Meta mantiene i fact-checker fuori dagli USA per ora, ma valuta il futuro del programma

Meta cambia approccio ai contenuti verificati: gli avvisi diventano meno visibili, permettendo agli utenti di ignorarli più facilmente. Meta cam iventano meno visibili, permettendo agli utenti di ignorarli più facilmente.

Meta mantiene i fact-checker fuori dagli USA per ora, ma valuta il futuro del programma

Meta ha confermato che manterrà il suo attuale programma di fact-checking al di fuori degli Stati Uniti, almeno per il momento. L’azienda di Menlo Park, che gestisce piattaforme come Facebook e Instagram, ha recentemente avviato negli USA la transizione dai fact-checker tradizionali al nuovo sistema di Community Notes. Questo approccio, simile a quello adottato da X (ex Twitter) di Elon Musk, si basa sulla partecipazione della comunità degli utenti stessi per correggere le informazioni errate.

Le Community Notes puntano a democratizzare il controllo delle informazioni, consentendo agli utenti di aggiungere contesti e chiarimenti direttamente ai post. Tuttavia, questo metodo solleva interrogativi sulla sua capacità di mantenere standard elevati nella verifica dei contenuti. Nicola Mendelsohn, responsabile globale di Meta per il business, ha dichiarato durante il Forum Economico Mondiale di Davos che la sperimentazione del nuovo sistema negli USA proseguirà gradualmente, lasciando invariata, per ora, la collaborazione con i fact-checker nel resto del mondo.

L’espansione del programma al di fuori degli Stati Uniti potrebbe incontrare difficoltà, soprattutto in Europa, dove normative come il Digital Services Act (DSA) impongono requisiti stringenti per arginare la disinformazione online.

Secondo Mendelsohn, eventuali modifiche verranno valutate con cautela, poiché Meta intende assicurare che ogni nuova implementazione sia in linea con le normative locali. A titolo informativo, va precisato anche, secondo il famoso debunker Paolo Attivissimo, che Meta non si è fermata qui ma ha anche deciso di cambiare radicalmente il modo in cui gestisce i contenuti sottoposti a verifica. Invece di oscurare i post sospetti con avvisi invasivi a tutto schermo, gli utenti vedranno ora solo una piccola etichetta che segnala la presenza di ulteriori informazioni disponibili per chi vuole approfondire.

Questo cambiamento rende l’avviso meno visibile e permette agli utenti di ignorarlo più facilmente, riducendo così l’impatto delle correzioni sulla fruizione dei contenuti, anche quando questi potrebbero contenere informazioni errate.

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