Netflix: trimestrale deludente, a Giugno stop condivisione password, novità gaming

La trimestrale non proprio positiva sta inducendo Netflix, impegnata pure sul gaming, a tirare dritta sul giro di vite relativo alla condivisione delle password: ecco cosa c'è da attendersi.

Netflix: trimestrale deludente, a Giugno stop condivisione password, novità gaming

Netflix, in queste ore, sta dicendo addio alle sue origini, visto che non consentirà più, negli USA, di noleggiare DVD e Blue-Ray: ci sono però notizie riguardanti questa piattaforma che riguardano anche la moderna diffusione dei contenuti d’intrattenimento via streaming.

Nelle scorse ore Netflix ha pubblicato i dati relativi al suo primo trimestre del 2023, evidenziando alcuni tassi di crescita molto stentati. Nello specifico, i ricavi sono arrivati a 8,1 miliardi di dollari, con una crescita del 3,7% che è certo più di quanto accaduto nel quarto trimestre del 2022, ma che è meno di circa il 10% registrato l’anno scorso. Gli abbonati sono cresciuti: è arrivato un 1,75 milione in più, per un totale di 232,5 milioni: tale risultato è in calo rispetto alle performance degli ultimi 2 trimestri, che avevano fatto segnare una ripresa dopo il drammatico calo di metà 2022 che aveva dato luogo anche a tali di produzioni. 

Una novità interessante è arrivata quando, parlando delle previsioni per il secondo trimestre, si è riferito di attendersi un tasso di crescita simile, “influenzato da un giro di vite sulla condivisione degli account“. Nella sua lettera agli azionisti, infatti, la società co-fondata da Reed Hastings ha annunciato che, dopo averne parlato in fine 2022, nel Febbraio del 2023 ha davvero cominciato a contrastare la condivisione delle password in 4 paesi, ovvero in Spagna, Portogallo, Nuova Zelanda e Canada.

Si è presa del tempo e ha analizzato i riscontri di quest’iniziativa secondo cui, stabilita una posizione principale, il detentore dell’abbonamento, di tipo Standard o Premium, può condividere l’account con altre 2 persone al massimo, versando un extra di 5,99 euro (al mese, in Spagna). A quanto pare questi paletti anti-condivisione hanno dato buoni riscontri e si prevede di vararli entro i prossimi 3 mesi (dead line: Giugno) anche negli Stati Uniti. Al momento non è chiaro se quell’anche sottintenda l’estensione pure ad alti paesi, o se questa cosa, con coinvolgimento dell’Europa, scatterà dopo il mercato interno del noto streaming.

Proseguendo nel novero delle novità relative alla trimestrale, Netflix ha ammesso che il piano base con pubblicità non sta contribuendo molto alle entrate visto che in Nord America, dove gli abbonati son rimasti sostanzialmente invariati, sono leggermente calate le entrate medie per abbonamento. Intanto, un’altra novità, però non connessa alla divulgazione della trimestrale. Secondo quanto viene reso noto, gli abbonati al piano base, che da noi costa 5,49 euro al mese, senza sborsare niente in più si vedranno la risoluzione minima passata dal 720p al 1080p

Infine, una novità in quota gaming. Joseph Staten, scrittore americano con un passato in  343 Industries, Bungie (ove ha ricoperto il ruolo di sceneggiatore e regista),e Microsoft (dove si era licenziato qualche settimana fa), che ha visto la sua carriera ruotare attorno al franchise di Halo, ha annunciato di essere stato assunto da Netflix e messo a capo di un intrigante progetto, ovvero il creare un gioco, basato su una proprietà intellettuale originale, del tipo AAA (tripla A).

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