Skype, uno dei servizi di comunicazione più iconici degli anni 2000, chiude ufficialmente i battenti lunedì 5 maggio 2025. La decisione, già annunciata da Microsoft lo scorso febbraio, segna la fine di un’era durata quasi vent’anni, in cui l’applicazione ha rivoluzionato la comunicazione VoIP e ha reso possibili chiamate internazionali gratuite o a basso costo grazie all’uso del peer-to-peer e del protocollo internet.
La chiusura arriva in un momento in cui l’ecosistema delle comunicazioni digitali è profondamente cambiato. Skype, che nel 2008 vantava oltre 400 milioni di utenti attivi, ha perso progressivamente appeal e rilevanza con l’arrivo di alternative più moderne, agili e orientate alla collaborazione integrata. L’arrivo di Microsoft Teams nel 2017 ha poi accelerato questa transizione, grazie a un’offerta molto più completa in termini di funzionalità, come l’integrazione con il calendario, la gestione delle community, la condivisione avanzata di file e, soprattutto, l’integrazione profonda con l’ecosistema Microsoft 365.
Jeff Teper, presidente della divisione Collaborative Apps and Platforms di Microsoft, ha sottolineato come Teams offra ormai tutte le funzionalità essenziali che gli utenti apprezzavano in Skype, comprese le chiamate individuali e di gruppo, la messaggistica e la condivisione dei documenti. Ma Teams va oltre: è gratuito, moderno, scalabile e progettato per soddisfare esigenze tanto personali quanto professionali, diventando rapidamente la scelta preferita di centinaia di milioni di utenti nel mondo.
Il tempo di utilizzo complessivo su Teams è quadruplicato negli ultimi due anni, confermando il trend in atto. Nonostante questo, il passaggio a Teams non è stato del tutto indolore.
Alcune funzionalità che distinguevano Skype, come le chiamate tradizionali tramite numero virtuale o l’acquisto di credito per chiamate internazionali, non sono state ereditate da Teams Free. Inoltre, la migrazione automatica di contatti e chat, seppur utile, non ha sempre garantito un’esperienza fluida, soprattutto per gli utenti meno tecnici o affezionati alla semplicità d’uso di Skype. Microsoft ha comunque previsto un periodo di transizione, durante il quale gli utenti potevano ancora recuperare chat, cronologia e contatti. Tuttavia, con la disattivazione ufficiale del servizio, anche questa possibilità viene meno: chi non ha già effettuato il backup dei propri dati, da oggi non potrà più accedere alla piattaforma.