L’ultimo italiano potrebbe nascere tra poco più di 200 anni

Sono evidenziati i fattori economici, sociali e culturali che contribuiscono a questa crisi, insieme a possibili soluzioni, come incentivi per le famiglie e politiche di sostegno alla maternità.

L’ultimo italiano potrebbe nascere tra poco più di 200 anni

In uno scenario distopico che sembra uscito dalle pagine di un romanzo di fantascienza, il futuro dell’Italia è stato dipinto in toni foschi da uno studio recente intitolato “Rinascita Italia” presentato da The European HouseAmbrosetti. Secondo questo studio, se le attuali tendenze ventennali di mortalità e natalità persistono, l’ultimo cittadino italiano potrebbe nascere tra poco più di 200 anni e scomparire tra circa 300 anni.

L’Italia, una volta rinomata per la sua cultura, la storia e il patrimonio artistico, si trova ora di fronte a una sfida demografica senza precedenti. Secondo gli ultimi dati Eurostat, il tasso di natalità del nostro Paese è il più basso in Europa, con soli 6,8 nati ogni 1.000 abitanti. Nel frattempo, le stime dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) suggeriscono che l’indice di decessi  è destinato a crescere in modo costante, raggiungendo un picco di 14,8 decessi ogni 1.000 abitanti entro il 2050.

Questa combinazione di bassa natalità e alti decessi potrebbe mettere in ginocchio l’intero sistema del Paese. Ma quali sono le cause di questo declino demografico?
La crisi della natalità in Italia è una questione complessa e multiforme. Le giovani coppie affrontano sfide economiche e sociali che spesso scoraggiano la decisione di avere figli. L’accesso all’educazione e alla formazione professionale, i costi elevati della vita e dell’abitazione, insieme all’instabilità lavorativa, sono solo alcune delle barriere che le nuove famiglie devono superare. Inoltre, la cultura italiana sta subendo un cambiamento significativo. Molti italiani stanno posticipando il matrimonio e la maternità/paternità a un’età più avanzata. Questo comporta rischi maggiori per la salute della madre e del neonato, nonché una ridotta possibilità di avere più di un figlio.

L’invecchiamento della popolazione è un altro aspetto critico della sfida demografica italiana. Con un numero sempre crescente di anziani e una forza lavoro in diminuzione, l’Italia rischia di vedere un aumento delle pressioni sui sistemi di assistenza sanitaria e previdenza sociale. La sostenibilità finanziaria di questi sistemi è in serio pericolo, mettendo a repentaglio il benessere delle generazioni future.

Per affrontare questa crisi demografica, l’Italia deve adottare misure audaci e innovative. Queste potrebbero includere incentivi fiscali per le famiglie che decidono di avere figli, politiche di sostegno alla maternità e paternità, e un miglioramento generale delle condizioni economiche e sociali per i giovani. Inoltre, l’accesso all’istruzione e alla formazione professionale deve essere reso più agevole per i giovani, consentendo loro di sviluppare carriere stabili e soddisfacenti. Questo può contribuire a cambiare la mentalità della società italiana, incoraggiando una maggiore fiducia nella costruzione di famiglie.

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