Google ha recentemente intensificato i suoi sforzi per rendere il nuovo selettore di foto di sistema su Android uno standard diffuso. La funzione, introdotta con Android 13, mira a migliorare la privacy degli utenti permettendo alle app di accedere solo alle foto e ai video selezionati, piuttosto che a tutta la libreria multimediale. Tuttavia, nonostante i benefici in termini di privacy, l’adozione della funzionalità è rimasta limitata. Ora, Google ha deciso di intervenire per far sì che sempre più app si adeguino.
Il nuovo selettore di foto di Android rappresenta una soluzione significativa per la gestione della privacy. Prima di questa funzione, le app che richiedevano l’accesso ai file multimediali di un dispositivo spesso ottenevano l’accesso completo alla libreria di foto e video dell’utente. Questo comportava evidenti rischi per la privacy, in quanto gli utenti non avevano controllo su quali file fossero accessibili e visualizzabili dalle app. Con Android 13, Google ha introdotto una funzionalità che permette agli utenti di selezionare specifiche immagini e video da condividere con un’app, mantenendo gli altri file privati.
Il selettore di foto è progettato per funzionare come un’interfaccia di sistema, rendendo disponibile all’app solo ciò che l’utente decide di condividere, senza fornire un accesso totale alla memoria multimediale del dispositivo. Nonostante la potenzialità del selettore di foto, molte app non hanno implementato questa funzionalità e continuano a richiedere autorizzazioni generiche come READ_MEDIA_IMAGES e READ_MEDIA_VIDEO, consentendo loro l’accesso all’intera libreria di foto e video degli utenti. Questo approccio non è conforme alla nuova visione di Google, che punta a garantire una maggiore protezione della privacy sui dispositivi Android.
Come riportato da Android Authority, Google ha annunciato all’evento I/O 2024 che avrebbe iniziato a limitare l’uso di tali permessi “inutili“, spingendo gli sviluppatori a implementare il selettore di foto. La politica è entrata in vigore il mese scorso e Google ha chiarito che gli sviluppatori devono dimostrare esigenze specifiche per continuare a richiedere accessi più ampi ai media dell’utente, compilando moduli di dichiarazione in casi d’uso approvati.
La piena attuazione di questa norma arriverà a gennaio 2025. Google sta spingendo affinché le app che hanno accesso solo occasionale o limitato a file multimediali, come quelle utilizzate per caricare immagini del profilo, utilizzino il selettore di foto. Tuttavia, ci sono categorie di app che potranno mantenere un accesso più ampio, come quelle per la comunicazione, i social media, l’editing di foto e video o piattaforme di contenuti generati dagli utenti. Queste app, che necessitano di un accesso frequente o esteso alle foto e ai video, dovranno comunque dimostrare la necessità di tali autorizzazioni, conformandosi alla nuova politica. Google ha pubblicato una cronologia dettagliata e delle linee guida in una pagina di supporto per aiutare gli sviluppatori a comprendere quali tipi di app possono continuare a richiedere ampi accessi ai media degli utenti.
Il selettore di foto rappresenta un grande passo avanti nella protezione della privacy degli utenti Android. Grazie a questa funzione, gli utenti possono controllare in modo preciso quali foto e video condividere con le app, riducendo il rischio di condivisioni involontarie o accessi indesiderati ai loro dati multimediali.
Man mano che la politica di Google diventerà più rigida, ci si aspetta che un numero crescente di app adotti il nuovo selettore di foto, rendendo l’esperienza utente più sicura e conforme agli standard di privacy moderni. Le app che non rispetteranno queste nuove linee guida non potranno pubblicare aggiornamenti su Google Play, il che potrebbe incentivare rapidamente l’adozione di questo sistema più sicuro entro i primi mesi del 2025.