Dopo un’assenza di cinque anni, HighScreen, noto marchio di smartphone attivo dal 2009 al 2019, torna sul mercato con un nome leggermente aggiornato e tre nuovi dispositivi: AQphone M11, 13M e 13 Light. La rinascita del brand segna un interessante tentativo di riaffermarsi, offrendo soluzioni diverse sia in termini di design che di funzionalità.
HighScreen AQphone M11: innovativo ma controverso
L’AQphone M11 si distingue per alcune scelte particolari. Alimentato dal chipset MediaTek Helio P35 del 2018, offre 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna espandibile, non esattamente un punto di forza nel 2024. Il dispositivo gira su Android 11 AOSP, un sistema operativo senza servizi Google, per una maggiore sicurezza e autonomia software. Questo approccio include notifiche indipendenti e app proprietarie, ma potrebbe limitare l’esperienza utente per chi è abituato all’ecosistema Android completo.
Il display S-IPS da 6,67 pollici, con risoluzione Full HD+, garantisce una buona qualità visiva, ma manca il supporto a refresh rate elevati. L’autonomia è assicurata da una batteria da 5.000 mAh, mentre le fotocamere, una principale da 16 MP e una selfie da 8 MP, sono piuttosto basilari per la fascia di prezzo di circa 302 dollari. La presenza di NFC e ricarica wireless sono elementi positivi, ma l’elevato costo potrebbe scoraggiare i potenziali acquirenti.
HighScreen 13M: una scelta equilibrata
Il modello 13M rappresenta un’opzione più moderna e bilanciata. Equipaggiato con il chipset Unisoc T616 e lo stesso quantitativo di memoria dell’AQphone M11, offre prestazioni migliori grazie all’utilizzo di Android 13 AOSP. La scelta di uno schermo da 6,58 pollici con risoluzione Full HD+ garantisce una qualità visiva comparabile, mentre la batteria da 5.000 mAh e le fotocamere (16+2 MP posteriori, 8 MP frontale) si mantengono su livelli accettabili per il prezzo di 201 dollari.
L’assenza di funzionalità come un refresh rate elevato è comprensibile, considerando la fascia economica a cui appartiene. NFC e uno scanner di impronte laterale completano il quadro di un dispositivo che punta su affidabilità e semplicità.
HighScreen 13 Light: l’opzione entry-level
Il 13 Light è il più economico e basilare dei tre, con un prezzo di circa 151 dollari. Alimentato dal chipset Unisoc T606, con lo stesso quantitativo di memoria e batteria, si distingue per uno schermo da 6,56 pollici con risoluzione inferiore (720p) e un comparto fotografico ridotto (13+0,3 MP posteriori, 5 MP frontale). La scelta di Android 13 AOSP rimane, ma la mancanza di NFC e una dotazione hardware più limitata lo posizionano chiaramente come una proposta per chi cerca uno smartphone funzionale a basso costo, senza troppe pretese.