Pavel Durov difende Telegram: il social network contro illegalità

In un recente post, Pavel Durov chiarisce che Telegram è sempre stato impegnato nella lotta contro la illegalità, condividendo dati con le autorità e adottando nuove politiche di privacy per garantire un uso legittimo della piattaforma.

Pavel Durov difende Telegram: il social network contro illegalità

In un recente post sul suo canale Telegram, Pavel Durov, CEO della popolare piattaforma di messaggistica, ha voluto fare chiarezza su alcuni aspetti riguardanti la sicurezza e le politiche di utilizzo del servizio. Attualmente in libertà vigilata in Francia, Durov ha risposto a critiche e preoccupazioni emerse in seguito a recenti eventi che hanno sollevato interrogativi sulla posizione di Telegram nei confronti della criminalità e dell’illegalità. Durov ha esordito affermando che, nonostante le speculazioni, “poco è cambiato” in merito alla filosofia e alle pratiche di Telegram.

Sin dalla sua nascita, l’applicazione ha sempre avuto come obiettivo principale la protezione degli utenti e la lotta contro attività illecite. In particolare, ha sottolineato come Telegram fosse in grado di condividere informazioni sensibili, come indirizzi IP e numeri di telefono, con le autorità competenti già dal 2018. Questo avviene in conformità con le politiche sulla privacy adottate in diversi paesi.

Un punto cruciale che Durov ha evidenziato è che Telegram fornisce i dati degli utenti solo a seguito di “una richiesta legale correttamente formulata tramite linee di comunicazione pertinenti“. Ciò implica che la piattaforma collabora attivamente con le autorità, ma sempre nel rispetto delle normative vigenti. Durov ha specificato che Telegram ha già ricevuto e soddisfatto numerose richieste legali nel corso del 2024: 75 in Brasile e 2.461 in India nel primo trimestre, a dimostrazione della disponibilità dell’azienda a cooperare quando richiesto dalla legge. Inoltre, Durov ha osservato un aumento delle richieste legali in Europa, in quanto “più autorità dell’UE hanno iniziato a utilizzare la linea di comunicazione corretta per le loro richieste“. Questo cambiamento è significativo poiché indica una maggiore trasparenza e una migliore collaborazione tra Telegram e le autorità europee.

Un altro aspetto che Durov ha chiarito riguarda la semplificazione e l’unificazione delle politiche sulla privacy in diversi paesi. Questo processo è stato intrapreso per garantire che gli utenti di Telegram possano contare su una protezione coerente e robusta, indipendentemente dalla loro posizione geografica. L’obiettivo, ha affermato Durov, è quello di assicurare che le politiche sulla privacy siano chiare e comprensibili, evitando malintesi e confusione tra gli utenti.

Infine, Durov ha concluso il suo messaggio affermando che Telegram è stato creato per “proteggere gli attivisti e la gente comune da governi e aziende corrotte“. Ha ribadito con fermezza che la piattaforma non intende permettere ai criminali di abusare dei suoi servizi o di eludere la giustizia. Questo messaggio è un chiaro tentativo di posizionare Telegram come un alleato della legalità e della sicurezza, in contrapposizione a chi cerca di utilizzare la piattaforma per scopi illeciti.

In un’epoca in cui la privacy e la sicurezza online sono temi di crescente rilevanza, la posizione di Pavel Durov e la strategia di Telegram potrebbero rivelarsi fondamentali per costruire una fiducia duratura tra gli utenti e la piattaforma. La trasparenza nelle comunicazioni e l’impegno nel rispetto delle leggi possono contribuire a migliorare la reputazione di Telegram e a consolidarne il ruolo nel panorama delle applicazioni di messaggistica.

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