WhatsApp e Cloudflare: un nuovo standard di sicurezza per i messaggi crittografati end-to-end

WhatsApp e Cloudflare collaborano per migliorare la sicurezza dei messaggi crittografati end-to-end attraverso l'implementazione di un audit per la Key Transparency, introducendo Plexi, uno strumento che garantisce l'integrità delle chiavi pubbliche.

WhatsApp e Cloudflare: un nuovo standard di sicurezza per i messaggi crittografati end-to-end

Il mondo della comunicazione digitale è in costante evoluzione, e la sicurezza delle informazioni è diventata una priorità fondamentale. In questo contesto, WhatsApp ha annunciato una collaborazione significativa con Cloudflare per migliorare la sicurezza dei messaggi crittografati end-to-end attraverso un nuovo sistema di auditing noto come Key Transparency. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti nel garantire la sicurezza delle comunicazioni degli utenti, introducendo Plexi, uno strumento di auditing che monitora e verifica l’integrità delle chiavi pubbliche.

Key Transparency è un framework progettato per garantire che le chiavi pubbliche utilizzate per la crittografia end-to-end non siano state manomesse o alterate. La sicurezza di WhatsApp si basa già su una solida crittografia, ma con l’introduzione di questo sistema, gli utenti possono ora beneficiare di un ulteriore livello di tranquillità. Plexi agisce come un revisore indipendente, garantendo che le chiavi siano accurate e non compromesse durante la loro trasmissione. Il processo di auditing inizia quando un utente invia un messaggio tramite WhatsApp. Il client dell’utente richiede una chiave pubblica da un registro chiamato Auditable Key Directory (AKD), gestito da WhatsApp.

Questo registro archivia in modo sicuro le chiavi pubbliche associate ai dispositivi degli utenti. È importante notare che il sistema non espone informazioni personali, come numeri di telefono; ogni nodo nell’albero delle chiavi contiene solo informazioni hashate, preservando la privacy degli utenti.

Una volta inviata la richiesta di chiave, il log inoltra una richiesta di firma al componente Worker-rs di Cloudflare. Questo passaggio è cruciale per garantire la validità delle chiavi pubbliche e per verificare che non siano state manomesse. Cloudflare controlla l’unicità globale delle chiavi, impedendo l’inserimento di chiavi false nel registro. Attraverso questo processo, si crea una catena di fiducia che accompagna ogni messaggio inviato. Un aspetto rilevante della nuova iniziativa riguarda il meccanismo di archiviazione e convalida.

Le chiavi e i log vengono archiviati su Cloudflare utilizzando i suoi servizi di storage S3 e R2, dove vengono ulteriormente elaborati per garantire la loro integrità. Questo assicura che ogni chiave rimanga valida e unica, permettendo di mantenere una cronologia dettagliata delle modifiche e facilitando l’individuazione di eventuali anomalie o alterazioni.

Grazie a Plexi, WhatsApp e Cloudflare offrono agli utenti la possibilità di verificare autonomamente la sicurezza delle loro comunicazioni. Gli utenti possono ora essere certi che le chiavi di crittografia utilizzate per i loro messaggi siano autentiche e legittime, riducendo significativamente il rischio di attacchi di impersonificazione da parte di malintenzionati.

L’iniziativa non implica che la sicurezza di WhatsApp fosse carente; al contrario, rappresenta un miglioramento di una struttura già robusta. Con l’introduzione di Plexi e della Key Transparency, WhatsApp mira a stabilire un nuovo standard nella sicurezza delle comunicazioni digitali. L’attenzione verso la trasparenza e l’integrità delle chiavi non solo protegge gli utenti dalle minacce, ma fornisce anche gli strumenti necessari per verificare l’autenticità delle loro interazioni. In un panorama digitale in continua espansione, in cui le minacce alla privacy e alla sicurezza sono sempre più sofisticate, la collaborazione tra WhatsApp e Cloudflare rappresenta una risposta proattiva a queste sfide. Con l’implementazione di tecnologie avanzate come Key Transparency, gli utenti possono comunicare con la certezza che le loro informazioni rimangono protette e che la loro privacy è rispettata. 

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