volta avviato, il tool genera un codice univoco sul nuovo PC con Windows 11, che andrà inserito nel vecchio sistema con Windows 10. Questo permette la connessione tra i due dispositivi e l’inizio del trasferimento. I dati e le impostazioni personali vengono così migrati, mentre per le applicazioni è prevista una reinstallazione manuale, a meno che non si tratti di software già disponibile nel Microsoft Store. Questa novità arriva in un momento delicato: secondo le ultime statistiche, Windows 10 rappresenta ancora il 53,2% dei sistemi desktop attivi, contro il 43,2% di Windows 11.

È facile quindi intuire quanto sia cruciale per Microsoft accompagnare gli utenti in questo cambiamento, anche perché molti dispositivi attuali non soddisfano i requisiti minimi di Windows 11, in primis il supporto al TPM 2.0, richiesto per motivi di sicurezza. Per chi non potrà aggiornare, le alternative non mancano – da Linux a macOS – ma per chi ha già deciso di restare nell’ecosistema Microsoft, Windows Migration rappresenta un aiuto concreto.

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