Samsung si prepara a dominare il 2025 con una serie di innovazioni che spaziano dalla fascia media al segmento premium, senza dimenticare il futuro della tecnologia visiva. Il Galaxy M36, con il suo imminente lancio supportato da certificazioni e benchmark, promette di rafforzare la presenza del colosso coreano nel mercato mid-range grazie a specifiche come il chipset Exynos 1380, Android 15 e una batteria da 5.000 mAh con possibile ricarica rapida a 45 W. Nel frattempo, il Galaxy S25 FE si delinea come un dispositivo bilanciato per la fascia medio-alta, con un comparto fotografico che vede un upgrade del sensore selfie a 12 megapixel e la conferma dell’Exynos 2400, anche se la scelta conservativa del teleobiettivo da 8 MP potrebbe deludere alcuni fan. Sul fronte dei display, Samsung Display stupisce al SID Display Week 2025 con pannelli QD-EL e micro-OLED rivoluzionari, pronti a ridefinire visori XR e altre applicazioni, con luminosità e densità di pixel da record. Un mix di stabilità e innovazione che conferma la strategia a tutto tondo di Samsung per il futuro.
Samsung Galaxy M36: indizi ufficiali segnalano un lancio ormai imminente
Samsung sembra pronta a rinnovare la fascia media con un nuovo dispositivo atteso da tempo: il Galaxy M36. Dopo una serie di certificazioni internazionali, ora anche la comparsa della pagina di supporto ufficiale in India lascia intendere che il debutto sia davvero vicino. Il dispositivo, identificato con la sigla SM-SM366B/DS, è apparso sul sito Samsung India, confermando in modo ufficioso l’imminenza del suo annuncio. Nel frattempo, i benchmark pubblicati confermano alcune specifiche tecniche chiave. Il Galaxy M36 monterà il chipset Samsung Exynos 1380, affiancato da 6 GB di RAM e dal sistema operativo Android 15 fin dal primo avvio.
Tra le altre caratteristiche anticipate figurano un display AMOLED, una fotocamera principale da 50 megapixel e una batteria da 5.000 mAh. Alcune indiscrezioni, ancora non confermate ufficialmente, parlano anche della possibile introduzione della ricarica rapida a 45 W, che segnerebbe un salto qualitativo rispetto al predecessore.
Galaxy S25 FE: trapelano nuovi dettagli sulla fotocamera del prossimo medio-alto di gamma
Nonostante il suo posizionamento “Fan Edition“, il nuovo Galaxy S25 FE sembra voler mantenere alta l’asticella delle prestazioni fotografiche. Secondo quanto riportato dal portale GalaxyClub, il sensore telefoto resterà invariato rispetto alle precedenti generazioni: si tratterebbe di un modulo da 8 megapixel con zoom ottico 3x. Una scelta conservativa, ma coerente con la filosofia della gamma FE, che punta al miglior compromesso tra performance e prezzo.
La vera novità sembra arrivare dal fronte della fotocamera anteriore, che passerà dai 10 megapixel dei modelli Galaxy S23 FE e S24 FE agli attuali 12 megapixel. Non è chiaro se verrà utilizzato lo stesso sensore degli altri modelli Galaxy S non-FE, ma l’upgrade è comunque benvenuto. Il comparto fotografico sarà completato da un sensore principale da 50 megapixel e uno ultra-grandangolare da 12 megapixel. Il tutto sarà accompagnato da una batteria da 5.000 mAh con ricarica rapida da 45 W e da un display AMOLED 2X da 6,7 pollici con refresh rate a 120 Hz. Non mancherà nemmeno la certificazione IP68 contro acqua e polvere.
Samsung Galaxy S25 FE: benchmark confermano l’uso dell’Exynos 2400
Le indiscrezioni trovano conferma: il Galaxy S25 FE è passato su Geekbench, rivelando la presenza del chipset Exynos 2400. Una scelta che allinea questo nuovo modello a quanto visto sul Galaxy S24 FE, lasciando però un certo amaro in bocca a chi sperava in un passo avanti significativo a livello di performance. Il test ha mostrato un punteggio di 2.064 punti in modalità single-core e 6.899 in multi-core, numeri solidi ma non sorprendenti. Il dispositivo sarà dotato di 8 GB di RAM e Android 15 preinstallato con la One UI 7.0.
