Kristi Noem, che sparò al suo cane, sarà Segretario alla sicurezza interna

Secondo le ultime indiscrezioni, la scelta di Donald Trump per la figura di Segretario alla sicurezza interna della sua amministrazione, ricadrebbe su Kristi Noem, già nota per aver liquidato il suo cane perché indisciplinato.

Kristi Noem, che sparò al suo cane, sarà Segretario alla sicurezza interna

Secondo la Cnn, informata da fonti che si dichiarerebbero certe, la politica Kristi Noem, sarebbe la scelta del neo presidente eletto Donald Trump per la carica di Segretario alla sicurezza interna per la sua amministrazione. Con lei, l’imprenditore, si garantirebbe la fedeltà alla guida dell’agenzia che si occupa di diversi affari: l’US Customs and Border Protection, l’Immmigration and Customs Enforcement, gli US Secret Service e la Federal Emergency Management Agency.

La donna, nota non solo per le sue posizioni politiche, si ricorda anche perché si sarebbe vantata di aver giustiziato il suo cane Cricket, un cucciolo di 14 mesi con la colpa di essere troppo indisciplinato; si sarebbe proposta, inoltre, di dedicare lo stesso intervento al pastore tedesco dell’ex presidente Joe Biden, Commander. Queste rivelazioni, le costarono il posto nella rosa dei candidati di Donald Trump, per l’impiego di vicepresidente.

Nel suo libro, Kristi Noem, avrebbe descritto i dettagli del fine vita di Cricket, il giovane cane definito non addestrabile da lei stessa: “odiavo quel cane. Non era addestrabile ed era pericoloso per chiunque vi entrava in contatto, valeva meno di niente come cane da caccia“, dopo quelle rivelazioni, avrebbe aggiunto di essere arrivata all’unica conclusione possibile: “In quel momento ho realizzato che avrei dovuto sopprimerlo“.

Noem avrebbe anche raccontato un episodio in cui portò il cucciolo ad una battuta di caccia, con la speranza che gli altri cani adulti presenti potessero avere un buon affluente su di lui. Cricket invece pare che si divertì ad inseguire i fagiani e, successivamente, a mettere in fuga alcuni polli di una famiglia residente nelle vicinanze, dimostrando poco talento per quella pratica.

Nonostante l’indignazione suscitata a seguito delle sue dichiarazioni, la governatrice Noem avrebbe preso in considerazione anche Commander, il cane dell’ormai ex Presidente Joe Biden: “Cosa farei se fossi presidente nel mio primo giorno in carica, nel 2025? Ho una lista, ma la prima cosa che farei è assicurarmi che il cane di Biden non ci sia“. Tale accusa avrebbe origine, sempre stando a quanto dichiarato dalla politica, da un comportamento aggressivo del pastore tedesco verso 24 agenti dei Servizi Segreti. Avrebbe concluso il suo discorso rivolgendosi proprio a quel cane: “Commander, saluta Cricket da parte mia“.

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