La piattaforma di audio streaming Spotify ha pubblicato i dati della sua ultima trimestrale, risultando ancora non redditizia, con però buone notizie sul versante del numero di utenti attivi mensili.
Nelle scorse ore, nella consueta divulgazione dei dati finanziari, Spotify ha reso noto il suo stato di salute certificato dalla seconda trimestrale del 2022: l’azienda svedese aveva ipotizzato che, a causa dell’interruzione del servizio in Russia, avrebbe ottenuto solo 14 nuovi milioni di utenti, mentre i risultati parlano di un guadagno di 19 milioni di utenti, quindi del 19%, col totale degli utenti attivi mensili arrivato a 433 milioni. Al momento, la percentuale delle entrate totali dipendente dalla pubblicità è “ai massimi storici“, ma non è chiaro se basti a compensare i costi per attenzionare la sempre più estesa base di utenti gratuiti: intanto, gli utenti paganti son cresciuti del 14%, attestandosi a 188 milioni.
Una brutta notizia riguarda Car Thing. L’incursione di Stoccolma nell’hardware con un prodotto dedicato all’ascolto nei veicoli, messo in vendita a inizio anno, è ora in sconto per esaurirne le scorte, visto che la società ha deciso di non produrne più nuovi esemplari.
l motivi della decisione in questione rendicontata nel corso dell’ultima trimestrale sono da imputarsi ai problemi nella catena di approvvigionamento, e alla scarsa domanda da parte degli utenti con la conseguenza che si sono accumulati addebiti per 31.4 milioni di dollari (31 milioni di euro) impedendo al colosso di Daniel Ek di raggiungere i suoi margini lordi (passati dal 28,4% di un anno fa al 24,6% attuale, quando era atteso il 25%).
Spotify ha comunque assicurato che, dal progetto Car Thing, nato per “comprendere meglio l’ascolto in auto e portare l’audio a una gamma più ampia di utenti e veicoli“, ha tratto “utili insegnamenti” e che rimarranno “concentrati sull’auto come luogo importante per l’audio“.