Google continua a rivoluzionare il modo in cui lavoriamo con i documenti grazie alle sue tecnologie di intelligenza artificiale. L’ultima innovazione, chiamata “Help me create“, utilizza il modello avanzato Gemini per generare completamente da zero documenti di testo personalizzati, ampliando significativamente le possibilità offerte dall’attuale funzione “Help me write”.
Con “Help me create”, gli utenti potranno richiamare l’intelligenza artificiale direttamente in un documento vuoto. Un apposito pulsante, posizionato nella parte superiore dell’interfaccia, o il percorso dal menu File > Nuovo, consentiranno di avviare la creazione. L’AI avrà la capacità di accedere ai documenti già esistenti nell’account Google Workspace dell’utente per trarre ispirazione o utilizzare specifici dati. Tuttavia, Google ha chiarito che il documento generato non replicherà né la struttura né lo stile del materiale originale.
Un dettaglio importante è che la funzione non include la generazione di immagini, né per le copertine né per i contenuti interni. Questo pone un limite alle applicazioni visive dello strumento, concentrandosi esclusivamente sulla creazione di contenuti testuali.
Google ha delineato numerosi scenari in cui “Help me create” potrebbe essere utile. Tra questi rientrano: Proposte e report di progetto, Documenti di brainstorming e piani strategici, Comunicati stampa e post per blog, Menù, newsletter e itinerari di viaggio. La versatilità dello strumento permette di adattarsi sia a esigenze professionali sia personali, rendendolo utile per aziende, freelance e famiglie. Google consiglia l’uso di prompt chiari e colloquiali per ottenere i migliori risultati, e offre esempi pratici per facilitare gli utenti nell’utilizzo della funzione.
Attualmente, “Help me create” è in fase di distribuzione limitata a utenti selezionati che partecipano ai programmi Gemini for Google Workspace Alpha e Workspace Labs. Questa disponibilità preliminare è riservata alla versione desktop del sito Web e, probabilmente, solo agli account in lingua inglese statunitense. Google ha confermato che la distribuzione avverrà in modo graduale per garantire stabilità e raccogliere feedback utili a migliorare il servizio. Sebbene non ci siano date precise per una release globale, è evidente che l’azienda punta a rendere l’AI uno strumento essenziale nella produttività digitale.