Il ricchissimo evento targato Vivo è partito forte, innanzitutto con un trittico di smartphone di fascia alta, affidata a processori top di Qualcomm e MediaTek, rappresentati dai modelli della serie Vivo X90 (X90, X90 Pro e X90 Pro+).
Impermeabile secondo lo standard IP64, il Vivo X90 è cadenzato nei colori Ice Blue ispirato all’oceano ghiacciato, nero a imitazione della notte, e rosso Huaxia Red per ricordare i canyon rocciosi: il retro, come sullo Xiaomi 12S Ultra, è in ecopelle nel modello in rosso, in vetro nelle altre due tonalità. Lo spessore è di 8.88 mm nel modello Huaxia rosso mentre, in Ice blue e da nero a nero si va a 8.48 mm. Il peso è sempre di 200 grammi.
Fornito da Boe, l’iperbolico OLED Q9 da 6.78 pollici risoluto a 2800 × 1260 pixel (452 PPI) vanta 120 Hz di refresh rate e 300 Hz di touch sampling, ed è attento ai colori, come copertura col 100% di copertura del DCI-P3 e la profondità colori a 10-bit, e quanto a fedeltà con meno di 0,3 nel DeltaE: c’è anche l’HDR10+, una luminosità di picco pari a 1.300 nits, l’oscuramento PWM ad alta frequenza 2160Hz, e la certificazione SGS per la protezione della vista.
All’interno, il processore MediaTek Dimensity 9200 schiera 8 core (1 prestante, 3 medi, 4 risparmiosi) secondo l’architettura Arm v9 e ottiene altri vantaggi dalla scheda grafica Immortalis-G715 che, rispetto a quanto visto sul precedente SoC beneficia di un + 41% di efficienza energetica e di un + 32% in prestazioni. La RAM è LPDDR5 mentre lo storage prevede 128 GB di memoria flash UFS 3.1, con gli altri tagli di tipo UFS 4.0.
Come accennato nei rumors, c’è il chip auto-sviluppato V2, che porta in dote un’esperienza di gioco “boost dual core”, scene notturne brillanti in video e il super sensing 4K nella visione notturna (immagini catturate a 1 Lux). Lo smaltimento del calore è affidato a una piastra di dissipazione molto ampia, estesa a 4313 mm².
L’anello posteriore con design “big eye”, massiccio e ispirato alle proporzioni perfette della sezione aurea, alloggia 3 sensori fotografici con ottiche Zeiss T*ed è separato dal resto della scocca da una striscia a nastro: sotto l’obiettivo con stabilizzazione ottica a f/1.75, opera il sensore Sony IMX866 da 50 megapixel (che migliora i colori del 15% e riduce del 20% il rumore grazie alla tecnologia dello spettro bionico VCS, coadiuvato dall’ultragrandangolo Sony IMX663 da 12 megapixel, con campo visivo a 108°, e dal sensore Sony IMX663 da 12 megapixel, che ritaglia i ritratti con l’equivalente di un obiettivo da 50 mm e sfrutta la messa a fuoco laser dTOF. Per la selfiecamera, ci si è affidati a Samsung, con il sensore Samsung S5KGD2 da 32 megapixel. Sempre come multimedia, si notano gli speaker stereo Hi-RES, il codec aptX HD, e il motore vibrazionale sull’asse X.
In tema di energia, grazie alla carica rapida a 120W si passa dallo 0 al 50% in 8 minuti in favore della batteria a doppia cella, da 4.810 mAh, beneficiata da un sistema di durabilità (dopo 1460 cicli di carica e scarica conserva l’80%) e in grado di assicurare lo stand-by di 3 ore con l’1% di energia residua in modalità di super risparmio energetico. Animato da Origin OS 3, il Vivo X90 ha l’NFC, il 5G, e gli infrarossi per il telecomando: sarà in vendita il 30 Ottobre al prezzo di 3699 yuan per 8+128 GB, di di 3999 yuan per 8+256 GB, di 4499 yuan per 12+256 GB, e di 4999 yuan per 12+512GB.
Scende in campo nei colori Huaxia Red e Original Black (9.34 mm, peso 214.85 grammi), sempre impermeabile ma IP68, il Vivo X90 Pro, che ha lo stesso display iperbolico OLED da 6.78 pollici risoluto a 2800 × 1260 pixel da 6,78 pollici visto sul modello base. La selfiecamera è sempre la Samsung S5KGD2 da 32 megapixel. Dietro, però, cambia qualcosa nell’anello Halo in acciaio inossidabile di grado chirurgico. Il sensore principale da 50 megapixel stabilizzato otticamente, il Sony IMX989 con 1G+7P, si accompagna con un ultragrandangolo Sony IMX663 da 12 megapixel, ma il sensore per i ritratti è un Sony IMX758 da 50 megapixel (1/2,51 pollici, OIS) con messa a fuoco laser dTOF: le ottiche prevedono sempre lenti Zeiss T*. L’audio conta sempre su due speaker stereo, sull’Hi-RES, ma anche sul codec aptX HD.
