Il brand nipponico Sony si avvia a festeggiare i 50 anni del suo expertise nel ramo della proiezione, avendo cominciato nel ’73 con il sistema a colori VPP-2100: l’occasione si è rivelata propizia, dopo la carrellata dei suoi progressi nel settore, per presentare i nuovi proiettori laser, certificati IMAX Enhanced, VPL-XW5000ES (5.999 euro) e VPL-XW7000ES (14.999 euro).
I muovi modelli, che pensionano l’iterazione laser VPL-VW790ES e i modelli a lampada, rinunciano alle basi, in fatto di pannelli SXRD e di telaio, mettendo in campo, nel segno di un rinnovato impegno ambientale, un nuovo design, con sorgenti laser più luminose affiancate da diverse innovazioni tecnologiche. A livello tecnologico più concreto, i muovi modelli sfruttano sorgenti luminose con laser blu che interagiscono con la ruota colore contenente fosfori: gli LCD riflessivi adoperati, ovvero i pannelli SXRD che collocano i cristalli liquidi sul silicio, sono transitati a una dimensione più piccola, da 0.61”, abbandonano la risoluzione 4K (in 17:9) per la UltraHD (in 16:9), e cambiano anche sotto altri aspetti posto che, risultando più piatti e riflettenti, assicurano un maggior volume del colore e, come risultanza di più luminanza e contrast ratio, una gamma dinamica più alta.
La tecnologia TRILUMINOS qui in versione PRO, già apprezzata sulle TV premium Bravia del brand, assicura una quasi totale (95%) copertura dello spazio colore DCI-P3. Ai timoni di comando in ambedue i proiettori opera il processore X1 Ultimate for projectors, che fa uso dell’intelligenza artificiale, nel ridurre il rumore e nel supportare i contenuti in HDR (HLG ed HDR10) su due “binari”: in particolare, riconosciuti gli oggetti significativi nei contenuti della sorgente (Object-based HDR Remaster), anche regolando la sorgente luminosa del laser, offre agli stessi una più ampia gamma dinamica. Nell’ottica del tone mapping, che crea una sincronia tra la luminosità del proiettore e quella dei contenuti, si occupa (Dynamic HDR Enhancer) di adeguare i chiari e gli scuri delle immagini, col risultato di restituire alle immagini più dettagli.
Silenziosi (24 decibel nel primo vs i 26 del secondo), i nuovi proiettori Sony VPL-XW5000ES e VPL-XW7000ES attenzionano i gamers mediante una coppia di porte HDMI 2.0b, con basso input lag (21 ms sulle sorgenti UltraHD@60p, 13 su quelle FullHD@120p) e banda passante da 18 Gbps, tal da poter supportare flussi video a 60 fps con profondità colore a 10-bit in risoluzione UltraHD.
In termini di maggiori differenze tra i due modelli, l’XW5000ES ha un rapporto di proiezione 1 : 1,38 – 2,21 e monta obiettivi a 10 elementi (di cui 9 in vetro e 1 in plastica): l’utente potrà spostare manualmente via lens shift la zona di proiezione, di ± 25% in orizzontale e di ± 71% in verticale, beneficiano comunque di un’area di messa a fuoco resa più ampia dalla lente anteriore, asferica, da 54 mm. Anche lo zoom e la messa a fuoco sono sottoposti a regolazioni manuali.
Il modello XW7000ES (predisposto anche per i contenuti 3D, comprando a parte gli appositi occhialini XpanD ha un rapporto di tiro differente, da 1 : 1,35 – 2,84 e monta obiettivi Advanced Crisp Focused a 13 elementi (12 in vetro, 1 in plastica). La lente frontale asferica qui è da 70 mm (sempre con i benefici del caso nel poter usare tutta la superficie dell’obiettivo senza preoccuparsi ad es. delle aberrazioni cromatiche o della curvatura del campo) mentre il lens shift, da ± 36% in orizzontale e ± 85% in verticale, è qui motorizzato, come anche gli altri controlli, potendo poi richiamare al volo (per un pannello nel formato 21:9), previa pressione di un pulsante, le impostazioni precedentemente settate (per un pannello in formato 16:9) e memorizzate nelle memorie. In ambedue i casi, le imperfezioni destate dalla messa a fuoco potranno essere corrette via Digital Focus Optimizer.