Meta svela l’uso dei dati degli occhiali smart Ray-Ban per addestrare l’intelligenza artificiale

Meta conferma che le immagini e i video catturati dagli occhiali smart Ray-Ban possono essere utilizzati per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale, sollevando preoccupazioni significative sulla privacy degli utenti.

Meta svela l’uso dei dati degli occhiali smart Ray-Ban per addestrare l’intelligenza artificiale

Meta, la casa madre di Facebook, si trova nuovamente al centro di una controversia riguardante la privacy degli utenti. Recentemente, è emerso che le immagini e i video catturati dagli occhiali smart Ray-Ban Meta possono essere utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale dell’azienda. Questo sviluppo ha sollevato serie preoccupazioni in merito alla protezione dei dati personali, specialmente in paesi come Italia e UE, dove tali pratiche sono vietate. Emil Vazquez, responsabile delle comunicazioni per le politiche di Meta, ha confermato che, nelle località dove è disponibile l’AI multimodale (attualmente Stati Uniti e Canada), le immagini e i video condivisi con Meta AI possono essere utilizzati per migliorare il sistema, come indicato nella Politica sulla Privacy dell’azienda.

In altre parole, ogni volta che un utente richiede a Meta AI di analizzare un’immagine o un video catturato con gli occhiali Ray-Ban, quel contenuto può potenzialmente alimentare l’addestramento di futuri modelli di intelligenza artificiale. Questo meccanismo crea una situazione in cui l’unico modo per “rinunciare” a questa raccolta dati è non utilizzare le funzionalità AI multimodali di Meta. Tuttavia, non è chiaro quanto siano consapevoli gli utenti di ciò che sta accadendo con le loro informazioni personali.

Molti potrebbero trovarsi a condividere immagini sensibili della propria vita quotidiana, come quelle della propria casa o dei propri cari, senza una piena comprensione delle implicazioni. La situazione è particolarmente delicata considerando che Meta ha già affrontato gravi accuse legate alla privacy in passato. Recentemente, ha pagato 1,4 miliardi di dollari allo stato del Texas per risolvere una causa legale relativa all’uso del riconoscimento facciale, un sistema che era già stato oggetto di critiche.

La nuova funzionalità di analisi video in diretta degli occhiali Ray-Ban Meta potrebbe rappresentare un altro passo verso una maggiore intrusione nella vita privata degli utenti. In un contesto in cui la tecnologia sta rapidamente evolvendo, è essenziale che gli utenti siano informati e consapevoli delle modalità con cui le loro informazioni vengono utilizzate. Meta ha affermato che le interazioni con le funzionalità di intelligenza artificiale potrebbero essere utilizzate per addestrare modelli, ma la chiarezza e la trasparenza in queste comunicazioni rimangono questionabili.

Anche se l’azienda sostiene che queste informazioni sono chiaramente indicate nell’interfaccia utente degli occhiali, molti utenti potrebbero non prestare attenzione ai dettagli delle politiche sulla privacy. Le recenti dichiarazioni di Meta in merito all’uso dei dati hanno sollevato ulteriori interrogativi. Inizialmente, l’azienda sembrava evasiva riguardo a quali dati venissero effettivamente utilizzati per l’addestramento dell’AI. Tuttavia, è emerso che ogni immagine condivisa con Meta AI può essere utilizzata per migliorare i suoi sistemi. Ciò implica che, una volta inviate, le immagini cadono sotto una serie di regole completamente diverse rispetto a quelle iniziali. 

Meta ha anche rivelato che memorizza tutte le trascrizioni delle conversazioni vocali con Ray-Ban Meta per addestrare futuri modelli di intelligenza artificiale. Sebbene gli utenti possano disattivare la registrazione vocale, non tutti potrebbero essere a conoscenza di questa opzione, e molti potrebbero non comprendere le implicazioni delle loro scelte.

Continua a leggere su Fidelity News