Uno studio SCALE Kids ha dimostrato che il primo farmaco per dimagrire è efficace e sicuro anche nei bambini

Il farmaco liraglutide, originariamente approvato come trattamento per il diabete di tipo 2, è il primo ad essere autorizzato anche per la perdita di peso negli adulti e si è rivelato efficace anche nei bambini con obesità.

Uno studio SCALE Kids ha dimostrato che il primo farmaco per dimagrire è efficace e sicuro anche nei bambini

Il farmaco liraglutide, noto per il suo utilizzo nel trattamento del diabete, è diventato il primo medicinale approvato per la perdita di peso negli adulti e, secondo nuove evidenze, risulta efficace e sicuro anche nei bambini con obesità. I risultati provengono dallo studio clinico di fase 3 denominato SCALE Kids, che ha coinvolto 82 bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni affetti da obesità. Più di un terzo dei partecipanti trattati con liraglutide ha registrato una significativa riduzione dell’indice di massa corporea (BMI) superiore al 10% nell’arco di poco più di un anno, un dato particolarmente rilevante per bambini in fase di crescita, in cui il BMI è considerato un indicatore più accurato rispetto alla sola perdita di peso.

I dettagli di questo studio sono stati presentati durante il congresso annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD) a Madrid e pubblicati sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine (NEJM). Liraglutide, commercializzato con i nomi Victoza e Saxenda, appartiene alla classe dei medicinali analoghi del GLP-1 (peptide-1 simile al glucagone). Questa classe di farmaci include anche la semaglutide, il principio attivo presente in medicinali come Ozempic e Wegovy, ormai ampiamente noti per il loro ruolo nel trattamento di sovrappeso e obesità. Il GLP-1 è un ormone prodotto dall’intestino e dal cervello in risposta al cibo, e svolge diverse funzioni metaboliche: stimola la produzione di insulina, inibisce quella di glucagone e rallenta lo svuotamento gastrico, favorendo un senso di sazietà prolungato e riducendo l’appetito.

Gli analoghi del GLP-1, come liraglutide, sono progettati per resistere alla degradazione enzimatica che normalmente colpisce il GLP-1 naturale, prolungando così il loro effetto sul recettore e migliorando il controllo del peso corporeo. L’efficacia della liraglutide negli adulti è già stata dimostrata nel trattamento dell’obesità, soprattutto in quei pazienti con un BMI superiore a 30 kg/m² o in sovrappeso con complicazioni come il diabete di tipo 2. Tuttavia, l’obesità è un problema crescente anche tra i bambini, e finora le opzioni terapeutiche disponibili per i più piccoli erano limitate a modifiche dello stile di vita, come dieta ed esercizio fisico, con risultati spesso modesti. L’obesità infantile, inoltre, tende a persistere fino all’età adulta, aumentando il rischio di sviluppare gravi condizioni come diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.

Lo studio SCALE Kids rappresenta un passo avanti promettente: i risultati hanno mostrato che, con l’aggiunta di liraglutide, i bambini hanno sperimentato una riduzione del BMI del 7,4%, rispetto a un aumento dell’1,6% nel gruppo placebo. Inoltre, mentre solo il 9% dei bambini trattati con placebo e consigli comportamentali ha visto una riduzione del BMI di almeno il 5%, il 46% dei bambini trattati con liraglutide ha raggiunto tale riduzione. Di questi, più di un terzo ha ottenuto una diminuzione del BMI superiore al 10%. Durante lo studio non sono stati osservati effetti negativi del farmaco sulla crescita e lo sviluppo dei bambini.

Gli effetti collaterali più comuni, simili a quelli riscontrati negli adulti, sono stati nausea, vomito e diarrea, problemi che potrebbero essere gestiti regolando le dosi del farmaco in maniera graduale. Oltre alla riduzione del BMI, i bambini trattati con liraglutide hanno mostrato miglioramenti nel controllo della glicemia e della pressione arteriosa, suggerendo benefici complessivi sulla salute. Questi risultati potrebbero aprire la strada a nuove opzioni di trattamento per l’obesità infantile, una condizione spesso difficile da affrontare solo con cambiamenti comportamentali.

La dottoressa Claudia Fox, autrice principale dello studio e professoressa presso il Center for Pediatric Obesity Medicine dell’Università del Minnesota, ha commentato: “Questi risultati sono molto promettenti per i bambini che vivono con l’obesità. Fino ad oggi, le opzioni terapeutiche erano limitate e i bambini potevano solo contare su consigli per migliorare la dieta e l’esercizio fisico. Con questo farmaco, ora abbiamo una speranza concreta di offrire loro una vita più sana e produttiva“. L’introduzione di liraglutide come opzione terapeutica rappresenta un’importante svolta nel trattamento dell’obesità infantile, offrendo una soluzione che va oltre le tradizionali strategie comportamentali e affronta direttamente le cause fisiologiche di questa condizione. 

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