Covid-19 e tamponi fai da te: medici e infermieri, "non sono attendibili, sbagliati due risultati su tre"

In questo periodo è cresciuto a dismisura l'utilizzo di tamponi fai da te, che si fanno a casa. Molti però non eseguono correttamente il test e poi non si sottopongono ad un tampone di verifica in una struttura specializzata. Difficile così tracciare i positivi.

Covid-19 e tamponi fai da te: medici e infermieri, "non sono attendibili, sbagliati due risultati su tre"

Con l’arrivo della variante Omicron del Covid-19 milioni di persone si sottopongono ogni giorno ad un tampone per verificare la presenza di Sars-CoV-2 nel loro organismo. Oltre ai tamponi che si possono fare in farmacia oppure nei centri specializzati, recentemente sul mercato sono comparsi i test fai da te. Si tratta di tamponi del tutto simili a quelli utilizzati dai professionisti e che vengono venduti anche in supermercati ed ipermercati a costi anche a volte molto contenuti.

Il kit è composto da un bastoncino e da una boccettina contenente il reagente, unitamente allo strumento dove si inserisce il reagente e che poi dà il risultato: una linea negativo (e indica comunque che il test è stato eseguito correttamente), due linee positivo. Molti eseguono il test da soli e senza alcuna conoscenza tecnica su come eseguire il tampone, per questo medici e farmacisti hanno lanciato l’allarme, affermando che con questi test due tamponi su tre sono falsi negativi. Questo proprio perchè spesso le persone che temono di aver contratto il Covid non eseguono correttamente il test.

Positivi asintomatici non in isolamento

Il risultato di tutto ciò è che persone che magari sono positive al virus ma asintomatiche non si mettano in isolamento, andando in giro con il pericolo di contagiare altre persone. Questi test non hanno tanto il problema dell’affidabilità, quanto quello dell’esecuzione. I normali cittadini spesso infatti non utilizzano la tecnica che può utilizzare un farmacista o un medico.

I test rapidi fai da te si possono anche acquistare in farmacia. “Se proprio si vuole fare è necessario seguire scrupolosamente le indicazioni” – così ha affermato Alfredo Procaccini, vicepresidente di Federfarma al quotidiano Il Messaggero. Il consiglio comunque è quello di verificare la propria condizioni di salute dopo il test fai da te sottoponendosi ad un tampone presso un centro specialistico.

“Se un cittadino che si fa da solo il test a casa risulta positivo deve comunque eseguire un nuovo tampone o dal medico o in farmacia o nei laboratori di analisi o ancora nei drive-in perché deve essere inserito nel sistema del conteggio e del tracciamento dal momento che il tampone ‘fai-da-te’ ha semplicemente una validità diagnostica” – così informa Alberto Chiriatti, vice segretario regionale della Fimmg Lazio.

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