Intervistato dal web magazine “Roma Today”, Valerio Scanu ha fatto una rivelazione a dir poco inaspettata, che ha lasciato tutti senza parole, in primis i suoi fan. Il cantante sardo, che qualche mese fa ha perso il padre a causa del Covid-19, ha deciso di lasciare il mondo della musica per studiare giurisprudenza e diventare avvocato. Non si tratta di una scelta recente, visto che l’ha presa nel 2018, dopo essere stato denunciato per diffamazione.
E proprio in quell’occasione il cantante (o forse dovremmo chiamarlo ormai ex cantante?) si è iscritto alla Facoltà di Giurusprudenza dell’UniFortunato di Benevento e ha cominciato a studiare. A breve – tra sei mesi circa – conseguirà la laurea, ma nel frattempo sta già facendo il tirocinio presso le aule del tribunale di piazzale Clodio, a Roma. Qui che i giornalisti di “Roma Today” lo hanno incontrato mentre seguiva alcune udienze del giudice monografico.
Nuova carriera per Valerio Scanu: archiviata la musica, oggi studia da avvocato
Valerio Scanu è diventato famoso nel 2009, quando era uno dei ragazzi più promettenti di Amici; arrivato in finale nel talent di Maria De Filippi, si classificò secondo. L’anno successivo vinse il Festival di Sanremo con la canzone “Per tutte le volte che”, quindi la sua carriera di cantante ebbe una botta d’arresto, riprendendo vigore per lo più grazie alla televisione.
Negli anni, infatti, Scanu ha partecipato a “Il cantante mascherato”, che ha vinto, a “l’Isola dei Famosi” e a “Tale e quale show”. Poi le accuse di diffamazione, il Covid e una crisi professionale sempre più accentuata l’hanno convinto a cercare una nuova strada. E questa è rappresentata dallo studio della Giurisprudenza e da un sogno: quello di diventare avvocato.
In seguito alle accuse di diffamazione (archiviate perché le sue esternazioni sono state considerate polemiche ma non diffamatorie), in Valerio Scanu è natu un desiderio di rivalsa. “Volevo capire sino a che punto avrei potuto spingermi in ambito legale, e ho iniziato a studiare” sono state le parole del 31enne sardo, “mi piacerebbe diventare avvocato ed esercitare proprio a Roma. Credo di avere la verve necessaria”.