La sezione elaborativa prevede ancora il processore octacore MediaTek Dimensity 9200, e l’avallo del co-processore autosviluppato V2: la RAM è LPDDR5X nella combinazione da 12 + 512 GB, laddove nelle altre è di tipo LPDDR5: lo storage è sempre del tipo UFS 4.0. L’area di raffreddamento è sempre molto ampia, ma meno del modello base (4002 mm²).
In ambito energetico, vale il discorso fatto a proposito del modello base, con una batteria da 4810 mAh caricabile rapidamente a 120W e in wireless a 50W. Il costruttore ha confermato il 5G, l’NFC, il telecomando via infrarossi, con tutto l’hardware affidato a OriginOS 3. Come distribuzione, il Vivo X90 Pro arrivo un pochino più tardi del modello base, il 6 Dicembre, con 8+256 GB prezzati a 4999 yuan, 12+256 GB messi a 5499 yuan, e infine 12+512GB previsti a 5999 yuan.
Passando al pezzo forte di questa presentazione, l’accennato Vivo Pro+ (9,7 mm di spessore, per 221 grammi di peso) si avvale di un display OLED iperbolico, un Samsung E6, da 6.78 pollici risoluto a 2800×1260 pixel, con refresh rate dinamico fino a 120 Hz via LTPO 4.0, touch sampling da 300 Hz, oscuramento PWM a 1.440 Hz, profondità colore a 10-bit, 1800 nits di luminosità massima, e sempre la protezione della vista certificata da SGS. Lo scanner per le impronte digitali è presente qui come negli altri due modelli sotto il display.
Dal punto di vista fotografico, il Vivo X90 Pro+ sfoggia sul retro, nell’anello Halo in acciaio di grado chirurgico e inossidabile, una quadcamera con ottiche Zeiss T*: nello specifico, sotto l’obiettivo da f/1.75 con stabilizzazione ottica e 1G+7P, il costruttore pone un sensore Sony da 1 pollice, ovvero l’IMX989 da 3,2 micron, con ritardo dell’otturatore portato a 30 ms e 1G+7P: a questo si accompagnano altri tre sensori, partendo dal secondo, un ultragrandangolo Sony IMX598 da 48 megapixel a 114°, con poi due teleobiettivi, tra cui uno, il Sony IMX758 (f/1.6, 1/2.51”, OIS) da 50 megapixel, che mette a disposizione dei ritratti e dell’effetto Bokeh una lunghezza focale equivalente a 50 mm e un periscopico stabilizzato otticamente da 64 megapixel, via OmniVision OV64B, con zoom digitale a 100x, messa a fuoco laser dTOF, l’equivalente di 90 mm e la lente Zeiss. La selfiecamera è anche qui da 32 megapixel, mediante il sensore Samsung S5KGD2. Lato multimedia, ci sono due speaker stereo e il supporto all’audio Hi-Fi lossless (ritardo di 55 ms, larghezza doppia). La vibrazione è assicurata nuovamente dal motore vibrazionale lungo l’asse X.
La presenza del Super RAW a 14 bit tradisce un processore a 4 nanometri di litografia, il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2, capace di appoggiarsi a una RAM di tipo LPDDR5X e a uno storage UFS 4.0. Per lo smaltimento termico, nel Vivo X90 Pro+ c’è il sistema di raffreddamento Twin Icefield con area estesa a 8900 mm². Per la sezione energetica, la batteria, sempre capace di mantenere l’80% dopo 1460 cicli di carica, è da 4700 mAh e si carica rapidamente, da 0 a 100% in 33 min, a 80 W, anche qui via Type-C. Impermeabile IP68, il device ha ancora NFC, 5G, infrarossi, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3, GPS e il sistema operativo OriginOS 3. Potrà essere comprato il 6 Dicembre, nei colori nero originale e rosso cinese, al prezzo di 6499 per 12 + 256 GB, di 6999 yuan per la combo da 12 + 512 GB.
A margine dell’evento, sono stati presentati gli auricolari TWS 3 e TWS 3 Pro: simili alla generazione precedente per design, sono previsti in nero con finitura opaca o bianco con finitura glossy. Sono dichiarato come ideali per il gaming grazie alla modalità a bassa latenza da 55 ms e assicurano un audio top grazie alla piattaforma sonora Qualcomm S3 e ai driver dinamici da 12.2 mm: le telefonate sono chiare grazie ai 3 microfoni mentre per l’ascolto interviene la modalità di cancellazione attiva del rumore (49 dB (48 nel modello base) + 4000 Hz, ovviamente con la modalità di ascolto trasparente, ma anche con quella di ascolto ausiliario. In ambedue i modelli c’è l’audio spaziale a 360 gradi e il supporto all’assistente vocale, ma il modello Pro viene presentato come il primo esemplare “Hi-Fi al mondo con chip audio (DAC) indipendente“.
I nuovi auricolari di Vivo supportano la registrazione binaurale Vlog 3D e, grazie a un chip audio dedicato, la trasmissione lossless aptX: l’autonomia prevede, senza ANC, 10 ore che arrivano a 40 totali con la custodia nel modello base, laddove il modello Pro parte da 6.8 ore per arrivare a 30 in totale via custodia. In tema di prezzi, il modello Vivo TWS 3 sarà venduto a 499 yuan, mentre il modello TWS 3 Pro avrà un prezzo di 999 yuan.