Il visionario regista statunitense David Lynch ha perso la vita. L’annuncio, che arriva a pochi giorni dal suo 79esimo, è stato dato giovedì dalla famiglia dell’artista, noto soprattutto per i suoi film “Velluto Blu”, “Mulholland Drive” e “The Elephant Man”, nonché per la serie televisiva pionieristica “I segreti di Twin Peaks“.
La sua famiglia ha dato la notizia tramite un post su Facebook, nel quale hanno scritto: “C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il buco’“. L’attore, la cui separazione dall’attrice Emily Stofle era quasi al termine, con un accordo di divorzio che era stato fatto il 20 dicembre, lascia 4 figli.
Il decesso dell’artista arriva dopo che Lynch aveva rivelato nell’agosto del 2024 di aver ricevuto una diagnosi di enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere. A novembre aveva spiegato le sue difficoltà respiratorie, dicendo: “Riesco a malapena a camminare attraverso una stanza. È come se camminassi con un sacchetto di plastica intorno alla testa“.
I lavori del regista vedevano la fusione di elementi dell‘horror, del film noir e del surrealismo, con una logica spesso impenetrabile. Nella sua carriera, ha ricevuto tre nomination all’Oscar come miglior regista, la prima per “The Elephant Man” del 1981, poi “Velluto Blu” del1987 e l’ultima per “Mulholland Drive” nel 2002. Nel 2019 gli è stato conferito l’Oscar onorario alla carriera, ed ha vinto la Palma d’Oro al festival di Cannes per “Cuore selvaggio” nel 1990.
Non solo la regia nella sua variegata carriera: Lynch ha prodotto dipinti, pubblicato album, creato un bollettino meteorologico di lunga durata su YouTube e aperto una discoteca a Parigi nel 2011. Inoltre ha praticato con passione la meditazione trascendentale, e fondato nel 2005 la Fondazione David Lynch per l’Educazione basata sulla coscienza e la pace nel mondo.