Colesterolo quasi azzerato con una sola iniezione: la svolta del farmaco Lepodisiran

Una singola iniezione del farmaco sperimentale Lepodisiran ha ridotto fino al 94 % la Lipoproteina(a), una pericolosa forma di colesterolo finora incurabile, mantenendo l'effetto per oltre un anno.

Colesterolo quasi azzerato con una sola iniezione: la svolta del farmaco Lepodisiran

Una sola iniezione per abbattere quasi completamente una delle forme più insidiose di colesterolo: è questa la promessa rivoluzionaria del farmaco sperimentale Lepodisiran, che in uno studio clinico ha dimostrato di ridurre i livelli della pericolosa Lipoproteina(a) fino al 94 %, mantenendo gli effetti per oltre un anno. Un risultato mai visto prima, soprattutto considerando che questa specifica forma di colesterolo era, fino a oggi, considerata incurabile.

La Lipoproteina(a), nota anche come Lp(a), è una variante genetica del colesterolo che si comporta come un “nemico silenzioso”: non viene rilevata dai comuni test di colesterolo e non risponde a dieta, esercizio fisico né ai farmaci tradizionali. Circa 64 milioni di adulti negli Stati Uniti ne presentano livelli elevati, aumentando in modo considerevole il rischio di infarti, ictus e gravi patologie cardiovascolari.

Il Lepodisiran, sviluppato dalla casa farmaceutica Eli Lilly, agisce a livello genetico, disattivando il messaggero RNA responsabile della produzione della Lp(a). È come se il farmaco “zittisse” l’ordine di produzione della sostanza pericolosa, impedendo che venga sintetizzata dall’organismo.

I risultati parlano da soli: dopo una sola somministrazione, i livelli di Lp(a) sono scesi del 93,9 % a sei mesi, restando comunque all’88,5 % sotto la soglia iniziale dopo dodici mesi. In chi ha ricevuto una seconda dose dopo sei mesi, la riduzione ha toccato il 94,8 % a un anno. L’efficacia del Lepodisiran è stata presentata ufficialmente all’ultimo congresso dell’American College of Cardiology a Chicago e pubblicata sul prestigioso New England Journal of Medicine, suscitando entusiasmo tra i cardiologi.

Secondo il dottor Steven Nissen, responsabile dello studio e direttore accademico della Cleveland Clinic, si tratta della “prima vera arma” contro un problema che da decenni rappresenta una delle principali cause di mortalità cardiovascolare. La pericolosità della Lp(a) risiede nella sua capacità di aderire al colesterolo LDL, provocare infiammazioni e facilitare la formazione di coaguli sanguigni. È proprio questa “tripla minaccia” che la rende così temibile.

Eppure, fino a oggi, non esistevano trattamenti efficaci. Tra le storie simbolo c’è quella di Donald Kosec, 61 anni, di Stow (Ohio), che nonostante uno stile di vita sano, ha scoperto all’improvviso di avere tutte le principali arterie coronariche bloccate, proprio a causa della Lp(a). Operato d’urgenza per un bypass multiplo, oggi attende che farmaci come il Lepodisiran siano disponibili al pubblico. “Faccio tutto il possibile per stare in salute, ma mi sentirò davvero tranquillo solo quando potrò accedere a un trattamento efficace”, ha dichiarato. 

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