Totò Cutugno è uno dei cantanti italiani più famosi nel mondo, i suoi dischi hanno venduto la cifra astronomica di 100 milioni di copie. Le sue canzoni più celebri, tra le quali spicca a gran merito ‘L’Italiano‘, sono cantate ancora oggi in tutto il mondo, lo stesso artista continua ad esibirsi e a riscuotere grande successo soprattutto nell’est Europa.
Di recente il cantante è tornato a far parlare di sè soprattutto per una confessione davvero toccante, tempo fa ha combattuto la battaglia più importante della sua vita: quella contro la malattia. Dopo i primi sintomi è arrivata come un fulmine a ciel sereno la diagnosi nefasta: ecco il racconto struggente dell’artista.
Il dramma
Nella vita di Totò Cutugno non è stato tutto rosa e fiori, oltre al grande successo planetario che gli ha garantito fama e ricchezza, il celebre cantante ha dovuto fare i conti con un brutto dramma. Qualche anno fa la sua vita è cambiata, la scoperta della grave malattia lo ha scosso nel profondo, ma per fortuna ora è qui a parlarne.
Da quella drammatica vicenda, il noto cantante ne ha tratto un profondo insegnamento, cioè quello di non trascurare la propria salute: “Mi rivolgo agli uomini, fate prevenzione. Io mi sentivo una roccia dieci anni fa, mi sentivo di spaccare tutto il mondo, invece mi alzavo di notte, tre, quattro volte, per andare a fare la pipì”. Nonostante questi sintomi, Cutugno all’epoca non era solito affidarsi a controlli di prevenzione, una cattiva abitudine che ha rischiato di pagare davvero a caro prezzo.
Poi, grazie ai consigli e all’insistenza dell’amico di vecchia data Albano Carrisi, il celebre cantante decise di sottoporsi a quei famosi controlli che gli hanno salvato la vita: “Il dottore non mi ha fatto uscire dall’ospedale, ha detto subito che era una cosa grave, avevo le metastasi del cancro che arrivavano quasi ai reni. Se non mi facevo operare subito le metastasi del cancro mi arrivavano ai reni ed ero finito”. Operato d’urgenza, Totò Cutugno è riuscito a risolvere i suoi problemi di salute ed oggi si ritiene un uomo fortunato, ancora grato all’amico Albano che lo spinse ad affrontare la situazione.