Claudio Lippi contro tutti: "In Rai hanno lavorato gay e gaie solo per il motivo di esserlo"

Intercettato dai microfoni dell'agenzia "Dire", Claudio Lippi ha parlato del suo futuro lavorativo e non esclude un ritorno in Rai nelle prossime settimane.

Claudio Lippi contro tutti: "In Rai hanno lavorato gay e gaie solo per il motivo di esserlo"

Claudio Lippi, storico volto di “Mai Dire Gol” della Gialappa’s Band, sarebbe pronto a ritornare sul piccolo schermo. Le prime indiscrezioni in merito a un suo ritorno in Rai sono state rilanciate dal sito del “Corriere della Sera” nel mese di maggio, anche se per il momento non è dato sapere quale potrebbe essere la sua collocazione nei palinsesti, né la rete in cui potrebbe riprendere servizio.

Come riportato dal sito “Dire“, Claudio Lippi ha rilasciato le prime dichiarazioni in merito a un suo ritorno in Rai, affermando che al momento non ci sarebbe ancora nulla di certo: Sto lavorando a due programmi. Uno, in prima serata su Rai1, lo vorrei chiamare ‘Condominio Italia’. Parliamo di cause condominiali: quanto tempo, denaro e bile costano”.

Il conduttore contro Fabio Fazio e la Rai

Nel corso della giornata si ferma in una lunga chiacchierata con l’agenzia “Dire”, in cui non si risparmia contro nessuno. Inizialmente parla di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, che ultimamente sono sulla bocca di tutti per aver strappato un contratto milionario con “Warner Bros.” per 4 anni con l’obbiettivo di avere un programma su Nove.

“Fazio e Littizzetto? Se ne sono andati loro ha affermato con convinzione Claudio Lippi per poi aggiungere:Fazio ha raccontato bugie, dicendo che la pubblicità faceva incassare il triplo di quanto costava il programma. Ma se costava 450 mila euro a puntata, incassava 1 milione e 200 mila di pubblicità? Ma dai… Fazio è stato un farabutto. lui e la sua sorellina avevano già pronto un contratto milionario con Discovery. Ma sa che c’è? Basta pigiare il nove sul telecomando per vederli ancora, qual è il problema?”.

Claudio Lippi nel corso della intervista non si è risparmiato neanche contro Lucia Annunziata, ricordando come la conduttrice si sia comportata in maniera aggressiva durante l’ospitata del ministro Eugenia Roccella; ci tiene a sottolineare che quella non è la vera Rai. Per Lippi in televisione serve obbligatoriamente un linguaggio popolare e, facendo l’esempio di Giorgia Meloni, ricorda che l’attuale premier è riuscita a vincere le elezioni per essersi comportata da “popolana di Garbatella”.

Questo tipo di atteggiamento, secondo il conduttore, avrebbe convinto gli italiani a votare per lei alle scorse elezioni. Infine lancia una frecciatina a Stefano Coletta, l’ex direttore di Rai 1:Ha fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo. Tanti e tante che non avevano alcuna competenza, la Rai usata per fare coming out. Ma le pare? Allora anche noi etero dovremmo fare coming out, no?”.

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