Nonostante ci si aspettasse una configurazione da 12 GB per gestire al meglio tutte le funzioni dell’ecosistema Galaxy AI, al momento sembra che Samsung abbia optato per una configurazione più contenuta. Tuttavia, non mancheranno gli aggiornamenti incrementali: nuovo sensore selfie da 12 megapixel, batteria da 5.000 mAh con ricarica a 45 W, display AMOLED 2X da 6,7 pollici a 120 Hz e la già citata certificazione IP68.
Galaxy S25 FE: confermato il sensore teleobiettivo da 8 MP, poche sorprese in arrivo
Le anticipazioni più recenti riguardanti il Samsung Galaxy S25 FE offrono un quadro ormai quasi completo del comparto fotografico del dispositivo, e confermano una linea conservativa da parte dell’azienda coreana. Secondo quanto riportato dal portale GalaxyClub, il nuovo modello “Fan Edition” manterrà il sensore teleobiettivo da 8 megapixel con zoom ottico 3x, già visto nelle generazioni precedenti. Questa scelta, che potrebbe deludere chi sperava in un salto qualitativo importante, si giustifica con il fatto che la differenza in termini di resa visiva tra un’ottica da 8 e una da 10 megapixel è, nella pratica, marginale.
Per il resto, la configurazione fotografica dovrebbe restare invariata: sensore principale da 50 megapixel e ultra-grandangolare da 12 megapixel, affiancati da una fotocamera frontale che, almeno secondo i leak, potrebbe finalmente passare a 12 megapixel, migliorando leggermente rispetto ai 10 megapixel degli attuali S23 FE e S24 FE. Sul piano hardware, il Galaxy S25 FE dovrebbe montare il chipset Exynos 2400e, già visto sul Galaxy S24 FE, accompagnato da una batteria da 5.000 mAh con ricarica rapida a 45 W e da un display AMOLED 2X da 6,7 pollici con refresh rate di 120 Hz. Presente anche la certificazione IP68, che garantisce una buona resistenza ad acqua e polvere. Un pacchetto, quindi, solido e bilanciato, ma che conferma la volontà di Samsung di non rivoluzionare, almeno per ora, la sua fascia medio-alta, mantenendo il focus su stabilità e affidabilità più che sull’innovazione spinta.
Samsung punta su QD-EL e micro-OLED: display rivoluzionari per visori XR e oltre
Durante il SID Display Week 2025 di San Jose, Samsung Display ha presentato una nuova generazione di pannelli che ridefinisce gli standard del settore: tra questi spicca un display QD–EL da 18,2 pollici, ora capace di raggiungere i 400 nit di luminanza (rispetto ai precedenti 250 nit) grazie al miglioramento dell’efficienza degli emettitori blu, accompagnato da un incremento della risoluzione a 264 ppi. Nonostante i progressi, la longevità resta ancora un punto critico, ma le prestazioni cromatiche – superiori al 100% del DCI-P3 e quasi complete per il REC-2020 – giustificano gli investimenti continui nel settore.
Accanto a questo, il colosso coreano ha mostrato un prototipo micro-OLED RGB per visori XR con un’impressionante luminosità di 20.000 nit e una densità di 4200 ppi, ben al di sopra degli standard attuali (come i 5.000 nit e 3400 ppi dell’Apple Vision Pro), mentre è quasi pronto per la produzione un micro-OLED da 1,4 pollici con 15.000 nit, refresh a 120Hz, 5000 ppi e copertura DCI-P3 del 99%, destinato con ogni probabilità al visore XR di Samsung atteso entro fine anno; non sono mancati anche pannelli microLED elastici per automotive e moda, e display OLED con sensori biometrici integrati, pronti a ridefinire l’interazione tra tecnologia e benessere.