Il panorama tecnologico sta cambiando rapidamente, e Microsoft si prepara a ridisegnare alcune delle sue soluzioni più tradizionali. Tra le novità più rilevanti, si segnala il pensionamento di Windows Server Update Services (WSUS), un cambiamento che avrà un impatto significativo sulle aziende che si affidano a questa piattaforma per la gestione degli aggiornamenti di sistema e dei driver. A partire dal 18 aprile 2025, WSUS non supporterà più la sincronizzazione automatica dei driver. Questa evoluzione segna un passo importante verso l’adozione di soluzioni cloud come Microsoft Intune, in linea con l’incremento delle piattaforme digitali più moderne e centralizzate.
Il futuro di WSUS e la transizione al cloud
Lanciato nel 2005, WSUS è stato un pilastro per molte aziende nel garantire la sicurezza e l’aggiornamento dei loro sistemi Windows. Tuttavia, con il progresso delle tecnologie cloud, Microsoft ha deciso di eliminare gradualmente il supporto per il sistema on-premises, incoraggiando le organizzazioni a migrare verso soluzioni più moderne e flessibili. A partire dalla data di disattivazione del 18 aprile 2025, tutte le aziende dovranno fare affidamento su alternative come il Microsoft Update Catalog per i driver, ma non potranno più importarli automaticamente in WSUS.
La proposta di Microsoft è quella di spostarsi verso Microsoft Intune e Windows Autopatch, che forniscono soluzioni centralizzate, automatiche e più efficienti per la gestione degli aggiornamenti. Microsoft consiglia anche di integrare manualmente i driver nelle immagini di Windows se si desidera continuare a gestire l’ambiente on-premises, ma questa soluzione appare poco pratica rispetto alle alternative moderne. Sebbene il 34% degli utenti WSUS ancora utilizzi la sincronizzazione dei driver, molte aziende si sono già adattate all’uso di metodi più avanzati, il che evidenzia il progressivo allontanamento da WSUS.
Novità su Windows 10 e 11: rimozione dei temi e nuove tendenze
Anche in ambito software, Microsoft sta rinnovando alcune delle sue politiche di supporto per Windows 10 e 11. La più recente novità riguarda la rimozione della pagina dedicata al download dei temi personalizzati per i sistemi operativi. L’azienda ha annunciato che questa sezione, che era diventata obsoleta, verrà eliminata, spingendo gli utenti a scaricare i temi direttamente dalla Microsoft Store. Questa mossa, sebbene poco impattante per la maggior parte degli utenti, rappresenta un ulteriore passo verso una gestione centralizzata e semplificata delle risorse software, favorendo l’integrazione con le soluzioni di Microsoft Store per un’esperienza utente più fluida e moderna.
TikTok e la potenziale acquisizione da parte di Microsoft
In parallelo, Microsoft sta intensificando la sua attenzione sul fronte delle acquisizioni e delle partnership strategiche. Recentemente, l’ex presidente Donald Trump ha confermato l’interesse di Microsoft nell’acquisire TikTok, mettendo in luce le negoziazioni in corso. Nonostante le difficoltà politiche e le normative statunitensi, Microsoft è tra le principali aziende coinvolte nel tentativo di salvare la versione americana di TikTok dalla minaccia di un ban.
L’operazione è ancora in fase di discussione, ma Microsoft si sta preparando per una “gara di offerte“, con altre aziende come Oracle e startup emergenti come Perplexity AI pronte a fare la loro proposta. In gioco c’è molto più che un’acquisizione: si parla di una fusione che potrebbe ridisegnare il panorama delle tecnologie social e dell’intelligenza artificiale.