Sony sembra decisa a tornare con forza nel mercato delle console portatili, preparando una risposta concreta al dominio di Nintendo Switch 2, SteamDeck e ai futuri progetti di Microsoft. Secondo indiscrezioni recenti, l’azienda giapponese starebbe lavorando a stretto contatto con AMD e Samsung per sviluppare un nuovo chipset a basso consumo energetico, pensato esclusivamente per una PlayStation portatile di nuova generazione.
Il nome in codice del progetto è “Jupiter“, e a rivelarlo è stato l’insider coreano @Jukanlosreve, che ha condiviso alcuni dettagli tecnici e strategici sullo sviluppo in corso. Il chipset Jupiter dovrebbe rappresentare il cuore della futura console portatile di Sony, sfruttando un’architettura sviluppata da AMD e una produzione basata sul nodo avanzato SF2P di Samsung.
Tuttavia, l’accordo tra le tre aziende non è ancora stato finalizzato, e ciò lascia intuire che il progetto sia ancora in una fase iniziale. In base alle tempistiche attualmente ipotizzate, la produzione di massa non dovrebbe partire prima del 2028. Questo significa che, salvo sorprese, una versione portatile della PlayStation 6 non sarà disponibile al momento del lancio della console fissa, previsto per la fine del 2027.
Finora, le voci trapelate indicavano una console portatile capace di superare la potenza di Xbox Series S, ma inferiore a quella di PlayStation 5. Inoltre, si parlava della possibilità di accedere a una vasta libreria di titoli compatibili, comprendente giochi per PS4, PS5 e versioni adattate per PS6. Tuttavia, le informazioni emerse oggi potrebbero mettere in discussione parte di queste anticipazioni, suggerendo un approccio ancora in fase di definizione.
La scelta di puntare su un chipset dedicato sviluppato congiuntamente da AMD e Samsung mostra chiaramente l’intenzione di Sony di realizzare una piattaforma hardware ottimizzata per il gaming portatile, con prestazioni elevate ma consumi contenuti. In un mercato sempre più competitivo, dominato da console ibride e soluzioni PC-based come SteamDeck, l’efficienza energetica e la capacità di gestire titoli AAA in mobilità diventano fattori decisivi.