Il fondatore e CEO di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato lo scorso sabato all’aeroporto Le Bourget di Parigi, e la sua detenzione ha sollevato un ampio dibattito internazionale. Le autorità francesi hanno formalizzato le accuse contro Durov, che includono crimini di notevole gravità.
Tra i principali capi di accusa ci sono la complicità nella creazione di una piattaforma online per facilitare transazioni illegali all’interno di gruppi di criminalità organizzata e il rifiuto di collaborare con le autorità nella comunicazione di informazioni necessarie per intercettazioni legali. Le accuse proseguono con il possesso e la distribuzione di immagini pornografiche di minori e il traffico di sostanze stupefacenti.
Durov è anche accusato di vendere apparecchiature e software progettati per compromettere i sistemi informatici e di essere coinvolto in frode organizzata e riciclaggio di denaro proveniente da reati. Ulteriormente, viene contestata la fornitura di servizi e strumenti di crittografia senza la dichiarazione certificata richiesta dalla legge francese, che regola la crittografia delle comunicazioni.
Queste accuse hanno sollevato preoccupazioni significative, non solo per la loro gravità ma anche per l’impatto potenziale sulle operazioni di Telegram. La piattaforma, infatti, è diventata un importante strumento di comunicazione privata a livello globale, e le implicazioni legali per Durov potrebbero influenzare le sue attività. Il caso di Pavel Durov ha rapidamente assunto una dimensione politica. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che l’arresto potrebbe essere un tentativo di limitare la libertà di comunicazione e intimidire il capo di una grande azienda tecnologica.
Secondo Peskov, in assenza di prove concrete, l’arresto potrebbe essere visto come una questione politica piuttosto che giuridica. Inoltre, il presidente della Duma, Vjačeslav Volodin, ha suggerito che l’arresto potrebbe essere influenzato dagli Stati Uniti. Volodin ha affermato che, in vista delle elezioni presidenziali americane, Washington potrebbe avere un interesse strategico nel prendere il controllo di Telegram, un’importante piattaforma per la diffusione di informazioni e comunicazioni politiche.
L’arresto di Durov ha avuto un impatto immediato su Telegram. Negli Stati Uniti, l’app ha visto un aumento del 4% nei download, raggiungendo il secondo posto su App Store nella categoria dei social network. Anche in Francia, Telegram ha scalato le classifiche, diventando la principale app social e conquistando la terza posizione nella classifica generale su App Store. Le reazioni internazionali sono state varie. Edward Snowden e Elon Musk hanno espresso preoccupazioni riguardo alla libertà di parola e al possibile abuso del sistema legale contro Durov. La comunità tecnologica e i difensori dei diritti umani stanno seguendo attentamente la vicenda, temendo che possa rappresentare un pericoloso precedente per la libertà di espressione e la privacy digitale a livello globale.