Miranda Kerr, quarto figlio maschio per la modella: è nato Pierre

Miranda Kerr ha rivelato la nascita del figlio Pierre, il quarto maschio. La modella e il marito Evan Spiegel, co-fondatore di Snapchat, sono già genitori di Myles e Hart. Con l'ex marito Orlando Bloom la Kerr aveva avuto il figlio 12enne Flynn.

Miranda Kerr, quarto figlio maschio per la modella: è nato Pierre

Miranda Kerr è diventata nuovamente mamma per la quarta volta. Ad annunciare l’avvenuto parto è stata la stessa modella, che ha rivelato martedì 27 febbraio sui social di aver dato alla luce il suo quarto figlio maschio, il terzo nato dalla relazione con il marito Evan Spiegel.

Siamo felicissimi dell’arrivo del nostro piccolo raggio di sole, Pierre Kerr Spiegel“, ha scritto la modella, annunciando la nascita su Snapchat. La Kerr, 40 anni, e Spiegel, 33enne co-creatore di Snapchat, hanno infatti utilizzato l’app per rivelare nell’agosto 2023 di essere in dolce attesa del loro nuovo figlio.

Non potremmo essere più entusiasti di accogliere il nostro quarto figlio nella nostra famiglia. Mi sento così benedetta“, ha aggiunto la modella, che nel post dell’annuncio della nascita ha condiviso una foto che raffigura un mazzo di fiori arancioni e gialli, un paio di calzini da neonato gialli ed una coperta celeste ricamata con il nome del suo neonato. 

La Kerr è già mamma di tre maschi: Myles, 4 anni e Hart, 5 anni, nati dal matrimonio con Evan, ed il primogenito Flynn, 12 anni, nato nel 2011 due anni prima del divorzio dal suo ex marito, l’attore de “Il Signore degli Anelli” Orlando Bloom, oggi felicemente sposato con la cantante americana Katy Perry.

Lo scorso anno Miranda ha rivelato a Vogue Australia di aver sempre desiderato una nidiata di maschi. “Adoro essere madre e ho sempre desiderato tre maschi, quindi mi sento davvero fortunata di avere tre maschi sani“, aveva detto all’epoca, ancora ignara del fatto che presto sarebbe arrivato il quarto figlio. Nell’intervista, la modella ha aggiunto che la sua famiglia è la sua “priorità numero uno“, spiegando che poi vengono “il lavoro, poi la mia azienda, che è come un altro bambino, e poi, sfortunatamente, i miei amici, ma non sarà così per sempre“.

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