È morto Tony Binarelli, il mago di "Buona domenica" e "Domenica In"

Nella giornata di ieri è scomparso il mago Tony Binarelli, conosciuto per essere stato ospite nelle trasmissioni televisive "Buona domenica" e "Domenica In".

È morto Tony Binarelli, il mago di "Buona domenica" e "Domenica In"

Dopo aver lottato contro una lunga malattia, nella giornata di ieri verso le 3:30 del mattino è scomparso Tony Binarelli, il mago della televisione degli anni ’90. Nato nel 1940 a Roma, si interessa alll’illusionismo, micromagia e cartomagia sin da subito per poi passare al mondo professionista nel 1972 con le sue esibizioni dedicate alla prestidigitazione sul piccolo schermo.

Nel 1974 partecipa a “Foto di gruppo“, condotto da Raffaele Pisu e ottiene i primi successi partecipando al “Rally canoro” e alle prime tre edizioni di “Domenica In” condotte da Corrado, ove decide di ampliare il suo repertorio al mondo del mentalismo e ai fenomeni paranormali.

Negli anni vince numerosi premi, tra cui il 3º premio per la cartomagia al 5º Congresso Magico Nazionale del CMI, due premi ai Campionati Mondiali d’illusionismo, negli USA ottiene il “Louis Tannen Special Award” e la Società Giapponese d’illusionismo gli conferisce il “Tenkai prize”. In Italia invece vince il “Telegatto” per la sua partecipazione dal ’91 al ’95 a “Buona domenica”, mentre nel ’98 e 2000 viene premiato a Montecarlo e Las Vegas.

Le altre partecipazioni di Tony Binarelli

Oltre alle sue apparizioni televisive, Tony viene ricordato anche per le sue comparsate nel mondo cinematografico. Resta indimenticabile la sua presenza nel cast di “…continuavano a chiamarlo Trinità“, film diretto da E.B. Clucher con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill.

Qui il mago, nella famosa scena del poker, mischia le carte compiendo incredibili virtuosismi nei panni di Terence Hill e degli altri giocatori presenti al tavolo verde. Tony, in una intervista di qualche anno fa, ricorda questa sua partecipazione: “Per fare apparire le mani di Trinità e di Wild Cat Hendriks diverse (in realtà erano sempre le mie) hanno persino truccato le mie dita. In questa ‘mano di carte’ ho usato tutti i miei trucchi più appariscenti: ho spezzato con tre dita il mazzo, ho mischiato le carte con un gioco velocissimo, ho aperto con sole due dita a ventaglio tutto il mazzo. L’effetto è stato esilarante non solo per il pubblico, ma anche per noi della troupe: per girare quella sola sequenza abbiamo impiegato tre giorni interi. Infatti gli attori non riuscivano a trattenere le risate”.

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