Google stringe la presa a giugno 2025: aggiornamenti smart per Pixel, Android Auto più stabile e stretta anti-adblock su YouTube

Nel mese di giugno 2025, Google ottimizza il suo ecosistema digitale con tre interventi mirati: un ricco Feature Drop per i dispositivi Pixel, un aggiornamento silenzioso ma efficace per Android Auto e una decisa offensiva contro gli adblocker su YouTube.

Google stringe la presa a giugno 2025: aggiornamenti smart per Pixel, Android Auto più stabile e stretta anti-adblock su YouTube

Giugno 2025 si apre con una raffica di aggiornamenti e novità nel mondo Google, tra miglioramenti per i dispositivi Pixel, aggiornamenti silenziosi ma strategici per Android Auto e nuove politiche sempre più rigide da parte di YouTube. Tre segnali distinti ma convergenti, che dimostrano la volontà di Mountain View di affinare ogni segmento del proprio ecosistema digitale, ottimizzando funzionalità, compatibilità e sostenibilità economica.

Pixel Feature Drop di giugno 2025: Google alza l’asticella dell’esperienza Android

Google ha ufficialmente rilasciato il Pixel Feature Drop di giugno 2025, un corposo aggiornamento che segna un ulteriore salto di qualità per l’ecosistema Pixel. Al centro del pacchetto spicca l’introduzione della piattaforma Android 16, accompagnata da una raffica di novità che vanno dalla personalizzazione con intelligenza artificiale fino a nuove funzioni per accessibilità e fotocamera. Tra gli highlight spiccano il widget Pixel VIPs per gestire i contatti preferiti, gli adesivi AI creati tramite Gboard e il Battery Health Indicator per monitorare la salute della batteria.

Non mancano innovazioni come Camera Education per imparare a usare al meglio l’app fotocamera, la funzione Live Search per la ricerca visiva in tempo reale e gli Expressive Captions che estendono l’accessibilità a nuovi mercati. La distribuzione è già partita per smartphone, tablet e wearable compatibili, mentre alcune feature arriveranno nei prossimi giorni tramite update separati. Un aggiornamento che conferma la volontà di Google di rendere l’esperienza Pixel sempre più avanzata, intelligente e su misura.

Android Auto si aggiorna silenziosamente: la versione 14.4 espande la compatibilità

Senza clamore ma con costanza, Android Auto 14.4 continua a diffondersi su un numero crescente di dispositivi, seguendo la strategia a rilascio graduale ormai tipica degli aggiornamenti Google. A livello pratico, però, l’utente finale noterà ben poco: le modifiche introdotte sono quasi tutte “dietro le quinte”, come il passaggio di denominazione da “Find My Device” a “Find Hub”, senza impatti reali sull’esperienza d’uso. Questo aggiornamento sembra più che altro concentrato sulla stabilità del sistema, sulla correzione di bug e sull’ottimizzazione della compatibilità con specifici modelli di auto e smartphone.

Tuttavia, i rumor su sviluppi futuri sono tutt’altro che trascurabili: il supporto all’AI Gemini e un’interfaccia chiara potrebbero essere dietro l’angolo, aprendo la strada a un Android Auto più intelligente e personalizzabile. Per ora, però, la versione 14.4 rappresenta un piccolo passo funzionale in attesa di novità più evidenti.

YouTube intensifica la stretta contro gli adblock anche su Firefox: visione bloccata per chi non si adegua

YouTube ha deciso di alzare ulteriormente il tiro nella sua battaglia contro i blocchi pubblicitari, estendendo la sua politica restrittiva anche agli utenti Firefox. Dopo aver iniziato a limitare la visione dei video su Opera e altri browser, ora la piattaforma blocca l’accesso completo al sito per chi utilizza estensioni come uBlock Origin: non solo i video non vengono riprodotti, ma è persino impossibile navigare nella homepage o accedere ai link, a meno di disattivare il blocco o aggiungere il sito alla lista delle eccezioni.

Il messaggio che compare chiarisce che l’uso di adblocker viola i Termini di Servizio e invita a sottoscrivere un abbonamento a YouTube Premium, giustificando la misura con la necessità di supportare la fruizione gratuita del servizio da parte di miliardi di utenti. La restrizione, al momento, è in fase di rilascio graduale ma ha già generato un’ondata di proteste in tutto il mondo, con molti utenti che lamentano l’eccesso di pubblicità e il recente rincaro degli abbonamenti (da 16,90 real brasiliani al mese per il piano Premium Lite).

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