I cambiamenti climatici sono in atto e sembrano imperversare, sembra infatti che l’iceberg più grande del mondo, denominato A23a e staccatosi un anno fa dall’Antartide, sia alla deriva e si diriga verso l’Atlantico. Secondo la BBC non rappresentava un pericolo fin quando non si è mosso, spingendosi verso le coste dell’Atlantico e minacciando la flora e la fauna locale della Georgia.
Sarà quindi in balìa dalla Corrente Circumpolare Antartica, la corrente oceanica che circonda completamente l’Antartide, che scorre in direzione est e che lo scaglierà verso l’Atlantico meridionale, lungo un percorso diventato noto come “vicolo degli iceberg“, e proseguirà il suo viaggio entrando nell’Oceano Atlantico meridionale; le correnti calde dell’Atlantico lo faranno sciogliere e finirà nel mare.
L’iceberg non si muoveva da oltre 30 anni e potrebbe ora creare problemi per la fauna marina che popola l’arcipelago, interrompendo i percorsi di foraggiamento e minacciando la vita di foche, pinguini e uccelli marini che lì si riproducono. Quando si sciolgono gli iceberg rilasciano polvere minerale, una preziosa fonte di nutrienti per gli organismi alla base della catena alimentare oceanica, importantissima per la biodiversità.
L’iceberg A23a è grande quasi il doppio di Londra e misura 4000 kilometri quadrati. Dopo essersi staccato dalla costa artica nel 1986, è rimasto incagliato nel Mare di Weddell; nel 2020 ci sono stati i primi movimenti, che lo hanno reso essenzialmente un’isola di ghiaccio. L’ancoraggio avvenuto negli anni successivi non è stato abbastanza saldo e la massa di ghiaccio si è infatti distaccata negli anni successivi.
Questi fenomeni sono da tenere sotto controllo, secondo gli esperti, perchè nel futuro la calotta artica sarà sempre più fragile a causa del surriscaldamento globale, fino a provocare fenomeni estremi, estati sempre più calde e aumento delle temperature dei mari, sempre più specie marine sono a rischio ed è importante monitorare il cambiamento climatico.