Come si mormorava da giorni, Giovanni Ciacci farà parte del cast del Grande Fratello Vip 7, che esordirà su Canale 5 il prossimo settembre 2022. Proprio lo stylist televisivo è il primo concorrente ufficiale della nuova edizione e ad annunciarlo è stato il settimanale “Chi” di Alfonso Signorini, che proprio in mattinata è uscito con la notizia.
Ma c’è una notizia ancora più clamorosa: per la prima volta, infatti, Giovanni Ciacci ha rivelato di avere l’HIV. Ha dichiarato pubblicamente di essere sieropositivo, e anche se non ha rivelato da quanto lo è, ha spiegato in maniera molto concreta e sincera di non avere intenzione di suscitare pietismo, né di voler essere compatito.
Giovanni Ciacci è il primo concorrente del GF Vip 7 e annuncia: “Sono sieropositivo”
Nell’intervista rilasciata sempre al settimanale “Chi”, Giovanni Ciacci ha fatto sapere che nella Casa di Cinecittà parlerà diffusamente della sua condizione in quanto da anni – oltre un decennio – sui media non se ne parla più. L’Hiv sembra un problema ormai superato e i giovanissimi spesso non ne conoscono neanche l’esistenza; non a caso sono quelli che stando alle statistiche si ammalano di più.
Ciacci ha spiegato inoltre di aver provato sulla propria pelle lo stigma legato alla malattia. Una sua collega molto famosa, per esempio, saputo della sua sieropositività ha fatto pressioni affinché fosse allontanato da una trasmissione televisiva cui doveva prendere parte. “Mi hanno raccontato che una mia famosa collega è andata da un direttore di rete della sua azienda a dirgli di non farmi lavorare ero malato” sono state le parole di Ciacci.
“Lì per lì mi sono sentito tradito, umiliato, poi mi sono detto ‘Sai che c’è? Ti mostrerò che posso lavorare a faccia scoperta e coglierò l’occasione di poter raggiungere tante persone che mi seguono in tv per raccontare cos significa oggi essere sieropositivo” ha confessato lo stylist. Non solo, perché Ciacci ha anche sottolineato come di Hiv non si muore più come accadeva negli anni Ottanta, ma oggi grazie ai farmaci di ultima generazione si vive come una persona normale, pur con le dovute precauzioni.