Nella giornata di ieri l’Organizzazione mondiale della Sanità ha tenuto il consueto briefing a Ginevra, illustrando l’andamento della pandemia di Covid-19 nel mondo, che in alcune nazioni, Italia inclusa, ha ricominciato a correre. Il direttore generale dell’agenzia Onu, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha fatto presente che somministrare dosi booster non permetterà al mondo di uscire dalla pandemia in breve tempo, anzi, così facendo si rischia di prolungarla.
“Nessun Paese potrà uscire dalla pandemia a colpi di dosi di richiamo del vaccino, e i booster non vanno visti come un lasciapassare per i festeggiamenti in programma” – così ha riferito Ghebreyesus parlando alla popolazione mondiale e ai governi. In Europa sono già cominciate le sommninistrazioni delle terze dosi. Il direttore generale dell’OMS ha puntato molto a far capire che nel globo c’è una grossa sperequazione di forniture dei vaccini.
Ghebreyesus: “Dobbiamo essere molto chiari”
“Dobbiamo essere molto chiari dicendo che i vaccini rimangono efficaci contro entrambe le varianti Delta e Omicron” – così ha detto il direttore generale dell’OMS in conferenza stampa, nella quale lo stesso Ghebreyesus ha ricordato che in ospedale ci finiscono soltanto le persone non vaccinate. E sono sempre i non vaccinati, a volte, a perdere la vita.
Questo non succede invece per le persone che hanno ricevuto entrambre le dosi di vaccino. Per il direttore dell’agenzia Onu sarebbe quindi meglio fornire ulteriori vaccini ai Paesi più poveri, per poi magari pensare di somministrare altre dosi di vaccino nelle zone economicamente più ricche, come l’Occidente.
Il direttore di OMS Europa, Hans Kluge, proprio nelle scorse ha dichiarato che con la nuova variante Omicron del Covid-19 il “Vecchio Continente” potrebbe subire una “nuova tempesta” di contagi e per questo ha invitato i cittadini a sottoporsi al più presto alla terza dose di vaccino, o chi non lo ha ancora fatto, alla prima.