X dice addio a Twitter e retweet: i nuovi termini di servizio che cambiano il linguaggio della piattaforma

X cambia i suoi termini di servizio e abbandona i termini “Twitter” e “retweet”, sostituendoli con “X” e “repost”. Il divieto dello scraping è stato anche rafforzato.

X dice addio a Twitter e retweet: i nuovi termini di servizio che cambiano il linguaggio della piattaforma

X, la piattaforma di social media nata dalla trasformazione di Twitter, sta per cambiare definitivamente il suo linguaggio e la sua identità. A partire dal 29 settembre 2023, entreranno in vigore i nuovi termini di servizio che sostituiranno quelli attuali, risalenti al 18 maggio 2023. Tra le novità più rilevanti, c’è l’abbandono dei termini “Twitter” e “retweet”, che verranno sostituiti da “X” e “repost”.

Si tratta di un passo ulteriore nella rivoluzione voluta dal fondatore e CEO Elon Musk, che ha rilevato Twitter nel 2022 e lo ha trasformato in X. L’obiettivo di Musk è quello di creare un ecosistema decentralizzato e sicuro, in cui gli utenti possano monetizzare i propri contenuti e avere il pieno controllo dei propri dati. Per farlo, ha introdotto una serie di cambiamenti radicali, come la possibilità di modificare o cancellare i propri post, la rimozione del limite di 280 caratteri, la creazione di una sezione dedicata ai contenuti multimediali e la possibilità di seguire o bloccare altri utenti basandosi sul loro livello di reputazione.

Inoltre, ha cambiato il logo e il nome della piattaforma, da Twitter a X, un omaggio alla lettera greca chi, simbolo della criptografia. Tuttavia, questi cambiamenti non sono stati accolti positivamente da tutti gli utenti, che hanno espresso il loro dissenso e la loro nostalgia per il vecchio Twitter. Molti hanno continuato a usare i termini “Twitter” e “retweet“, anche se non erano più ufficiali. Ora, però, con i nuovi termini di servizio, questi termini saranno eliminati anche dal documento legale che regola l’uso della piattaforma.

Ad esempio, nel paragrafo relativo alla licenza concessa agli utenti sui propri contenuti, si leggerà:  “Con questa licenza ci permetti di fornire, promuovere e migliorare i Servizi e di mettere i Contenuti caricati o inoltrati attraverso i Servizi a disposizione di altre società, organizzazioni o persone per la trasmissione, la distribuzione, il repost, la promozione o la pubblicazione di tali Contenuti su altri supporti e servizi, come sancito nei nostri termini e condizioni per tale tipo di utilizzo dei Contenuti.

Invece di: “Con questa licenza ci permetti di fornire, promuovere e migliorare i Servizi e di mettere i Contenuti caricati o inoltrati attraverso i Servizi a disposizione di altre società, organizzazioni o persone per la trasmissione, la distribuzione, il Retweet, la promozione o la pubblicazione di tali Contenuti su altri supporti e servizi, come sancito nei nostri termini e condizioni per tale tipo di utilizzo dei Contenuti.”

Un altro cambiamento riguarda il divieto dello scraping, cioè l’estrazione non autorizzata dei dati dalla piattaforma tramite software appositi. Questa pratica è stata vietata in modo più esplicito ed evidente nei nuovi termini di servizio, probabilmente per contrastare le possibili violazioni della privacy e della proprietà intellettuale degli utenti. Con questi aggiornamenti, X vuole consolidare la sua nuova identità e distaccarsi dal suo passato. Tuttavia, resta da vedere se gli utenti si adatteranno ai nuovi termini o se continueranno a resistere al cambiamento. Alcuni analisti ritengono che X abbia perso parte del suo fascino e della sua influenza con la sua trasformazione, mentre altri credono che sia solo questione di tempo prima che X diventi la nuova frontiera dei social media. In ogni caso, X non sembra intenzionato a tornare indietro e continua a perseguire la sua visione innovativa e ambiziosa.

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