Google torna protagonista con una serie di novità che spaziano dall’universo Android fino al mondo, ancora in divenire, degli occhiali intelligenti. Tre sviluppi distinti ma accomunati da una visione chiara: trasformare l’esperienza digitale in qualcosa di sempre più personalizzato, intelligente e integrato. Dalle correzioni in extremis di Android 16 Beta 4, al restyling delle notifiche meteo sui Pixel, fino alla dimostrazione concreta di Android XR, il colosso di Mountain View mostra quanto l’innovazione sia nel suo DNA.
Partiamo dal cuore dell’ecosistema mobile. La Developer Preview 4 di Android 16 ha introdotto una funzione attesissima, ovvero la possibilità di monitorare la “salute della batteria” del proprio dispositivo. Tuttavia, un bug ha momentaneamente rimosso questa sezione, generando dubbi e proteste. Fortunatamente non si è trattato di una cancellazione definitiva, bensì di un malfunzionamento corretto con un aggiornamento mirato di Google Play Services (v25.14.62). Alcuni utenti, però, segnalano ancora dati incoerenti dopo il fix, alimentando un certo scetticismo sull’affidabilità del monitoraggio. Nonostante ciò, Google rassicura che si tratta di versioni sperimentali e che il tutto verrà rifinito prima del lancio ufficiale. Resta il fatto che il controllo dello stato della batteria è ormai considerato essenziale in un’epoca in cui la longevità degli smartphone passa anche dalla gestione intelligente dell’hardware.
Nel frattempo, i possessori di dispositivi Pixel hanno iniziato a ricevere notifiche meteo “contestualizzate“, frutto di un aggiornamento lato server dell’app Google. A differenza dei classici messaggi sintetici, le nuove notifiche offrono informazioni più pertinenti e naturali, come “temperature in diminuzione” oppure “attesi picchi nei prossimi giorni”. Questi avvisi si accompagnano a icone rivisitate, con termometri stilizzati al posto delle vecchie nuvolette.
L’intento è quello di offrire previsioni più comprensibili e utili nel quotidiano, in un periodo in cui i cambiamenti climatici rendono il meteo sempre meno prevedibile. Ancora non è chiaro quando lo stesso aggiornamento verrà esteso ad altri smartphone Android, ma la direzione intrapresa è chiara: rendere le informazioni ambientali sempre più vicine alle esigenze reali degli utenti.
Infine, Google ha stupito il pubblico del TED2025 con una dimostrazione concreta del suo progetto Android XR. Durante l’evento, Shahram Izadi ha mostrato per la prima volta un prototipo di occhiali smart che, oltre a integrare Gemini (l’AI di Google), sono in grado di supportare lenti graduate, collegarsi allo smartphone e offrire una UI proiettata direttamente davanti agli occhi. L’AI può rispondere a domande sull’ambiente circostante utilizzando la fotocamera degli occhiali, creare contenuti su richiesta e persino tradurre conversazioni in tempo reale. Tutto ciò suggerisce che il futuro degli occhiali smart sarà molto più interattivo e meno “accessorio” di quanto si potesse immaginare. La partnership con Samsung potrebbe portare questo progetto alla realtà già nel 2026.