Il Digital Services Act entra in vigore: ecco come si adeguano i social di Meta

Meta, la società che possiede Facebook e Instagram, ha annunciato i cambiamenti che introdurrà sulle sue piattaforme per adeguarsi alle nuove norme della legge europea DSA.

Il Digital Services Act entra in vigore: ecco come si adeguano i social di Meta

Dal 25 agosto 2023, il Digital Services Act (DSA) inizierà ad applicarsi pienamente a Facebook, Instagram e a tante altre piattaforme e servizi tecnologici. Si tratta di una nuova legge dell’Unione Europea che mira a regolamentare il settore digitale, garantendo maggiore trasparenza, responsabilità e responsabilizzazione degli utenti. Le piattaforme online dovranno adeguare i propri sistemi, risorse e processi per rispettare le nuove norme, e creare un sistema indipendente di controllo della conformità.

In caso di violazioni, le sanzioni potranno arrivare fino al 6 per cento del fatturato globale. Il DSA si applica a 17 piattaforme online identificate dalla Commissione UE lo scorso aprile, oltre a due motori di ricerca. Tra queste ci sono anche Amazon (che ha presentato ricorso), Apple, Google, TikTok, X (ex Twitter), Wikipedia e YouTube. Queste piattaforme sono considerate “gatekeeper“, ovvero intermediari che controllano l’accesso ai servizi digitali da parte di milioni di utenti e imprese. Il DSA vuole assicurare che queste piattaforme agiscano in modo equo, trasparente e non discriminatorio nei confronti dei loro utenti e dei loro concorrenti.

Meta, la società che possiede Facebook e Instagram, ha pubblicato un post sul suo sito ufficiale in cui preannuncia i cambiamenti che verranno introdotti sulle sue piattaforme per ottemperare alle richieste del DSA. Meta sostiene da tempo un regime normativo armonizzato che protegga efficacemente i diritti delle persone online, pur continuando a favorire l’innovazione. Per questo motivo, accoglie con favore l’ambizione di maggiore trasparenza, responsabilità e responsabilizzazione degli utenti che è al centro di normative come DSA, GDPR e Direttiva ePrivacy.

Meta ha creato uno dei team interfunzionali più grandi della sua storia, con oltre 1.000 persone che attualmente lavorano sul DSA. Il team ha lavorato duramente da quando la DSA è entrata in vigore lo scorso novembre per rispondere alle nuove regole. Tra le misure adottate da Meta ci sono: l’aumento della trasparenza sul funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale che classificano i contenuti per feed, reel e storie. Meta ha rilasciato 22 schede di sistema per Facebook e Instagram in cui vengono fornite informazioni su come questi sistemi determinano cosa mostrare agli utenti.

L’introduzione di nuove opzioni per personalizzare l’esperienza d’uso di Facebook e Instagram. Il DSA richiede che sia offerta agli utenti anche la possibilità di scegliere di non ricevere raccomandazioni personalizzate. Di conseguenza, gli utenti europei potranno visualizzare Reels, Storie e Cerca su Facebook e Instagram senza vedere i contenuti classificati dagli algoritmi di Meta ma in semplice ordine cronologico, dal più recente al più vecchio, solo dagli account che seguono.

L’espansione della Libreria annunci dove archiviare tutti gli annunci destinati a persone residenti nell’UE. In queste librerie, oltre alle date di pubblicazione dell’annuncio, sono anche riportati i parametri utilizzati per il targeting (ad es. età, sesso, posizione), e altre informazioni. La Libreria annunci resterà accessibile e consultabile pubblicamente per un anno. Il lancio di due nuovi strumenti per i ricercatori: la Meta Content Library e l’API. Questi strumenti consentiranno ai ricercatori di accedere a dati aggregati e anonimizzati sui contenuti pubblicati su Facebook e Instagram.

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