Nelle scorse ore, si è tenuto l’evento col quale Redmi, sotto marchio di Xiaomi, ha annunciato diverse novità per il mercato globale telefonico rappresentate non solo dal già noto Redmi Note 11 Pro Plus (o Pro+), ma anche dai nuovi modelli Redmi Note 11S 5G e Redmi 10 5G.
Animato da Android 11 sotto interfaccia MIUI 12.5, il Redmi Note 11 Pro Plus 5G (163.65 x 76.19 x 8.34 mm, per 204 grammi) proposto in Italia prende spunto dal modello cinese e non da quello indiano. In conseguenza di ciò, il design è sempre lo stesso, col frontale bucato in alto al centro (per la selfiecamera da 16 megapixel) e, dietro, un imponente totem che non fa nulla per nascondere che i favori del layout sono concessi al sensore principale, con dual ISO nativo, “Samsung HM2”.
Frontalmente, protetto dal vetro Gorilla Glass 5, è posto un AMOLED da 6.67 pollici risoluto in FullHD+, con 120 Hz di refresh rate, 360 Hz di touch sampling, luminosità dai 700 tipici ai 1200 nits di picco, non comprensivo dello scanner per le impronte, posto di lato. Sul retro, il succitato sensore principale (da 1/1,52″) arriva a 108 megapixel (f/1.8, con pixel binning per pixel portati a 2.1 micrometri), accompagnato nella sezione poco sotto dall’ultragrandangolo (120°) da 8 megapixel (f/2.2) e dal sensore per le macro da 2 megapixel (f/2.4).
Provvisto di due speaker stereo calibrati da JBL, il Redmi Mote 11 Pro Plus 5G è motorizzato, anche grazie alla dissipazione messa in atto dalla camera di vapore, dal processore octacore a 6 nanometri MediaTek Dimensity 920 (vs lo Snapdragon 695 “indiano”) con GPU Mali G68, con la RAM (LPDDR4x) e lo storage (UFS 2.2, espandibile) che si combinano in massimo 8+256 GB d’assetto. Nel dettaglio, quanto a distribuzione, dal 6 Aprile l’assetto da 6+128 GB sarà lanciato a 379.90 euro, per poi attestarsi a 449.90 euro, quello da 8+128 GB esordirà a 379.90 euro poi passati a 449.90 euro, e quello da 8+256 GB avrà un prezzo lancio di 479.90 euro, poi alzati sensibilmente a 499.90 euro.
All’interno dello chassis, impermeabile secondo il grado IP53, colorato nelle tonalità Forest Green, Star Blue, Graphite Gray, non manca un buon assortimento di connettività, col Dual SIM ibrido per il 5G, il Bluetooth 5.2, il Wi-Fi ax/6, il GPS, gli infrarossi, la microUSB Type-C, l’NFC per i pagamenti, il mini-jack da 3.5 mm per cuffie e auricolari, anche se la parte da leone la recita la sezione energetica, non tanto per la batteria da 4.500 mAh, quanto per la ricarica ultraveloce HyperCharge da 120W (con annesso caricatore) che, di concerto con la tecnologia della power energy MWT (Multiple Tab Winding), permette di coprire dallo 0 al 100% in quarto d’ora.
Al secondo “giro”, è toccato, sotto l’egida di Android 11 con interfaccia MIUI 13, al Redmi Note 11S 5G (163.56x 75.78 x 8.75 mm, per 195 grammi, nei colori Midnight Black, Twilight Blue, Star Blue), evoluzione del modello 4G LTE di due mesi fa. Esteticamente non cambia dal Redmi Note 11 Pro Plus. Davanti lo chassis (impermeabile IP53) esibisce sempre un foro a ospitare la selficamera, che però scema a 13 megapixel. Il display non è più un AMOLED, ma un LCD, comunque con 90 Hz adattivi di refresh rate, 240 Hz di touch sampling, supporto al color gamut DCI-P3, diagonalizzato a 6.6 pollici.
Dietro, rimane la tripla fotocamera, ma meno prestante visto che, rispetto al sensore ultragrandangolare (qui da 119°) da 8 megapixel (f/2.2) ed al macro da 2 megapixel (f/2.2), spicca un sensore principale da 50 megapixel (f/1.8). Lato audio, gli speaker sono ancora due, per l’effetto stereo. In questo caso, offre i suoi servigi elaborativi il processore Dimensity 810 di MediaTek che, in tema di supporto mnemonico, può contare sino a sino a 6 GB di RAM (LPDDR4X) ed a 128 GB di storage (UFS 2.2, espandibile). Le connessioni sono qui sostanziate nel Dual SIM con 4 e 5G, nel Bluetooth 5.2, nel Wi-Fi, nel jackino da 3.5 mm, negli infrarossi e nell’NFC, senza trascurare la Type-C per caricare rapidamente, ma a 33W, la batteria ingigantita a 5.000 mAh.
Sempre con MIUI 13 a cavallo di Android 11, arriva anche il Redmi 10 5G. In questo caso, lo chassis (163.99 x 76.09 x 8.9 mm per 200 grammi, nelle palette Chrome Silverm Graphite Gray e Aurora Green) propone un notch a goccia d’acqua per la selficamera, da 5 megapixel (f/2.2), posta in capo al dot drop display, un pannello LCD da 6.58 pollici, risoluto in FullHD+, protetto dal vetro Gorilla Glass 3, con 90 Hz di refresh rate. La multicamera sul retro cambia look, con un design a due anelli, uno dei quali presidiato dal sensore principale da 50 (f/1.8), mentre l’altro è occupato dalla depth lens da 2 megapixel. In quota audio, in questo caso, oltre alla presenza del mini-jack da 3.5 mm, va annotato il supporto all’output sonoro Hi-Res.
Il processore octacore (2.2 GHz) Mediatek Dimensity 700, oltre a portare il 5G e una grand’efficienza energetica alla batteria, da 5.000 mAh (caricabile rapidamente solo a 18W), può beneficiare in ottica multi-tasking di massimo 6 GB di RAM (LPDDR4X), laddove lo storage (UFS 2.2), espandibile, tocca il clou con i 128 GB. L’assetto delle connettività nel Redmi 10 5G prevede il Dual SIM ibrido e, oltre al 5G, anche il Bluetooth 5.1, il GPS, il Wi-Fi 5, il modulo NFC.
In attesa di conoscere prezzi e configurazioni mnemoniche del Redmi Note 11s 5G e del Redmi 10 5G, Xiaomi ha reso noto che, da oggi, arrivano nel Bel Paese anche due altri modelli, a partire dal Redmi Note 11 Pro, con 6+64 GB venduti per 48 ore a 299.90 euro (su Mi.com) per poi passare a 329.90 euro, e 6+128 GB listati per 48 ore (su Amazon e Mi.com) a 329.90 euro poi scalati a 349.90 euro. Diversamente, il Redmi Note 11 Pro 5G costa 379.90 euro su Mi.com e Amazon per 6+128 GB, che salgono a 399.90 euro (promozionalmente per le prime 48 ore a 349.90 euro) nell’iterazione da 8+128 GB.