Serena Williams infiamma il tennis: “Amo Sinner, ma per me sarebbe finita!”

Serena Williams elogia Jannik Sinner ma lancia una frecciata sul caso Clostebol: “Se fossi stata io, mi avrebbero distrutta”, rievocando il caso Sharapova e i doppi standard del tennis.

Serena Williams infiamma il tennis: “Amo Sinner, ma per me sarebbe finita!”

Serena Williams, 43 anni e un’aura da diva che non sbiadisce, si gode Novak Djokovic che sbriciola Musetti al Miami Open, ma il suo cuore batte per un altro: Jannik Sinner, il rosso altoatesino che ha conquistato il mondo (e il suo cuore tennistico). Ma attenzione, perché la regina del tennis, in un’intervista al Time che l’ha incoronata tra le 100 persone più influenti del 2025, non le manda a dire.

E il caso Clostebol di Sinner? “Se l’avessi fatto io, mi avrebbero crocifissa! Altro che tre mesi, mi toglievano il Grande Slam!” Serena, con quel mix di classe e sfrontatezza che la rende una leggenda, non nasconde la sua passione per il numero 1 ATP: “Adoro questo ragazzo, è fantastico. Il tennis maschile ha bisogno di lui, amo come gioca!”. Parole al miele che fanno sciogliere i fan, ma poi arriva la stoccata.

Parlando del caso doping che ha inchiodato Sinner a uno stop di tre mesi (fino al 4 maggio, quando tornerà agli Internazionali d’Italia), Serena alza il sopracciglio: “Siamo onesti, se fossi stata io? Mi avrebbero dato 20 anni. Altro che accordo con la WADA!”. E il paragone che tira in ballo è al vetriolo: Maria Sharapova, fermata nel 2016 per meldonium con una squalifica iniziale di due anni, poi ridotta a 15 mesi. “Non posso fare a meno di pensare a Maria. Provo compassione per lei”, sospira Serena, con un tono che sa di solidarietà ma anche di “io l’avevo detto”.

La Williams, che di battaglie contro pregiudizi e critiche ne ha combattute a bizzeffe, non ci gira intorno: “Non voglio abbattere nessuno, sono stata messa in cattiva luce troppe volte”, ma il messaggio è chiaro. Secondo lei, il sistema ha chiuso un occhio sul caso Sinner, mentre per altre (lei inclusa, o la povera Maria) la gogna sarebbe stata inevitabile. “Se l’avessi fatto io, addio Slam, addio carriera”, insiste, lasciando intendere che il tennis, forse, ha i suoi “favoriti”.

E il pubblico? Già si divide: c’è chi grida al complotto contro Serena, chi difende Jannik e chi, semplicemente, si gode il tè bollente che questa intervista ha versato. Intanto, Sinner si prepara al grande ritorno a Roma, e Serena è già in prima fila (metaforicamente, per ora) a fare il tifo: “Non vedo l’ora di rivederlo in campo, il tennis ha bisogno di lui. Ma sotto sotto, quella frase – “se l’avessi fatto io…” – riecheggia come un monito.

È la voce di chi sa che il mondo del tennis, tra glamour e scandali, non perdona facilmente. E se Serena ha deciso di parlare, state certi che questo pettegolezzo farà il giro del mondo più veloce di una sua prima di servizio. Tra i commenti sui social, c’è chi già sogna un confronto diretto tra Serena e Jannik (magari un’esibizione, perché no?) e chi scommette che Sharapova, da qualche parte, starà leggendo l’intervista con un sorrisetto amaro. Una cosa è certa: quando Serena apre bocca, il tennis trema. E noi, con un cocktail in mano, stiamo già aspettando il prossimo capitolo di questo succoso drama sportivo. Game, set, gossip! 

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