Poco più di 110 euro all’ora. E’ quanto guadagna una donna inglese Claire O’Connor, facendo le pulizie nelle case completamente nuda. Era un’idea, confessa la donna, partita per arrotondare un po, ma questo sistema le permette di guadagnare, ora, 95 sterline.
Claire lavorava in un’impresa di pulizia di un’hotel ma ha deciso di smettere per sviluppare la sua inusuale idea di business, decidendo di offrirsi per effettuare pulizie domestiche come mamma l’ha fatta, completamente nuda.
Chi è Claire O’Connor e la sua idea di business
La 35enne Claire è sposata, ha 3 figli e ha messo su un’impresa: “Fantasy Clean” che è presente anche sui social. La donna pulisce le case di sconosciuti o completamente nuda o indossando indumenti intimi ma mai lasciarsi ingannare dalle apparenze perchè il codice che i clienti che si rivolgono alla sua impresa devono rispettare è costituito da regole molto rigide.
Al The Mirror Claire spiega che nessuno può toccare, scattare foto, e nessun tipo di extra è contemplato. Lei arriva, fa semplicemente il suo lavoro e va via. Per evitare di incappare in brutte esperienze, prima di accettare un incarico, effettua qualche ricerca sui clienti, prendendo sommarie informazioni per essere rassicurata.
Ma quanto guadagna ? Per una sessione di pulizie in nudo totale, prende 95 sterline all’ora che diventano 85 se solo in topless e 75 se indossa lingerie, oppure vestita da cameriera sexy. La donna ha ampliato la sua attività e dispone di alcune dipendenti. Il marito Rob, dopo le titubanze iniziali sulla serietà dell’idea di business di sua moglie, l’ha accettata.
La speranza di Claire O’Connor è che il servizio decolli, potendo così assumere altre ragazze e ragazzi per ampliare il lavoro. Realtà di questo tipo, infatti, già esistono e vanno alla grande: Glimmer, ad esempio, è nata nel 2017 per volontà della ex estetista di Edimburgo Victoria Dahl. Ha iniziato da sola, mentre ora può contare su 15 dipendenti (sia uomini che donne) che fanno le pulizie e catering a domicilio, indossando solo biancheria intima.